Non può sfuggire l’uomo all’incanto della luna. Il fascino che la silenziosa presenza del satellite terrestre suscita nell’uomo ha una storia lunga millenni. La sua energia magnetica e invisibile governa le maree, attrae speculazioni, curiosità, e rappresenta un mistero ipnotico per chiunque la osservi.
La luce della luna crea un universo intimo e malinconico nell’ultima serie di opere di Lenz Geerk (nato nel 1988 a Basilea, vive e lavora a Düsseldorf) presentate per la sua prima personale in Italia alla Galleria MASSIMODECARLO. Moonpaintings è il titolo della mostra in cui sono esposti dodici dipinti che fanno riferimento all’anno lunare e alle sue dodici fasi.
Nella pittura di Geerk, le figure taciturne si esprimono attraverso posture e gesti, spesso creando una relazione di non detti con un oggetto o un’altra figura o, come in Moonpaintings, con la luna. Questa connessione non è mai chiara, e qui in particolare, la luna è colei che osserva e che viene osservata, spettatrice silenziosa dei pensieri dei protagonisti femminili e maschili, dei fiori che sembrano schiudersi alla sua radiosa luce notturna e delle maree, che la seguono placidamente. Lo spettatore si fa doppio rispetto alla luna, come osservatore nascosto di questo legame misterioso. Il dialogo con gli spazi di Casa Corbellini-Wassermann è un dettaglio da non trascurare: la dimensione ridotta delle tele e l’ampiezza degli spazi, invita l’osservatore a rivolgersi allo sguardo dei protagonisti dei dipinti e a farsi incantare dalla presenza e dal bagliore della luna.
Le composizioni di Geerk si collocano a metà tra lo spazio di un’intimità quotidiana, di ricordo di esperienze vissute, e quello dell’inconscio, dell’onirico. I soggetti delle sue opere sono raffigurati in momenti di riflessione, di meditazione, immobili in uno spazio che si riempie dello sguardo, a volte quasi nascosto, di queste figure. La malinconia, il dubbio, la tranquillità, attimi di vita quotidiana collocati un mondo onirico, sfumato, in cui il riflesso delle fonti di ispirazione dell’artista è chiaro: l’ispirazione di Geerk viene dal surrealismo, dalla pittura metafisica ma anche dal romanticismo tedesco e da certe istanze del modernismo europeo di inizio secolo. Se lo stile dell’artista richiama un tempo passato, almeno nei riferimenti, le sue opere suggeriscono stati d’animo estremamente contemporanei, di turbamento emotivo, delicatezza e fragilità. La pittura di Lenz Geerk è una pittura senza tempo che mette a nudo la sensibilità contemporanea, attraverso un tenue senso di mistero e ambiguità.