ATP DIARY

La casa gialla di Francesco Barocco da Quartz Studio, Torino

Per Quartz Studio Barocco ha ideato un nuovo corpus di opere in cui scultura e testo si riflettono reciprocamente l’una nell’altro.

L’intervento di Francesco Barocco da Quartz Studio, visitabile fino al 5 aprile, consiste in una combinazione inedita di scultura e poesia. Un trittico delicato dove i volti in rilievo appartenenti alla sua personale iconografia si confrontano con i versi composti a partire dai titoli delle opere di Van Gogh. In occasione di questa mostra ATPdiary ha incontrato Francesco Barocco nel suo studio.

Francesco Barocco (Susa, 1972) vive e lavora a Torino a pochi passi dal centro della città. Eppure il suo studio è un’oasi di silenzio, dove la luce naturale filtra dalle finestre illuminando l’ambiente di un tenue calore familiare. Sui pochi scaffali trovano posto colori, carte e altri materiali. Alcune opere allineate sui tavoli da lavoro appaiono come strumenti di un rituale quotidiano in attesa del loro abituale cerimoniere.
Tutto nello studio di Francesco Barocco sembra obbedire al rigore della sua pratica, dove la ricerca di un’autenticità del gesto scultoreo è resa possibile attraverso un lavoro costante di spoliazione dell’opera da qualsiasi elemento superfluo.
Sulla parete si stagliano due sagome di profilo. Si tratta degli studi preparatori in cemento che, mi spiega, rappresentano l’origine da cui è maturato il progetto per Quartz Studio. A un primo sguardo sembrerebbero plasmate nell’argilla cruda ma, come spesso accade nella scultura di Barocco, l’opera rivela la sua vera essenza solo attraverso diversi livelli di visione, da una complessiva a una più ravvicinata. 

Francesco Barocco – La casa gialla, installation view – © Quartz Studio, Torino – Photo Beppe Giardino
Francesco Barocco – La casa gialla, installation view – © Quartz Studio, Torino – Photo Beppe Giardino

Le teste alternano parti finemente modellate e parti incompiute. Cranio, capelli e collo sono risolti con un unico bordo frastagliato, mentre lo sguardo assente, sostituito da un’unica superficie levigata, conferisce al volto un’aria enigmatica. Le figure appaiono così diverse eppure sempre afferenti a uno stesso modello originale, come proiezioni materiali di un’unica immagine ideale che esiste solo nella mente dell’artista.
Per Quartz Studio Barocco ha ideato un nuovo corpus di opere in cui scultura e testo si riflettono reciprocamente l’una nell’altro. Accanto alle teste maschili, dei semplici fogli bianchi fissati al muro con del nastro adesivo recano i versi combinati dall’artista a partire dai titoli, spesso descrittivi, dei quadri di van Gogh.
Le quartine, asciutte ed ermetiche come un haiku contemporaneo, restituiscono tutta l’intensità dell’immaginario visivo del maestro olandese trasferendolo in una dimensione lirica contemplativa. 
In questo senso quella di Barocco si potrebbe definire un’operazione meta-poetica, laddove la traslazione dell’immagine in verso apre una riflessione più ampia sul potere generativo del componimento poetico. Se generalmente nell’opera di Francesco Barocco la parola è assente o ridotta all’essenziale, nel progetto La casa gialla essa diviene l’elemento fondamentale per penetrare l’universo intimo dell’artista. Mantenendo sempre la coerenza della sua ricerca rivolta alla sintesi pura, autentica e radicale del gesto artistico.

Francesco Barocco – La casa gialla, installation view – © Quartz Studio, Torino – Photo Beppe Giardino
Francesco Barocco – La casa gialla, installation view – © Quartz Studio, Torino – Photo Beppe Giardino