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Kunst Meran Merano Arte | Programma 2024

Kunst Meran Merano Arte si definisce come uno spazio per esplorare i linguaggi dell’arte contemporanea nel centro storico di Merano: un contesto di connessione e incontro tra mondi diversi, all’insegna dell’interdisciplinarietà. Il programma 2024 si contraddistingue per tre progetti espositivi che riflettono sull’Europa e il colonialismo, guardando al passato storico, letterario e mitologico del continente, […]

Julia Bünnagel, where words end, 2021 Courtesy of the artist and Galerie Rupert Pfab, Duesseldorf Foto Jürgen Vogel (LVR – Landesmuseum Bonn) Ausstellung / mostra: I M A G I N E W O R L D S

Kunst Meran Merano Arte si definisce come uno spazio per esplorare i linguaggi dell’arte contemporanea nel centro storico di Merano: un contesto di connessione e incontro tra mondi diversi, all’insegna dell’interdisciplinarietà. Il programma 2024 si contraddistingue per tre progetti espositivi che riflettono sull’Europa e il colonialismo, guardando al passato storico, letterario e mitologico del continente, e sul territorio, valorizzandolo e studiandolo nelle sue trasformazioni. 

Si comincia il 23 febbraio con la mostra I M A G I N E   W O R L D S – allora, dopo, oggi, a cura di Harald F. Theiss, e realizzata n collaborazione con l’Accademia di Merano e il Festival Sonora di Conductus, NIBELUNGEN: il ritorno. Arte, letteratura e musica sono al centro del progetto che gravita attorno al manoscritto “Nibelungenlied”, il più importante poema epico medievale della letteratura tedesca, conservato oggi a Berlino ma rinvenuto in Alto Adige. Il contesto europeo e locale contraddistingue le opere esposte in mostra, che riflettono sul concetto di “eroe” e di trasformazione, dal punto di vista dell’identità dell’eroe – e conseguentemente dell’identità di genere – e dal punto di vista della storia stessa: il poema è stato realizzato, infatti, a partire da una commistione di leggende e miti popolari, variamente tramandati e interpretati. La storia si interpreta secondo il punto di vista di chi la racconta: ecco allora che anche punti fermi nell’interpretazione storiografica, l’eurocentrismo in primis, vengono messi in discussione e destrutturati. 

Colonialismo e centralità Europea sono al centro della riflessione della mostra La Linea Insubrica, prima del ciclo The Invention of Europe. A tricontinental narrative (2024-2027), programma curatoriale triennale pensato da Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi. Un gruppo di artiste e artisti internazionali si concentrano su Merano come centro di incontro e scambio: la linea insubrica identifica il punto di collisione tra la placca tettonica europea e quella africana. Le opere in mostra riallacciano mondi e visioni dalla relazione complessa, in cui la linea non diviene che una cicatrice, ferita inferta da un’Europa accentratrice. Un marchio perenne che funge da monito per ciò che il filosofo congolese Yves Valentin Mudimbe definisce The Invention of Africa – formula presa in prestito e concept alla base del programma triennale di Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi – in cui l’Europa viene inventata non solo dal punto di vista ideologico ma anche materiale, i cui confini vengono definiti a partire dal colonialismo, dall’estrattivismo e dall’epistemicidio. 

Oliver Laric, Sleeping Figure, 2022 Courtesy of the artist and Monika Schnetkamp Collection Foto Gunter Lepkowski (Tanya Leighton, Berlin and Los Angeles) Ausstellung / mostra: I M A G I N E W O R L D S

Il territorio in cui si colloca Kunst Meran Merano Arte è al centro dell’ultimo progetto espositivo del 2024, Architetture recenti in Alto Adige 2018-2024, di Merano Arte, Südtiroler Künstlerbund e Fondazione Architettura Alto Adige. Il curatore Filippo Bricolo considera lo studio dell’architettura come lo studio della società che l’ha prodotta: giunto alla quarta edizione, il progetto si pone come obiettivo quello di svelare l’orizzonte architettonico del territorio, non soltanto per indagarne la società e le sue trasformazioni nell’ambito di un contesto locale e circoscritto, ma rendendo tale contesto cartina tornasole di una situazione globale e generalizzata. L’iniziativa presenta la selezione di una serie di progetti, individuati da una giuria internazionale, composta per questa edizione da Filippo Bricolo, Annette Spiro e Elisa Valero. 

La riscoperta del territorio, inoltre, avviene attraverso la conoscenza dei suoi artisti: in occasione del 75° compleanno dell’artista altoatesino Matthias Schönweger si terrà il convegno msch. Die Kunst Matthias Schönwegers, una collaborazione tra l’Istituto di Germanistica dell’Università di Innsbruck, la Literaturhaus di Inn e Merano Arte. Esperti provenienti da tutto il mondo analizzeranno l’opera di Schönweger in maniera esaustiva e interdisciplinare, spaziando tra letteratura, performance e arti visive. Inserite nel panorama politico e culturale degli anni Settanta, le sue opere affrontano la decontrazione dell’unicità – culturale, estetica e linguistica – e dell’identità. 

PROGRAMMA 2024

Kunst Meran Merano Arte
via Portici 163
39012 Merano 

I M A G I N E  W O R L D S
a cura di Harald F. Theiss
Dal 24 febbraio al 19 maggio 2024

Artisti e artiste: Astha Butail, Julia Bünnagel, Andrea Canepa, Zuzanna Czebatul, Margret Eicher, Nadine Fecht, Philipp Fürhofer, Jeppe Hein, John Isaacs, Kubra Khademi, Alexander Kluge & Jonathan Meese, Oliver Laric, Kris Lemsalu, Philip Loersch, Tim Noble & Sue Webster, Mirja Reuter e Florian Gass (progetto artistico partecipativo), Nasan Tur.

La Linea Insubrica
a cura di Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi 
Dal 2 giugno al 13 ottobre 2024

Artisti e artiste: Liliana Angulo Cortés, Sammy Baloji, Binta Diaw, Abdessamad El Montassir, Alessandra Ferrini, Kapwani Kiwanga, Francis Offman, et.al.

Architetture recenti in Alto Adige 2018-2024
a cura di Filippo Bricolo
Giuria: Filippo Bricolo, Elisa Valero, Annette Spiro
Dal 26 ottobre 2024 a gennaio 2025 

Tutte le esposizioni saranno accompagnare da un ricco programma educativo e di mediazione, all’insegna dell’approccio “Impariamo attraverso l’arte”. 

Kapwani Kiwanga, Flowers for Africa: Libya, 2017 Exhibition view, “The Sun Never Sets”, Goodman Gallery, Johannesburg (ZA), 2017. © Photo Anthea Pokroy. Courtesy the artist and Galerie Poggi, Paris Ausstellung / mostra: La Linea Insubrica / Die Insubirische Linie
Neue Architektur in Südtirol 2012-2018 / Architetture recenti in Alto Adige 2012-2018 (Vergangene Ausgabe / edizione precedente) Foto Andreas Marini