Oggetti e idee nati su Instagram all’Emporio di Spazio Punch

Dallo spazio digitale di Instagram allo spazio reale dell’ex fabbrica veneziana di Spazio Punch, trenta artisti si incontrano per riflettere in maniera creativa sull’ "oggetto".
8 Settembre 2020
Emporio Punch – Installation views
Venice is Burning by CQFP @cqfp3000

Il 4 settembre 2020 ha inaugurato presso l’ex birrificio nell’isola della Giudecca un laboratorio collettivo in cui arte, design e moda si intrecciano. Da un’idea di Augusto Maurandi e Tommaso Speretta, Emporio riunisce cinque collettivi, composti da trenta giovani creativi, che hanno trasformato Spazio Punch in un luogo di condivisione e scambio, lontano dal concetto di pop-up store, in cui l’estetica contemporanea dialoga con il recupero di materiali “poveri” come il legno, la stoffa, la ceramica.

Emporio si contraddistingue per una costante trasformazione: per tale ragione, viene pensato come un laboratorio itinerante in cui la tappa veneziana rappresenta solo il punto di partenza di una ricerca visiva, estetica ed artistica futura.
I designers hanno esposto le loro produzioni – abiti, oggetti, prototipi – in un’atmosfera fluida e di sperimentazione. I tessuti calano dal soffitto, gli oggetti non sono protetti da teche ma esposti su bancarelle e tavoli. Lo spettatore è quindi invitato ad interagire con gli oggetti e a scoprire nuove idee e nuove visioni.

Venice is Burning by CQFP @cqfp3000
Venice is Burning by CQFP @cqfp3000
XMERON @x.meron con/with Simone Carraro @banco.ittico_carraro.s.e_f.lli e Ornella Cardillo @ornellacardillo

maga*archivio (@magarchivio) nasce come una piattaforma digitale in cui la moda diviene il centro di un dibattito su estetica e sostenibilità. Figlia dei cambiamenti del nostro tempo, la piattaforma raccoglie, in un vero e proprio archivio online, pezzi di moda che vanno contro ogni regola.
Anche Venice is Burning by CQFP (@cqfp3000) riflette sul presente attraverso gli abiti, con particolare attenzione alla situazione in cui Venezia si trova: prima presa d’assalto e oggi abbandonata dai turisti, Venezia diviene metafora e microcosmo di una realtà fragile, specchio della condizione globale.
La sperimentazione nell’ambito della moda continua con il collettivo XMERON (@x.meron), nato su Instagram durante il confinamento. Riproponendo in chiave contemporanea le novelle del Decameron di Boccaccio, gli artisti riflettono sull’arte e l’uso del corpo. Due collettivi si concentrano in particolare sulla sperimentazione nell’ambito dei materiali.
Il primo è Premiata ceramica sperimentale (@premiataceramica) che realizza oggetti in ceramica. L’obiettivo è quello di produrre degli “oggetti di compagnia” che possano stabilire dei legami tra le persone, creare ricordi ed esperienze. Chiude Verissima Fonderia Anonima (@VerissimaFonderiaAnonima) che adotta la tecnica della fusione a cera con metalli preziosi per trasformare la materia in oggetti organici.

XMERON @x.meron con/with Sati Leonne Faulks @pettine_combs e Verissima Fonderia Anonima @VerissimaFonderiaAnonima con/with Tommaso Turchet @tommmish
maga*archivio @magarchivio con/with Matteo De Clercq @matteodeclercq
XMERON @x.meron con/with Giulia Agostini @giuliaagostini_410
Premiata Ceramica Sperimentale @premiataceramica con/with Daniele Tollot @il.tolly e maga*archivio @magarchivio con/with Virginia Longhetto @virginialonghetto
Premiata Ceramica Sperimentale @premiataceramica con/with Daniele Tollot @il.tolly e Verissima Fonderia Anonima @VerissimaFonderiaAnonima con/with Tommaso Turchet @tommmish
Verissima Fonderia Anonima @VerissimaFonderiaAnonima con/with Tommaso Turchet @tommmish
maga*archivio @magarchivio con/with Camilla Anita Marchi @camientrademark
Theme developed by TouchSize - Premium WordPress Themes and Websites