Dal 12 luglio scorso due straordinari bronzi di età ellenistica e romana si posso ammirare per la prima volta a Brescia. Il Pugile e la Vittoria, il progetto espositivo “punta di diamante” di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura – una nomina avvenuta nel luglio del 2020, insieme alla città di Bergamo, parte di un processo di “progettazione partecipata”, fondato su un’ampia serie di incontri con i soggetti attivi sui territori e mirato a definire le condizioni per una progettazione condivisa – si presenta come un progetto sinergico che vede insieme il Museo Nazionale Romano e la Fondazione Brescia Musei e che sarà visitabile presso il Parco archeologico di Brescia romana, tra i più significativi e meglio conservati d’Italia.
Con Il Pugile e la Vittoria viene presentato al grande pubblico il progetto che avrà sede nel Nuovo Capitolium bresciano – riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO nel 2011 – con l’intento di ricreare un confronto tra due assoluti capolavori dell’arte occidentale, due bronzi d’epoca ellenistica e romana, entrambi protagonisti di recenti restauri: la Vittoria Alata di Brescia e il Pugilatore a riposo del Museo Nazionale Romano saranno esposti per la prima volta insieme, all’interno di un display appositamente creato per l’occasione. Seppur appartenenti a contesti differenti e con diverse cronologie – datato tra il IV e I secolo a.C. il Pugile e alla metà del I secolo d.C. la Vittoria Alata – questi due meravigliosi bronzi verranno esposti insieme per la prima volta attraverso un “processo di rigenerazione delle opere in chiave contemporanea, (che) riprende una prassi di origini antiche, quando nei santuari in Grecia venivano conservate ed esposte statue spesso legate solo da un continuum ideologico/politico, la cui disposizione poteva quindi cambiare a seconda dell’epoca e della mentalità, a creare nuovi messaggi e significati. L’interpretazione di Juan Navarro Baldeweg trasforma le due statue in un unicum artistico contemporaneo, in linea con la strategia culturale di contaminazione tra antico e moderno per creare un linguaggio oggi comprensibile”.
Il display espositivo site-specific curato dall’architetto Juan Navarro Baldeweg – artefice del Nuovo Capitolium che dal 2020 ospita la Vittoria Alata di Brescia dopo gli epocali restauri compiuti dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze – si configura così come un ambizioso progetto, attento alla contaminazione tra antico e moderno, sviluppato in occasione dei 200 anni dall’inizio degli scavi bresciani che, iniziati nell’Ottocento, hanno portato alla luce uno dei patrimoni archeologici di maggior rilievo dell’Italia settentrionale.
Attraverso la messa in opera dell’allestimento, il Pugile e la Vittoria attiveranno un inaspettato e travolgente dialogo con lo spettatore, dimostrando quanto i due capolavori d’arte antica rappresentino tutt’oggi due archetipi assoluti in grado di sviluppare una narrazione puntualmente contemporanea all’interno di un dispositivo concettuale moderno. Nelle parole del curatore Juan Navarro Baldeweg “l’installazione favorisce l’interpretazione di un dialogo indiretto e circospetto tra il Pugile e la divinità che presiede la stanza. Si insinua un racconto visivo, spaziale, in cui l’invocazione del pugile, che chiede protezione, si incanala attraverso il riflesso speculare della Vittoria Alata in un pannello di vetro opportunamente disposto su un lato della stanza. La posizione del Pugile, pur rivolto verso la Vittoria Alata, conduce attraverso il gesto del volto inclinato all’immagine riflessa. Questa deviazione ci porta a una valutazione intenzionale: l’ordine superiore della divinità e un desiderio particolare del combattente che aspira alla vittoria”. Il tema che lega questi due bronzi è quello di un esito positivo della vittoria: per il Pugilatore è il responso al termine dello scontro; per la Vittoria Alata è la designazione del vincitore sul campo di battaglia e la ricostituzione della pace con la cessazione del conflitto. A sostenere la nuova esposizione è Intesa Sanpaolo, già Special Partner della Fondazione nell’ambito di Alleanza per la Cultura, Main Partner di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura e oggi anche Partner di questo nuovo progetto espositivo. Al progetto Il Pugile e la Vittoria concorrono altri fondamentali partner tecnici quali Capoferri e iGuzzini, entrambi già partner, nel 2021, del riallestimento della Vittoria Alata.
Come affermato da Stéphane Verger, Direttore del Museo Nazionale Romano – attento alle contaminazioni tra antico e contemporaneo come già dimostrato nell’importante progetto espositivo di Francesco Vezzoli presso Palazzo della Esposizioni a Roma – “il prestito del Pugilatore in riposo è per il Museo l’occasione sia di contribuire alle celebrazioni di questo anno speciale per la città di Brescia, sia di approcciare questa opera iconica da nuovi punti di vista e attraverso nuovi studi e analisi, in una collaudata e proficua sinergia tra valorizzazione, diffusione, studio e tutela. Il Pugilatore, che sarà contemporaneamente riunito e separato dalla Vittoria Alata, in un innovativo allestimento, potrà incontrare un nuovo pubblico, che speriamo di accogliere presto a Roma, così come oggi accogliamo qui i rappresentanti e gli organizzatori di questo importante progetto”.