Il programma autunnale 2022 di XNL Piacenza

XNL Piacenza, centro dedicato allo sviluppo dei nuovi linguaggi della contemporaneità della Fondazione di Piacenza e Vigevano, annuncia un programma autunnale d’arte contemporanea ricco e variegato, in cui la mostra viene considerata come un luogo di trasformazione e di riflessione sull’attualità, dalla crisi ambientale alla natura delle immagini. Il programma, annunciato con il talk Rappresentare […]

13 Luglio 2022

Di Veronica Pillon

_{^{Francesco Simeti – Work in progress – detail, 2022 – Courtesy the Artist}}

XNL Piacenza, centro dedicato allo sviluppo dei nuovi linguaggi della contemporaneità della Fondazione di Piacenza e Vigevano, annuncia un programma autunnale d’arte contemporanea ricco e variegato, in cui la mostra viene considerata come un luogo di trasformazione e di riflessione sull’attualità, dalla crisi ambientale alla natura delle immagini. Il programma, annunciato con il talk Rappresentare il paesaggio il 10 giugno 2022 e realizzato sotto la direzione artistica di Paola Nicolin, invita gli artisti a proporre dei progetti che siano concepiti appositamente per le gallerie dedicate alle arti contemporanee.
La prima esposizione è la personale di Francesco Simeti, pensata come un’ “opera-mostra” negli spazi della galleria primo piano. Dal 23 settembre 2022 al 29 gennaio 2023, sarà possibile ripercorrere la carriera di Simeti attraverso una selezione di opere – collage, wallpaper, sculture, oggetti in ceramica, installazioni – frutto di una ricerca ventennale sulla natura delle immagini. Inoltre, l’artista propone al pubblico un’opera inedita concepita appositamente per gli spazi della galleria. Il risultato è un archivio visivo variegato che indaga la crisi ambientale, il dramma dei conflitti e i conseguenti spostamenti di persone, la compresenza di reale e artificiale, passato e futuro, fisico e digitale.
Segue, tra novembre 2022 e marzo 2023, una mostra alla galleria piano terra che vede coinvolte Ulla von Brandenburg e Meris Angioletti. L’esposizione riflette sulla figura di
Sonia Terk Delaunay, artista pioniera di una creatività gioiosa e colorata. Nella sua ricerca sulla percezione, Delaunay si serve del colore e della forma per tratteggiare una modernità “irregolare”, frutto della soggettività e della relazione tra linguaggi differenti.