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Icarus di Yukinori Yanagi | Pirelli HangarBicocca, Milano

Fino al 27 luglio 2025 Pirelli HangarBicocca ospita “ICARUS”, la prima grande antologica in Europa dedicata alla pratica artistica di Yukinori Yanagi: un’ampia selezione di opere iconiche risalenti agli anni novanta e duemila insieme a lavori più recenti.

Appartengo, fin dal principio, al cielo?
Se non v’appartengo, perché
mi ha fissato così, per un attimo,
con il suo sguardo infinitamente azzurro,
e mi ha attirato lassù, con la mia mente,
in alto, sempre più in alto,
e senza tregua mi seduce e mi trascina
verso altezze remote all’umano?

Yukio Mishima, da Sole e Acciaio

“Perché piangi, mio caro figlio? Il tiranno ha l’impero della terra e del mare, ma non del firmamento. Non gli appartengono ancora le vie che sono del cielo.” 

Ecce (ultra) homo: Icarus di Yukinori Yanagi ci ricorda la potenza distruttrice della tecnologia che si ribella al proprio creatore generando morte e distruzione. Come il volo di Icaro troppo vicino al sole, così la presunzione umana supera in questo immaginario i limiti della natura e il progresso si trasforma in distopia. 

Icarus, retrospettiva dell’artista giapponese che dopo trentadue anni ritorna in Italia con un’esposizione presso Pirelli Hangar Bicocca, richiama il mito greco di Dedalo e Icaro. Dedalo, architetto del labirinto di Creta, viene a sua volta imprigionato nel formicaio di percorsi da lui stesso ideato assieme al figlio, Icaro. La sua creazione diventa una gabbia senza uscita, e quasi una sentenza di morte. Tuttavia, Dedalo riesce a fabbricare due paia di ali, per sé e per suo figlio, in grado di portarli fuori dal labirinto. Icaro, credendo di poter volare sempre più in alto, si avvicina troppo al sole, facendo così sciogliere la cera che teneva intatte le sue ali. 
Il mito di Icaro richiama il concetto di hybris, la tracotanza umana: chi si ribelli contro l’ordine credendosi pari ad un dio, ne subirà le conseguenze. Non lontano dal concetto cristiano della caduta di Lucifero, il concetto di hybris è qui riletto in una chiave contemporanea. Con la propria produzione artistica, Yanagi vuole mostrare che l’eccessiva fiducia nella tecnologia, prodotto umano che ne migliora la vita, la forza e le abilità – quasi assimilabile ad un’abilità magica – può portare a disastrose e letali conseguenze. 

La mostra, inaugurata il 27 marzo 2025, si dispiega negli spazi delle Navate e del Cubo di Pirelli HangarBicocca. A caratterizzare il lavoro di Yanagi è la monumentalità delle opere installative: varcata la soglia, lo spettatore osserva una montagna fatta di macerie e rifiuti tossici. Si tratta di Project God-zilla 2025 – The revenant from “El mare Pacificum” (2025). In cima all’imponente ammasso di auto, barche e taniche di scorie in una sfera bianca compare l’occhio di Godzilla, mostro creato e potenziato dall’energia nucleare. Nella sua pupilla sono proiettate immagini di esplosioni nucleari. All’interno di questa installazione, l’artista allestisce un’altra opera, Article 9 (1994): delle insegne a led di colore rosso lampeggiano ad intermittenza, rendendo leggibili frammenti dell’articolo 9 della Costituzione giapponese che sancisce la rinuncia alla guerra. Lo scopo di questo lavoro è di segnalare la criticità di questo articolo, inizialmente redatto in inglese dal generale statunitense Douglas McArthur: quella in giapponese non è altro che una traduzione. 

Yukinori Yanagi “ICARUS” Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025 Primo piano: Article 9, 1994 Secondo piano: Project God-zilla 2025 The Revenant from “El Mare Pacificum”, 2025 ©YANAGI STUDIO Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio
Yukinori Yanagi “ICARUS” Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025 ©YANAGI STUDIO Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio
Yukinori Yanagi Banzai Container, 2025 (particolare) Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milan, 2025 ©YANAGI STUDIO Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio

“Questo scarto è significativo del differente approccio nei confronti della democrazia. I giapponesi non hanno combattuto per la conquista della democrazia. […] Piuttosto, la democrazia è arrivata in Giappone come una sorta di dono caduto dal cielo.” (Yukinori Yanagi) 

Project God-zilla 2025 non solo fa riflettere sulla potenza distruttrice dell’energia nucleare ricreando uno scenario apocalittico, ma porta anche attenzione sull’entità dei danni ambientali provocati dall’incidente nella centrale nucleare di Fukushima del 2011. 

“Guardando le riprese dell’11 maezo 2011 sembrava che Godzilla stesse arrivando a riva; come se la tecnologia nucleare e le vittime si stessero sollevando in rivolta.” (Yukinori Yanagi) 

Yukinori Yanagi ricorre più volte alla cultura pop per trattare temi critici (Godzilla come rappresentante della distruzione del nucleare, ma anche prodotto dell’energia nucleare stessa). È il caso di Banzai Container. 
“Quando ero bambino amavo i programmi TV e i film con gli effetti speciali del tempo come Ultra-Q, Ultraman e Godzilla. Questi show affrontavano tematiche quali la radiazione atomica, l’inquinamento ambientale, il diritto alla difesa in sé stessi e la discriminazione. Hanno avuto un grande impatto sul mio subconscio da bambino”. 

All’interno di un container sono disposti dei modellini di Ultraman che, con un gioco di specchi, creano un riflesso che riproduce la hinomaru – bandiera giapponese che rappresenta il sole nascente – in tempo di guerra, che si distingue dalla bandiera attuale per la presenza di una corona di raggi rossi che partono dal sole centrale. I modellini sono rappresentati mentre compiono la banzai pose, che prevede che una persona alzi entrambe le braccia sopra la testa, con i pugni chiusi o con le mani aperte, come un segno di trionfo o di gioia al grido dell’esclamazione “Banzai” (traducibile come “diecimila anni”). Questa esclamazione è stata associata in particolare ai soldati kamikaze della Seconda Guerra Mondiale, che prima di sacrificarsi nelle missioni suicide gridavano “Banzai” come augurio di lunga vita all’imperatore giapponese. Per Yanagi l’idea della sacralità della figura imperiale è un concetto molto importante, come si evince anche da un progetto che affianca Banzai Container nella riflessione sul concetto di potere. Tokyo Diagram (2024) raffigura la rete della metropolitana di Tokyo. Al centro del dipinto si trova un’area verde scuro. Questa icona rappresenta in tutte le mappe che raffigurano Tokyo il palazzo imperiale. Riprendendo una riflessione di Roland Barthes, Yanagi pensa al palazzo come ad un “centro vuoto” all’interno della città nel quale risiede il potere. 

Yukinori Yanagi “ICARUS” Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025 ©YANAGI STUDIO Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio
Yukinori Yanagi Hinomaru Illumination 2025, 2025 Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milan, 2025 ©YANAGI STUDIO Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio

L’installazione certamente più impressiva dell’esposizione in Pirelli HangarBicocca è però certamente Icarus Container 2025 (2025). Yanagi, come Dedalo, costruisce un labirinto di container che si dispiega per la navata principale dello spazio. Attraverso un gioco di specchi – su cui Yanagi fa incidere versi del poema tratto dal saggio “Sole e acciaio” dell’autore Yukio Mishima – il visitatore che percorre il labirinto può vedere sempre davanti a sé una finestra di cielo azzurro ma, se si voltasse per guardare alle proprie spalle, sempre vedrebbe l’immagine della palla infuocata del sole (proiettata proprio all’ingresso del labirinto). Icarus Container è il racconto della tracotanza umana, al desiderio spinto al limite di raggiungere un progresso che sempre più aspira al divino. L’uomo corre verso l’infinita altezza del cielo, ma sempre inseguito dal fuoco letale del sole che può sciogliere da un momento all’altro la cera delle sue ali. 

“…E già s’erano lasciati a sinistra
le isole di Samo, sacra a Giunone, […]
quando il ragazzo cominciò a gustare l’azzardo del volo,
si staccò dalla sua guida e, affascinato dal cielo,
si diresse verso l’alto. La vicinanza cocente del sole
ammorbidì la cera odorosa, che saldava le penne,
e infine la sciolse: lui agitò le braccia spoglie,
ma privo d’ali com’era, non fece più presa sull’aria
e, mentre a gran voce invocava il padre, la sua bocca
fu inghiottita dalle acque azzurre, che da lui presero il nome.”

Ovidio, Le Metamorfosi

Nello spazio del Cubo è allestita un’installazione deteriorabile, ironica e soprattutto viva. The World Flag Ant Farm 2025 è un gigantesco terrario per formiche composto da 200 teche collegate da stretti cunicoli. Compressa fra una parete e l’altra di plexiglass è posizionata una bandiera realizzata con sabbia colorata. Yanagi ha voluto rappresentare le nazioni del mondo, incluse quelle non riconosciute dalle Nazioni Unite. Le formiche poste all’interno del terrario fanno parte dello stesso formicaio. Yanagi racconta che, se avessero una provenienza diversa, esattamente come gli umani si combatterebbero fino alla morte. Gli insetti percorrono i tubi di plexiglass e, arrivati nelle teche, iniziano a scavare cunicoli nella sabbia, distruggendo le bandiere. Attraverso quest’opera Yanagi mette in discussione con un piglio quasi ironico la totale arbitrarietà e convenzionalità del concetto di confine. In questo “esperimento” di immaginazione politica e sociale le formiche non conoscono i confini e li superano, rompendo le barriere e trasformando le bandiere soltanto in un mucchio di sabbia colorata. 

Icarus mostra le contraddittorietà dell’Uomo: un Uomo che è tanto intelligente, scindere l’atomo, ma che con la propria intelligenza crea uno strumento in grado di uccidere l’Uomo stesso. Un Uomo che uccide e muore per dei confini intangibili da lui stesso creati. Un Uomo che forse dovrebbe ricordare gli errori del passato, prima che il sole bruci nuovamente la cera delle sue ali. 

Yukinori Yanagi ICARUS
27 marzo – 27 luglio 2025
A cura di Vicente Todolí con Fiammetta Griccioli
Pirelli HangarBicocca

Cover: Yukinori Yanagi “ICARUS” Veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2025 Primo piano: Article 9, 1994 Secondo piano: Project God-zilla 2025 The Revenant from “El Mare Pacificum”, 2025 ©YANAGI STUDIO Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio

Yukinori Yanagi Atomic Clouds over Ground Zero (Left) From the Ground, Hiroshima, 8:30 am, August 6, 1945 (Right) From the Sky, Hiroshima, 8:30 am, August 6, 1945 Cyanotype exposed by the sun of 8:30 am, August 6, 2024, 2024 Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milan, 2025 ©YANAGI STUDIO Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio
Yukinori Yanagi The World Flag Ant Farm 2025, 2025 Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milan, 2025 ©YANAGI STUDIO Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio
Yukinori Yanagi The World Flag Ant Farm 2025, 2025 Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milan, 2025 ©YANAGI STUDIO Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio (dettaglio)
Yukinori Yanagi Wandering Position – Pogonomyrmex III, 1995 Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milan, 2025 ©YANAGI STUDIO Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano Foto Agostino Osio