Il dialogo tra generazioni, intrapreso dalla Galleria Studio G7 nel 2019 con la bi-personale Isorhythm degli artisti Giulio Paolini e Jacopo Mazzonelli, prosegue con Nascosto in bella vista, mostra che pone in relazione l’opera di Franco Guerzoni e quella di Lorenzo Modica – quest’ultima alla sua prima apparizione nella galleria bolognese.
C’è un che di poetico nel gioco di parole che compone il titolo della mostra. Un sentimento intimo e delicato, che, senza tradire la propria natura, sembra voler straripare da un momento all’altro, abbandonando le ‘comodità’ della propria latenza. Questa, in effetti, la forza di Guerzoni e Modica: raccontare l’immagine come un segreto da custodire e, insieme, confessare, un aneddoto da tacere e, al contempo, urlare fragorosamente. I due sembrano condividerlo fin da principio questo aneddoto – pur non essendosi mai incontrati prima di Nascosto in bella vista – e lo hanno fatto in nome dei due media che spesso utilizzano nella loro opera, ossia la fotografia e la pittura. La prima, come spiega Davide Ferri nel testo critico che accompagna la mostra, serve a Guerzoni “per creare i presupposti per una sua espansione materiale […] oppure, al contrario, per creare attorno a quell’immagine un paesaggio di pura materialità”, mentre in Modica è presente sottoforma di fotocopie e ritagli; la seconda, si esplica in Guerzoni attraverso “il suo particolare modo di ‘agire’ la superficie”, con Modica che la adopera, da parte sua, con “materiali e tecniche differenti – pittura a spray, collage, carta disegnato quando non proprio scarabocchiata, oppure trattata a monotipo”.
Questi, dunque, gli strumenti attraverso cui i due artisti hanno appreso il segreto, iniziando a condividerlo senza sapere di esserne venuti al corrente entrambi, in maniera diversa. In Nascosto in bella vista – titolo preso a prestito da un’opera di Modica – si intuisce finalmente di cosa si tratta: è l’immagine, come si diceva prima, restituita dai due artisti per mezzo di figure “intermittenti e fragili, sincopate e instabili”. Il desiderio espresso dalla mostra si configura, pertanto, nella volontà di fermare queste figure sull’orlo del precipizio, tra il momento in cui appaiono ancora in ombra e quello in cui si affacciano alla piena luce.
Accade, ad esempio, in Iconoclasta (1980) di Guerzoni, in cui, “nonostante la sottile crepa da cui emerge, quel volto/spia non può nascondersi, e la sua presenza entra prepotentemente nello spazio espositivo”, ed accade pure in Untitled (vetrina) (2021) di Modica – opera realizzata appositamente per la mostra – in cui, “su tre lastre di plexiglass appoggiate al muro, una composizione/costellazione di immagini” provvede alla sua reiterata “affermazione e negazione”.
Lo stesso si può dire, naturalmente, per tutti gli altri lavori esposti: in LA CHACHA (2021), ancora di Modica, gesti liberi e incontrollati sembrano parlare la stessa lingua della fotocopia che affiancano – un linguaggio criptico e, allo stesso tempo, familiare, reso tale dal drappo stellato sul quale si svolgono; gli stessi gesti, in Untitled (naso) del 2021, sempre dell’artista originario di Roma, si rinnovano per suggerire un’immagine capace di cambiare i propri connotati in base agli sguardi che vi si posano; tornando, invece, a Guerzoni, in Rêve Néolithique (2021) e Intravedere (2021), la materia, allo stesso modo di quella di Modica, gioca a nascondersi e a rivelarsi in una serie di accartocciamenti e sovrapposizione di piani che moltiplicano l’identità dell’opera stessa, aprendo, al contempo, a nuove possibilità spaziali e a sempre inediti punti di osservazione.
Proprio come la poesia, Nascosto in bella vista è un racconto intimo e avvincente, morbido e risoluto, che si manifesta attraverso la voce di un’immagine singhiozzata, eppure perfettamente udibile. Come dice Ferri, la mostra “allude a questa particolare qualità di una figura che si nasconde nelle pieghe materiali dell’opera, che si fa tutt’uno con esse, pur restando ineludibilmente presente”. Un segreto al quale tutti possono accedervi, indistintamente.
Nascosto in bella vista – Franco Guerzoni e Lorenzo Modica
Dal 27 novembre 2021 al 19 gennaio 2022
Galleria Studio G7, Bologna