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Geumyung Jeong. Upgrade in Progress | FMAV, Modena

Geumhyung Jeong (Seoul, 1980) costruisce “robot” amatoriali con componenti acquistati online e, da autodidatta, ne programma i movimenti. Le sue realizzazioni fai-da-te sono circuiti elettronici ibridati con elementi sintetici, tra cui repliche di parti del corpo umano. Upgrade in Progress...

Geumhyung Jeong – Upgrade In Progress – ph © Rolando Paolo Guerzoni
View of the solo show Geumhyung Jeong. Upgrade in Progress Fondazione Modena Arti Visive, Palazzina dei Giardini, Modena – Italy (March 6 – September 20, 2020) photo: ©Pierpaolo Curini, 2020.

Geumhyung Jeong (Seoul, 1980) costruisce “robot” amatoriali con componenti acquistati online e, da autodidatta, ne programma i movimenti. Le sue realizzazioni fai-da-te sono circuiti elettronici ibridati con elementi sintetici, tra cui repliche di parti del corpo umano.
Upgrade in Progress – la mostra di Fondazione Modena Arti Visive ospitata nella Palazzina dei Giardini fino al 20 settembre 2020, a cura di Diana Baldon – è un palcoscenico composto da piani di lavoro modulari ed è anche un po’ officina. In questo spazio di sperimentazione tecnica Geumhyung Jeong mette in scena l’interazione tra il suo corpo e Homemade RC Toy, una serie di sculture meccaniche a controllo remoto realizzate dall’artista nel 2019 per la sua personale alla Kunsthalle Basel, e Small Upgrade.

In questa performance i codici convenzionali della danza sono ridotti in movimenti ordinari, mentre la gestualità meccanica degli apparecchi umanoidi vede la coreografia sconfinare in programmazione. Imita gli archivi scientifici e museali il set di Upgrade in Progress, ma è anche un’anatomia di elementi che stanno diventando dispositivi, una vivisezione in lento movimento in cui è resa visibile la trasparenza del sistema di costruzione che lo ha reso possibile. Questa narrativa allegorica mediata dall’incontro con il corpo dell’artista apre la questione sul modo in cui l’aggiornamento umano possa dipendere in maniera irreversibile da quello delle macchine. In quest’ottica penso alle considerazioni in The Vulnerable World Hypothesis (Global Policy Volume 10. Issue 4. Nov 2019) di Nick Bostrom, per cui ci sono livelli tecnologici che potrebbero portare a una distruzione della civilizzazione qualora non fossero implementate politiche preventive globali. La biologia sintetica è un campo di sperimentazione in cui tali quesiti vengono già messi in gioco dai primi anni del nuovo millennio.

La relazione tra macchina e organismo non esclude, inoltre, un’idea di dispositivo che si aggancia alla tradizione della Lebensphilosophie, soprattutto nell’era biologica in cui viviamo, in cui la vita è oggetto di manipolazione tecnica e entra anche nei circuiti dell’economia. È in un’ottica vitalistica che la distinzione tra animato e inanimato è crollata (per esempio, negli studi del genetista Albert Jacquard, per cui la scoperta del DNA ha portato alla luce l’illusorietà ottica di tale distinzione). La vita biologica, la cui conservazione è l’orizzonte fondamentale della biopolitica, collocata tra analisi scientifica e controllo tecnologico, è collassata in una dimensione inanimata e in un quest’epoca informatica è anche ridotta a mero dato informatico. In Il cosiddetto “male” e la critica dello stato (2005)Paolo Virno scriveva che i network digitali sarebbero un’estensione degli istinti dell’essere umano. Potremmo forse leggere l’opera di Jeong come una forma di sintomo sociale, il cui un impulso estetico si trova in oscuro paesaggio mediale?

Geumhyung Jeong – Upgrade In Progress – ph © Rolando Paolo Guerzoni

In Upgrade in Progress, guardando la performance di interazione tra Geumhyung Jeong e i suoi robot, pare essere in questione ciò per cui definiamo un essere umano: non i suoi organi e le sue funzioni, ma l’affetto di cui è capace (Deleuze, Spinoza: Practical Philosophy, 1970). La rimozione del ‘corpo animale’ è la chiave per l’emersione dello spirito animale dell’economia sulla scena (Matteo Pasquinelli, Animal Spirits, 2008) e dell’inconscio dell’immateriale. Ma c’è anche un’imitazione della vita da parte della tecnologia, essenzialmente già biomorfica, la quale ci porta a indagare che tipo di emozioni siano in grado di produrre le macchine.

Geumhyung Jeong aveva già intrapreso un’indagine sul modo in cui possiamo comunicare con gli oggetti in Rehab Training (2015). Jeong aveva allora invitato il pubblico ad assistere all’allenamento di un umanoide a grandezza umana, un’interazione mediata anche da strumenti ospedalieri e in cui aveva rimesso in scena immagini archetipiche, cliché di un rapporto uomo-donna, ma anche un dubbio su che cosa che ci rende umani. Uno studio che nel suo complesso riecheggia una superficie animistica che usiamo descrivere le macchine e una dimensione meccanica intrinseca all’uomo.

Per quanto riguarda il processo di generazione dei robot, alla luce anche del biomorfismo intrinseco della tecnologia, che tipo di (ri)produzione è implicato nella costruzione del sistema visibile in Upgrade in Progress? La riproduzione – ovvero la forza strutturante che definisce la donna in relazione alla biopolitica, alla sfera sociale e allo Stato nazionale – è forse leggibile in relazione al concetto di ‘equivalente generale’ di Jean-Joseph Goux. La genesi della macchina potrebbe essere un tentativo di nuova generazione, in cui l’attribuzione di materia e forma è determinata da attori inaspettati? Ed è forse per questo che Geumhyung Jeong interpreta diversi ruoli sul set? È un creatore, un lavoratore fantasma o un operatore?

In Upgrade in Progress è esplicitata un’incapacità di scrivere il futuro nel suo mostrare i limiti di ciò che è autonomo nell’essere umano. Potremmo essere in grado di immaginare un’intelligenza senza una logica antropomorfa? Durante la Rivoluzione Industriale gli operai che lavoravano a contatto con le macchine volevano conoscere di più questi apparati. Oggi noi proviamo il desiderio di comprendere l’Intelligenza Artificiale.  Ma l’Upgrade è relativo alla cognizione umana o all’Intelligenza Artificiale?

Geumyung Jeong
Upgrade in Progress
a cura di Diana Baldon
FMAV, Modena
06.03.2020-20.09.2020

View of the solo show Geumhyung Jeong. Upgrade in Progress Fondazione Modena Arti Visive, Palazzina dei Giardini, Modena – Italy (March 6 – September 20, 2020) photo: ©Pierpaolo Curini, 2020.
View of the solo show Geumhyung Jeong. Upgrade in Progress Fondazione Modena Arti Visive, Palazzina dei Giardini, Modena – Italy (March 6 – September 20, 2020) photo: ©Pierpaolo Curini, 2020.
Geumhyung Jeong – Upgrade In Progress – ph © Rolando Paolo Guerzoni