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Francesco Vezzoli in Florence

Francesco Vezzoli ritorna a Firenze: dopo la personale del 2014, l’artista ridisegna il cuore rinascimentale della città fiorentina – Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio – con due interventi site-specific. In continuità con i recenti progetti, artistici e curatoriali, Vezzoli intreccia tempi, stili e immagini completamente diversi tra loro, creando ibridi e pastiche. Dal 02 […]

La Fontana del Nettuno in Piazza della Signoria, Firenze

Francesco Vezzoli ritorna a Firenze: dopo la personale del 2014, l’artista ridisegna il cuore rinascimentale della città fiorentina – Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio – con due interventi site-specific. In continuità con i recenti progetti, artistici e curatoriali, Vezzoli intreccia tempi, stili e immagini completamente diversi tra loro, creando ibridi e pastiche.
Dal 02 ottobre 2021 sarà possibile ammirare le due opere del progetto Francesco Vezzoli in Florence – a cura di Cristiana Perrella, direttrice del Centro Pecci e Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento – e scoprire che nulla è come sembra, che il “classico” non è immutabile armonia ma un ponte tra passato e presente, un elemento da scomporre e ricomporre a proprio piacimento. 

Un percorso concettuale alla De Chirico quello intrapreso da Vezzoli che propone per Piazza della Signoria – già spazio d’azione per artisti internazionali come Jan Fabre, Urs Fisher e Jeff Koons – un leone novecentesco, installato su un basamento antico nell’atto di addentare una testa romana del II secolo d.C. Rimandi, citazioni ed epoche diverse definiscono l’intervento, assimilabile quasi ad un ready made. De Chirico è esplicitamente citato nella seconda scultura dell’artista, allestita all’interno dello Studiolo di Francesco I de’ Medici a Palazzo Vecchio: una testa metafisica di bronzo, ispirata agli Archeologi di De Chirico, si innesta su una figura di togato romano, continuando il percorso di accavallamento di epoche e suggestioni iniziato nella piazza esterna. 

Un percorso concettuale alla De Chirico quello intrapreso da Vezzoli che propone per Piazza della Signoria – già spazio d’azione per artisti internazionali come Jan Fabre, Urs Fisher e Jeff Koons – un leone novecentesco, installato su un basamento antico nell’atto di addentare una testa romana del II secolo d.C. Rimandi, citazioni ed epoche diverse definiscono l’intervento, assimilabile quasi ad un ready made. De Chirico è esplicitamente citato nella seconda scultura dell’artista, allestita all’interno dello Studiolo di Francesco I de’ Medici a Palazzo Vecchio: una testa metafisica di bronzo, ispirata agli Archeologi di De Chirico, si innesta su una figura di togato romano, continuando il percorso di accavallamento di epoche e suggestioni iniziato nella piazza esterna. 

Al centro degli interventi di Vezzoli – a cui seguirà una personale al Centro Pecci di Prato da febbraio 2022 – si colloca la libertà: l’artista agisce combinando e trasformando, senza limiti, per creare un mondo surreale in cui il passato viene recuperato nella sua attualità. Le immagini hanno la capacità di catturare l’attenzione e suscitare riflessioni, di recuperare ciò che esiste per creare qualcosa di nuovo e misterioso: il mistero e la poesia delle immagini sono a loro volta forme di libertà ed essenza delle opere di Vezzoli.    

Francesco Vezzoli in Florence 
a cura di Cristiana Perrella e Sergio Risaliti
presentato dal Museo Novecento di Firenze e dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, con il patrocinio del Comune di Firenze e l’organizzazione di Mus.e
Piazza Signoria e Palazzo Vecchio, Studiolo di Francesco I, Firenze

Dal 02 ottobre 2021