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Fondazione Lenz | Over Gina Pane — 4 Azioni Sentimentali 

Davanti a noi l’incarnazione cadenzata del dolore femminile prende le forme tormentate dei corpi solitari delle sante Apollonia, Dinfna, Agata e Maria Egiziaca. Quattro azioni per quattro interpreti: Monica Barone, Carlotta Spaggiari, Valentina Barbarini e Tiziana Cappella.

È luglio. Una Parma calda e sudata ci accoglie dopo una lunga coda in autostrada. Corriamo nelle vie del centro per raggiungere Palazzo del Governatore. L’afa non aiuta e sappiamo che le quattro azioni sentimentali Over Gina Pane, polittico performativo di Maria Federica Maestri, sono iniziate da poco. Le porte scorrevoli, l’ascensore, il lungo corridoio e una stanza dalle finestre oscurate. Sulla parete in fondo è installata Constatazioni di Gina Pane. Davanti a noi l’incarnazione cadenzata del dolore femminile prende le forme tormentate dei corpi solitari delle sante Apollonia, Dinfna, Agata e Maria Egiziaca. Quattro azioni per quattro interpreti: Monica Barone, Carlotta Spaggiari, Valentina Barbarini e Tiziana Cappella. L’intensità dell’esecuzione e l’interpretazione dei corpi lacerati vedono il simbolismo religioso riflettersi in ferite fisiche e psichiche, in cui il sentire è restituito in un’eco multiforme e attraverso gli occhi vibra anche dentro di noi. Il corpo martire delle quattro attrici, la loro vita, è ciò attraverso cui il fuoco concettuale delle 4 Azioni Sentimentali viene spostato in una ricognizione metastorica della violenza.

Nell’Azione n. 1 Monica Barone rispecchia la figura di Apollonia, la santa a cui vengono strappati i denti, in assoluta coincidenza con il martirio personale subìto. Il dolore della cura qui rimanda alla forma di controllo sociale e all’espressione di autodeterminazione. Il sondino naso-gastrico usato da lei in scena è al contempo strumento rituale e di alimentazione forzata. Utilizzare questo strumento medico fa sconfinare il racconto autobiografico oltre il dolore, nel delirio dell’estasi, sbeffeggiando il carnefice.

Carlotta Spaggiari mette in fuga Santa Dinfna dalla violenza paterna nell’Azione n. 2. Con lei ci sono quattro sacchi di plastica bianchi riempiti di mattoncini di colore verde, blu, rosso e rosa. La performer riedifica le ferite che Gina Pane si era inflitta con le spine di una rosa, trasmutandole in una forma plastica e infantile. Le sue urla, la sottolineatura dell’incipit “mio padre”, sono rappresentazione mentale di una persistenza ineliminabile, che ne ha impedito l’identità creatrice femminile. 

Fondazione Lenz _ Over Gina Pane_4 Azioni Sperimentali. Azione n.1
Fondazione Lenz _ Over Gina Pane_4 Azioni Sperimentali. Azione n.3

Valentina Barbarini, una delle performer più interessanti della scena contemporanea italiana, apre l’Azione n.3 muovendo a fatica e a piccoli scatti la sedia a rotelle su cui è adagiata. Avanza con scarpe Mary Jane, dai tacchi altissimi. Il suo corpo è contorto in una posizione innaturale. La schiena è curva e la testa ribaltata all’indietro. Al limite. Un limite che desidera avanzare, a qualsiasi costo. Un sudario bianco avvolge il suo corpo e una garza le imprigiona i capelli. La sindrome di Ehlers-Danlos di cui soffre è qui incarnata dentro il supplizio di Sant’Agata. Il suo corpo seminudo porta cicatrici, lividi, segni di lussazione. Mentre il suo sguardo ruota inquieto cita un frammento di Psiché di Gina Pane. Si succhia il seno. Poi sputa in un ostiario dorato.

Tiziana Cappella interpreta l’Azione n. 4 che chiude la sequenza performativa. È Maria Egiziaca. Cammina lenta. E conta. Conta i passi, il tempo, niente. I capelli della santa sono diventati lunghissimi durante i 47 anni in cui ha errato nel deserto. L’attrice porta una parrucca che lascia cadere. Poi inizia a rasarsi la testa. Senza uno specchio. Senza la conferma di uno sguardo riflesso. Nella mera purificazione di un assorbimento traspositivo da lacerare.

Le interpretazioni ci hanno fatto tremare, sospendendo il tempo delle nostre vite, per rapirci in una dimensione estatica che si dilata nel tempo. Fuori il caldo e l’afa, continuano ad attenderci, in uno spazio del reale che graffia i sentimenti e non sovverte i linguaggi. La perforazione dell’io non ha punti di sospensione e ancora oggi sentiamo il suo eco raggiungerci.

Over Gina Pane_4 Azioni Sentimentali
18-20 settembre 
Lenz Teatro, Parma

Cover: Fondazione Lenz – Over Gina Pane 4 Azioni Sperimentali. Azione n. 2

Fondazione Lenz _ Over Gina Pane_4 Azioni Sperimentali. Azione n.4