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Festival del Paesaggio 3° edizione | Capri

Il paesaggio, nella sua complessità fisica, antropologica e culturale, è al centro di questo evento che vuole indagarne i vari aspetti attraverso il legame con le arti che tradizionalmente ne ha fatto uno dei generi più frequentati. I curatori Arianna Rosica e Gianluca Riccio invitano ogni anno sull’isola artisti che esprimono diversi modi di guardare […]

Fabio Mauri, Gangster, 1974 Collage su carta (cm. 62,5x96,5) Courtesy The Estate of Fabio Mauri and Hauser & Wirth
Fabio Mauri, Gangster, 1974 Collage su carta (cm. 62,5×96,5) Courtesy The Estate of Fabio Mauri and Hauser & Wirth

Il paesaggio, nella sua complessità fisica, antropologica e culturale, è al centro di questo evento che vuole indagarne i vari aspetti attraverso il legame con le arti che tradizionalmente ne ha fatto uno dei generi più frequentati. I curatori Arianna Rosica e Gianluca Riccio invitano ogni anno sull’isola artisti che esprimono diversi modi di guardare e descrivere il paesaggio, convogliando nelle loro rappresentazioni memoria e storia, individualità e universalità, filtrate attraverso l’immaginazione. Così è per Renato Mambor, poliedrico protagonista della scena romana dagli anni sessanta, cui viene dedicata quest’anno la mostra personale.
L’ampia retrospettiva – che comprende una selezione di opere dagli anni sessanta ai duemila e un’ampia sezione di materiali di archivio – è un’occasione di approfondimento del suo percorso e sottolinea la centralità del paesaggio nella sua poetica nel corso degli anni. La collettiva Postcards, invece, offre un diario di viaggio frammentario e corale nelle vedute di venti artisti di diverse generazioni, tra cui lo stesso Mambor insieme a Adrian Paci, Stefano Arienti, Goldschmied&Chiari, Liliana Moro, Sissi, Marcella Vanzo, Fabio Mauri, Flavio Favelli, solo per citare alcuni, che declinano il tema della cartolina – agile forma di comunicazione ormai obsoleta – in personali visioni di paesaggi in parte reali e in parte metaforici in cui si fondono ricordi e desideri. E sono cartoline per la maggior parte inedite, realizzate per l’occasione e ispirate ai panorami di Capri. Oltre alle mostre, il Museo della Casa Rossa – bell’esempio di edificio eclettico ottocentesco diventato casa-museo – presenta un intervento di Alessandro Mendini che, spinto dalla volontà di rivitalizzare la tradizione isolana e ispirato dall’antica tecnica locale della maiolica e dall’iconografia del pavimento di maiolica della Chiesa di San Michele di Anacapri, ha realizzato una decorazione che è stata acquisita nella collezione permanente.

Per tutti coloro che purtroppo non hanno in programma un viaggio ad Anacapri, il Festival si può seguire anche a distanza, ascoltando Pre Delay, www.pre-delay.com, web radio ideata da Igor Muroni.

27 luglio – 20 ottobre 2018

Museo della Casa Rossa
via Giuseppe Orlandi 78, Anacapri

Renato Mambor, Campionatura, 1966 Tecnica mista su cartoncino, 70x100 cm Collezione privata
Renato Mambor, Campionatura, 1966 Tecnica mista su cartoncino, 70×100 cm Collezione privata
Marta Pierobon, Sleepless Postcards, study (dettaglio), 2018 Inchiostro e gessetti su carta, 21,5x28,5 cm Courtesy l’artista e Apalazzo Gallery, Brescia
Marta Pierobon, Sleepless Postcards, study (dettaglio), 2018 Inchiostro e gessetti su carta, 21,5×28,5 cm Courtesy l’artista e Apalazzo Gallery, Brescia
Elisa Sighicelli, Capri Motel , veduta dell'installazione Casa Rossa
Elisa Sighicelli, Capri Motel , veduta dell’installazione Casa Rossa