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Enej Gala. Nevereverevereverevereverever learn | A plus A Gallery, Venezia

Nevereverevereverevereverever learn è il titolo della mostra che la galleria veneziana A plus A dedica all’artista sloveno Enej Gala, fino al 15 dicembre 2022. Una mostra scenografica e pittorica, nata dalle riflessioni sul teatro – specie nelle forme popolari, come...

Enej Gala, Round table, 2021, acrylic and oil on mixed media, 170 x 110 x 110 cm. ph Clelia Cadamuro
Enej Gala, Entry exam (exploded Muppets), 2022 black stoneware, ashes. Ph Clelia Cadamuro.

Nevereverevereverevereverever learn è il titolo della mostra che la galleria veneziana A plus A dedica all’artista sloveno Enej Gala, fino al 15 dicembre 2022. Una mostra scenografica e pittorica, nata dalle riflessioni sul teatro – specie nelle forme popolari, come lo spettacolo dei burattini -, sulla mitologia e sulla materialità. Il titolo stesso diviene manifesto di un errore che si ripete sistematicamente, non imparando mai, esemplificato dal mito di Sisifo. Le opere in mostra declinano il mito in varie forme e sperimentano anche a livello di tecniche e materiali, inediti anche per lo stesso artista, che in alcuni casi li adotta per la prima volta. I lavori nascono infatti negli ultimi due anni – periodo intenso caratterizzato da numerosi cambiamenti ed errori – tra la Slovenia e Londra, in cui frequenta il Royal Academy Schools Postgraduate Programme. 

L’ingresso alla galleria è annunciato da un’ imponente macchina scultorea di un colore rosa-violaceo, Round table. La scultura circolare è composta da strutture architettoniche filiformi, sviluppate in verticale, a formare un intricato labirinto. L’intreccio è così fitto che a girarci attorno sembra trasformarsi in un dipinto, bidimensionale: a poco a poco si rimane imprigionati, non trovando uscita, inizio o fine. 

Round table si lega intrinsecamente al video Minosaur, di cui costituisce la scenografia. Nel video, una marionetta bianca si muove, spasmodicamente, all’interno della scultura, rimanendo bloccata. Un ticchettio di un metronomo fuoricampo scandisce il ritmo di questo sforzo sisifiano, creando un loop senza fine. Il burattino però non vive da solo: ad azionarlo è infatti un liquido violaceo che raccoglie in corrispondenza del cranio. Ed è qui che entra in gioco lo spettatore. Al centro della stanza dove il video è proiettato si trova una poltrona da donatori di sangue, tutta rivestita di pelliccia sintetica bianca: sedendoci, “azioniamo” la marionetta come burattinai ma, continuando a guardare la proiezione, ci trasformiamo noi stessi in burattini, che ripetono pedissequamente le stesse azioni e gli stessi errori. Questo rovesciamento di ruoli è favorito anche dalla scelta del formato, un rettangolo in 16:9, che crea una maschera sottile che ingloba il nostro campo visivo facendoci entrare (e, ancora una volta, imprigionare) all’interno del labirinto. 

Enej GaIa, If you haven’t got it in your head you’ve got it in your heels, 2022 fake fur, mild steel, pear wood, wooden lasts, 155x65x25 cm (variable dimensions) ph Clelia Cadamuro

La scelta della pelliccia non è casuale: la sperimentazione che Enej Gala propone è legata soprattutto al materiale. La pelliccia rende soffici e dolci oggetti che normalmente non lo sono: al di là della sedia da donatori, al piano terra troneggia sospesa una gigantesca carriola impellicciata (Wheelbarrow). La carriola perde qualsiasi funzionalità pratica sia per il pelo, che impedisce alle ruote di girare, che per l’installazione, sospesa da terra. L’oggetto ancora una volta si rende altro da sé, un altro burattino mosso da lunghi fili invisibili. Al termine della mostra ritorniamo però con i piedi per terra: nel percorso le opere sono sospese o appese alla parete, mentre l’ultima sala ci costringe ad abbassare lo sguardo. Davanti a noi una schiera di Muppets in ceramica nera ci fissano con un’espressione contrariata: Entry exam (exploded Muppets) è un richiamo al mondo dell’infanzia ma allo stesso tempo alla necessità di crescere, sottoponendosi a continui esami per entrare nel mondo degli adulti, fare carriera e avere successo. Successo che si associa metaforicamente all’ “esplosione”, sorte realmente toccata ai primi Muppets dei cartoni e forse proprio per questo così popolari. Privi di gambe e ancorati al suolo, non sembrano perdersi d’animo di fronte alle imperfezioni del loro corpo ma continuano a svolgere il proprio compito, tutti insieme. 

L’errore si può quindi definire tale? L’errore ha una valenza didattica e, per proprietà transitiva, positiva? Molte sono le domande che Nevereverevereverevereverever learn con ironia e sagacia infonde nel visitatore, in un mix esplosivo di Surrealismo, teatro e mitologia. 

Enej Gala. Nevereverevereverevereverever learn 
Con testo critico di Marta Papini 
A plus A Gallery
Calle Malipiero 3073, 30124 Venezia
Fino al 15 dicembre 2022 

Enej Gala, exhibition view, nevereverevereverevereverever learn, 2022, A plus A Gallery, ph Clelia Cadamuro
Enej Gala, exhibition view, nevereverevereverevereverever learn, 2022, A plus A Gallery, ph Clelia Cadamuro
Enej Gala, Entry exam (exploded Muppets), 2022 black stoneware, ashes. Ph Clelia Cadamuro