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Dear You: 6 lettere/opera dal MAMbo di Bologna a casa tua!

Il MAMbo continua a sperimentare nuove forme espositive e di contatto con il pubblico, andando oltre l’incertezza dell’apertura colorata dei musei. Attraverso il progetto Dear You, curato da Caterina Molteni, 6 lettere/opere realizzate da 6 artisti selezionati che si servono...

Dora García EXILE (2014 – in corso) veduta dell’installazione presso Witte de With Art Center (Now called Melly Art Center), Rotterdam. Photo Dora García
David Horvitz Letters sent by David Horvitz to Ruth Wolf-Rehfeldt Courtesy l’artista e ChertLüdde, Berlino

Il MAMbo continua a sperimentare nuove forme espositive e di contatto con il pubblico, andando oltre l’incertezza dell’apertura colorata dei musei. Attraverso il progetto Dear You, curato da Caterina Molteni, 6 lettere/opere realizzate da 6 artisti selezionati che si servono della scrittura e della parola come parte integrante della loro ricerca e pratica artistica – Hamja Ahsan, Giulia Crispiani, Dora García, Allison Grimaldi Donahue, David Horvitz e Ingo Niermann – saranno inviate tramite posta a chiunque lo desideri. In questo modo, lo spazio espositivo diviene lo spazio privato, che sia una casa, una scuola, un ufficio.
“Per entrare nelle case si usa una modalità analogica, lenta e che sospende l’agire convulso di questi tempi, il museo entra in casa con un rito che per decenni ha contraddistinto la comunicazione, cioè l’attesa di una lettera: un’attesa che ha dei tempi indefiniti e che provoca un’immensa gioia nel momento in cui la lettera è in buca. Dear You è una proposta poetica, che si rivolge a tutti in Italia e al di fuori”. Con queste parole, Roberto Grandi – Presidente Istituzione Bologna Musei – esplica la “novità” del progetto nella ripresa di una modalità di comunicazione tradizionale. Nel momento in cui il distanziamento tra le persone risulta predominante ed è difficile fruire delle opere in presenza, la lettera diviene un’alternativa al digitale, un modo diverso di fruire dell’arte, nell’intimità dei propri spazi e con un’emozione e un’attesa tutta nuova, soprattutto per le giovani generazioni. 

Caterina Molteni, curatrice del progetto, definisce l’intimità “non come un luogo di solitudine ma come un luogo di autodeterminazione”. Lo stesso titolo richiama l’incipit delle lettere d’amore: quest’idea di intimità, amore, amicizia, lealtà e relazione che viene a crearsi tra destinatario e mittente si basa sulla “vicinanza lontana”. Seppur non fisicamente presenti nello stesso luogo, mittente e destinatario sono, infatti, uniti dalla lettera, che ciascuno scrive e legge in uno spazio privato e personale. Autodeterminazione, intimità e relazione si intrecciano grazie alla corrispondenza postale. Attraverso Dear You, si riflette anche su una diversa forma di collezionismo: le lettere/opere possono essere esposte all’interno del proprio spazio creando installazioni sempre nuove e legate al contesto in cui sono inserite.

Per poter ricevere le lettere, che saranno inviate in un periodo compreso tra marzo e maggio 2021, è necessario registrarsi nel form dedicato nel sito del MAMbo e acquistare un abbonamento (intero 20€, ridotto 12€). Per chiunque lo desiderasse, è possibile adottare anche la formula della lettera sospesa, inviando a istituzioni scolastiche, associazioni o a chiunque si desideri, i sei lavori. 

Allison Grimaldi Donahue The History of Breathing copertina del libretto pubblicato da Gavin Brown Enterprise, Roma
Giulia Crispiani What if Every Farewell Would Be Followed by a Love Letter (Union Editions 2020)
Giulia Crispiani Veduta della performance Ossesso (2020) presso Il Colorificio, Milano Courtesy l’artista e Il Colorificio, Milano Photo Claudio Giordano
Hamja Ahsan Shy Radicals. Aspergistan Referendum presso Ujazdowski Castle Centre for Contemporary Art Varsavia, 2020
Alexa Karolinski e Ingo Niermann Oceano de amor, 2019 still HD video a colori, sonoro, 95 minuti