Dancing is what we make of falling #1 | girlspower

Ogni appuntamento catalizza una serie di talk, contributi e performance, intorno a uno schermo sul quale si rincorreranno, in uno screening video, nuovi immaginari possibili.
22 Settembre 2018
Tracey Moffatt - Courtesy the artist and Tyler Rollins Fine Arts, New York

Tracey Moffatt – Courtesy the artist and Tyler Rollins Fine Arts, New York

Il binario 2 delle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino dal 13 Settembre al 20 Ottobre si trasforma in uno spazio di studio inteso come “quello che fai insieme alle altre persone, parlare, camminare, lavorare, ballare, soffrire, e una irriducibile convergenza delle tre cose che vanno sotto il nome di pratica speculativa” così come lo intendono Stefano Harney e Fred Moten. E a Moten, teorico di black studies e critical thinking, si deve il verso Dancing is what we make of falling, titolo della mostra in sei appuntamenti serali (+1, in occasione del primo compleanno delle OGR). Per trasformare la caduta in una danza non può mancare la musica, che apre tutti gli appuntamenti con dj set curati da Ramona Ponzini che per la prima serata ha selezionato dischi di donne, e mixato con field recordings musica black, rituali haitiani e pezzi suoi in cui vengono suonate percussioni di varia provenienza.
Ogni appuntamento catalizza una serie di talk, contributi e performance, intorno a uno schermo sul quale si rincorreranno, in uno screening video, nuovi immaginari possibili.

Può l’arte costruire visioni capaci di creare resistenza? Può farci riappropriare di uno sguardo critico sul mondo? Sono domande sottese all’intera operazione e vengono rivolte al pubblico durante la prima serata da Irene Dionisio, regista e direttrice del Lovers Film Festival. Preso atto del gap a livello di rappresentazione delle minoranze lgbtqi, femminili e afroamericane nella produzione cinematografica, la regista crea un percorso attraverso una selezione di film che riescono a rovesciare il rapporto tra la produzione culturale e una visione delle classi dominanti, bianca maschile ed eteronormata.
A partire da The Nightingale (2018) – accolto a Venezia con fischi e insulti alla regista e applausi in scene di violenza razzista – che riabilita l’aspetto mitico e totemico in un doppio percorso di emancipazione, femminile e aborigeno, per passare a The favourite (2018) una sregolata e irriverente ascesa femminile al potere, e a Favola (2017) che immerge un processo di transizione transessuale all’interno di un orizzonte tradizionale.

Ricalcando l’operazione fatta da Carlo Ginsburg in Il formaggio e i vermi, che per raccontare l’Inquisizione di fine ‘500 sceglie la voce di un mugnaio friulano condannato per eresia, si tenta allo stesso modo di ribaltare il rapporto tra cultura dominante e cultura subalterna, a partire da visioni minoritarie. E costruire nuovi immaginari attraverso la produzione artistica vuol dire liberarsi da arbitrarie finzioni politiche e schemi di pensiero stantii, per fare largo a uno spazio politico in transizione capace di accogliere corpi non normo-determinati.

Tracey Moffatt - Courtesy the artist and Tyler Rollins Fine Arts, New York

Tracey Moffatt – Courtesy the artist and Tyler Rollins Fine Arts, New York

A seguire la serie di otto montaggi video Montages: The Full Cut 1999-2015 di Tracey Moffatt mette in mostra un archivio esplosivo di stereotipi di cui la cultura mainstream è incrostata.
L’incredibile potere che ha il cinema di fondare un immaginario, attraverso il montaggio di frammenti di blockbuster facilmente riconoscibili, riesce a creare una nuova drammaturgia critica e il risultato sono delle visioni dissacranti, esilaranti e inquietanti intorno a dei topoi del cinema hollywoodiano.
Dai baci appassionati agli schiaffi teatrali alla misoginia sottesa alle convenzioni dell’amore romantico eterosessuale in Love (2003) al delirio della distruzione e dell’annientamento in Doomed (2007). Dall’humor corrosivo delle mami che si rivolgono alle loro padrone bianche in Lip (1999) allo sguardo esotico sull’altro, colonialista e pieno di cerone in Other (2010).
Il montaggio riesce a corrodere i filtri deformanti introiettati nella cultura di massa, e con queste immagini esplosive ancora impresse sulla retina il pubblico è invitato a ripensare in maniera assai più delicata all’altro a partire dal proprio corpo, dalla propria pelle.

Nella performance partecipata Eros Epidermico il duo artistico Drifters (Valentina Miorandi e Sandrine Nicoletta) invita il pubblico ad accarezzare chi ci sta difronte, tracciando il gesto attraverso una sostanza dorata che riscopre la natura connettiva della pelle che delimitando la propria identità ci fa scoprire l’altro.

Che sia con l’arte, col cinema o con la propria pelle, il tempo stringe e bisogna costruire narrazioni alternative e visioni resistenti, capaci di far esplodere ogni finzione introiettata e farla venire giù a ralenti.

Dancing is what we make of falling
a cura di Samuele Piazza e Valentina Lacinio

Mostra video in sei appuntamenti (+1) con opere di:
Sonia Boyce, Loretta Fahrenholz, Goldschmied & Chiari, Tracey Moffatt, Hardeep Pandhal, Roee Rosen, Jacolby Satterwhite, Wu Tsang

E performance di:
Enrico Boccioletti, Dafne Boggeri, Benni Bosetto, Drifters, Ligia Lewis, Ramona Ponzini & Rpm Watts

BINARIO 2
13 settembre – 20 ottobre 2018
ingresso gratuito

Tracey Moffatt - Courtesy the artist and Tyler Rollins Fine Arts, New York

Tracey Moffatt – Courtesy the artist and Tyler Rollins Fine Arts, New York

PROGRAMMA

giovedì 13 settembre, dalle 20.30
talk e screening > Tracey Moffatt
performance > Drifters You are just there like my skin
per prenotazioni > www.eventbrite.it/e/biglietti-dancing-is-what-we-make-of-falling-tracey-moffatt-49547753665

venerdì 21 settembre, dalle 18.00
talk e screening > Jacolby Satterwhite
a seguire > The Dark Side Ball by Zell Revlon & Matteo Mizrahi
per prenotazioni > www.eventbrite.it/e/biglietti-dancing-is-what-we-make-of-falling-jacolby-satterwhite-49548004415

venerdì 28 settembre, dalle 19.00
talk e screening > Wu Tsang
per prenotazioni > www.eventbrite.it/e/biglietti-dancing-is-what-we-make-of-falling-wu-tsang-49548122769

domenica 30 settembre, dalle 18.00
Ligia Lewis Minor Matter
in occasione del compleanno OGR

venerdì 5 ottobre, dalle 19.00
talk e screening > Roee Rosen + Golschmied & Chiari
performance > Benni Bosetto Scaramazzi
per prenotazioni > www.eventbrite.it/e/biglietti-dancing-is-what-we-make-of-falling-roee-rosen-goldschmied-chiari-49548248144

venerdì 12 ottobre, dalle 19.00
talk e screening > Loretta Fahrenholz
performance > Dafne Boggeri con TISANA (Adele H, Isamit Morales)
per prenotazioni > www.eventbrite.it/e/biglietti-dancing-is-what-we-make-of-falling-loretta-farenholz-49548344432

venerdì 19 ottobre, dalle 19.00
talk e screening > Hardeep Pandhal + Sonia Boyce
performance > Ramona Ponzini & RPM Watts + Enrico Boccioletti
per prenotazioni > www.eventbrite.it/e/biglietti-dancing-is-what-we-make-of-falling-hardeep-pandhal-sonya-boyce-49548374522

Jacolby Satterwhite, CountryBall

Jacolby Satterwhite, CountryBall

Ligia Lewis

Ligia Lewis

Roee Rosen, The Dust Channel, 2016. Courtesy the artist and Galleria Riccardo Crespi , Milano

Roee Rosen, The Dust Channel, 2016. Courtesy the artist and Galleria Riccardo Crespi , Milano

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