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CouchArt: Mart, Rovereto

È stato tra i primi musei a investire sulla comunicazione digitale, il primo in Italia a collaborare con Wikimedia Foundation, è i partner più attivi di Google Arts and Culture e dal 2012 si è dotato di un vero e proprio web team – aspetto non da poco nel contesto dell’organico di un museo italiano. […]

Mart, Rovereto – Photo-Mart, Archivio fotografico e Mediateca

È stato tra i primi musei a investire sulla comunicazione digitale, il primo in Italia a collaborare con Wikimedia Foundation, è i partner più attivi di Google Arts and Culture e dal 2012 si è dotato di un vero e proprio web team – aspetto non da poco nel contesto dell’organico di un museo italiano. Tra i pionieri della consapevolezza delle possibilità del digitale insomma, il Mart di Rovereto non poteva mancare nel contenitore delle iniziative diffuse tramite web da istituzioni e centri della cultura.  Da IGTV a Facebook, passando per le intelligenze artificiali delle chatbot e di Alexa, il Mart ha raggiunto in queste settimane di chiusura forza il pubblico a casa realizzando contenuti e proponendo attività ai potenziali visitatori, alle scuole e alle famiglie.

Cosa

(s)Mart

Quando

Cadenza non indicata

Piattaforma

Google Arts and Culture, pagina Facebook, profilo Instagram, Telegram

L’iniziativa

Sono tantissimi le attività e i contenuti proposti in forma digitale dal Mart di Rovereto al proprio pubblico in queste settimane di chiusura forzata. Oltre alle tantissime suggestioni diffuse tramite Facebook e Instagram per raccontare la storia, la collezione, le mostre e il mondo della cultura, e proporre attività dedicate alle scuole e alle famiglie, il museo trentino esplora territori e forme di comunicazione per lo più sconosciute ai luoghi della cultura italiana.

La collaborazione con Google Arts and Culture ad esempio inserisce il Mart, al di là della situazione di crisi corrente, in un contesto non solo internazionale, ma mondiale in merito alle procedure di digitalizzazione del patrimonio artistico e alla capacità di sfruttarne le possibilità per creare una nuova lettura della propria collezione proponendo percorsi tematici e approfondimenti. Tra le iniziative rilanciate in queste settimane degno di nota e di lode, nel panorama della comunicazione digitale della cultura e dei suoi luoghi, è il canale Telegram lanciato nel 2017 dal museo. Basato sul funzionamento di un bot (un programma autonomo che nelle reti sociali fa credere all’utente di comunicare con un’altra persona umana, ndr) il canale di messaggistica istantanea offre al fruitore la possibilità di esplorare gli spazi del Mart, le sue mostre e la sua collezione, attraverso immagini, aneddoti e informazioni storiche.