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Archeologia della Materia | Caterina Morigi | NEUTRO, Reggio Emilia

Delle bacheche, simili a espositori di reperti archeologici, esibiscono rocce di vari colori e dimensioni. Fin qui nulla di strano, se non il fatto che tali bacheche sorgono nel Passaggio commerciale Banca BNL – Gruppo BNP Paribas di Reggio Emilia, galleria che unisce, nel centro della città, le vie Emilia Santo Stefano e San Giuseppe: […]

Archeologia della Materia, Caterina Morigi, NEUTRO, Reggio Emilia

Delle bacheche, simili a espositori di reperti archeologici, esibiscono rocce di vari colori e dimensioni. Fin qui nulla di strano, se non il fatto che tali bacheche sorgono nel Passaggio commerciale Banca BNL – Gruppo BNP Paribas di Reggio Emilia, galleria che unisce, nel centro della città, le vie Emilia Santo Stefano e San Giuseppe: una mostra a cielo aperto, dunque, non circosritta alle sale di un antico museo di archeologia.

Ma c’è dell’altro: Archeologia della Materia, questo il titolo della rassegna organizzata da NEUTRO – l’entità cui le bacheche fanno riferimento – non è costituita da reperti antichi. O meglio, non solo. I lavori che la compongono, infatti, si riferiscono alla personale dell’artista Caterina Morigi, e alcuni di essi – questo l’aspetto interessante e sorprendente – non sono delle pietre! Difficile rendersene conto a primo acchitto, ma, insieme a rocce di varia natura – risalenti evidentemente a un passato molto lontano – le vetrine presentano anche delle copie: realizzate in porcellana, con la collaborazione dei maestri della Real Fabbrica di Capodimonte di Napoli, esse rappresentano la perfetta riproduzione dei reperti che affiancano, con tutte le caratteristiche – per lo meno all’apparenza – che li contraddistinguono.

Da qui, il nucleo delle riflessioni che le hanno generate: “Cosa si ottiene mettendo a confronto copia e originale? – si legge nel comunicato stampa della mostra – Quale tra i due elementi è destinato a soccombere o deperire?”. La Materia cui si allude nel titolo non è, pertanto, soltanto quella riferita alla sostanza di cui sono fatti i frammenti, ma anche a quella riguardante una delle possibili etimologie legate al termine: ‘materia’, infatti, deriva dal latino màter, ossia ‘madre’, “sostanza prima da cui le altre son formate” – il maiuscolo nel titolo risulta quindi ulteriormente giustificato. È alla potenza della matrice (stessa radice etimologica) che l’intero corpus di lavori fa riferimento, quindi, con tutte le connessioni che si accavallano e si intrecciano in seno al discorso copia/originale.

Archeologia della Materia, Caterina Morigi, NEUTRO, Reggio Emilia
Archeologia della Materia, Caterina Morigi, NEUTRO, Reggio Emilia

Alle due domande del comunicato stampa, potrebbero aggiungersene allora delle altre, quali, ad esempio, cosa implica conoscere o non conoscere il vero o il falso in determinate circostanze? In cosa differiscono le matrici (‘madri’) di un potenziale processo creativo infinito? Cosa rende meno preziosa una copia rispetto a un originale?

Osservando le opere esposte in Archeologia della Materia, un occhio attento riuscirebbe, probabilmente, a distinguere le pietre dalle porcellane – distinzione che risulterebbe molto più facile al tatto, considerando le eventuali differenze di peso e di superficie – ma è veramente importante saperlo? Se, nel caso del mito della caverna di Platone, le ombre degli oggetti impedivano ai prigionieri di osservare gli oggetti stessi, innescando in loro la convinzione che lì fosse racchiusa l’intera verità, diverso è il discorso, ad esempio, per le copie romane in marmo di antiche staute greche in bronzo: soltanto le seconde – per altro in molti casi andate perdute – possono essere considerate autentiche, e quindi rilevanti? Di queste questioni legate al concetto di memesi riflette Mauro Zanchi nella pubblicazione che accompagna la mostra, operando un excursus che va da Platone, appunto, alle più recenti modalità di stampa 3D.

Alla fin fine, però, quello che risulta importante nella personale dedicata a Caterina Morigi è l’intento che si cela dietro l’operazione dell’artista: un modo, profondo e giocoso allo stesso tempo, di sostituire al sentimento d’inganno l’epifania della sorpresa, stuzzicando la percezione dell’osservatore e portandolo a riflettere sulle proprie incertezze e convinzioni.

Archeologia della Materia – Caterina Morigi
Spazio Neutro, Reggio Emilia, Via Emilia Santo Stefano 4, Passaggio commerciale Banca BNL – Gruppo BNP Paribas
Dal 14/03/2021 al 02/05/2021

Archeologia della Materia, Caterina Morigi, NEUTRO, Reggio Emilia
Archeologia della Materia, Caterina Morigi, NEUTRO, Reggio Emilia