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Careof + Sky = ArteVisione — Museo del Novecento

In occasione di miart 2015, venerdì 10 aprile, è stato presentato ArteVisione, un progetto nato dalla collaborazione tra Sky e Careof nel 2012 ed indirizzato a promuovere la produzione di video-arte da trasmettere nei canali digitali di Sky. ArteVisione nasce come realtà volta a sostenere i talenti emergenti e, nella sua prima edizione, ha visto […]

In occasione di miart 2015, venerdì 10 aprile, è stato presentato ArteVisione, un progetto nato dalla collaborazione tra Sky e Careof nel 2012 ed indirizzato a promuovere la produzione di video-arte da trasmettere nei canali digitali di Sky.

ArteVisione nasce come realtà volta a sostenere i talenti emergenti e, nella sua prima edizione, ha visto il coinvolgimento, sperimentale e sotto forma di scommessa, di Yuri Ancarani, Francesco Bertocco, Giuseppe Fanizza e il collettivo ZimmerFrei. Questi hanno realizzato opere video che riflettessero sul mondo televisivo del dietro le quinte, dei tempi morti tra produzione e trasmissione, del potere identitario ed ideologico del mezzo televisivo, … I quattro lavori nati sono ora visibili, fino al 19 aprile, nella sala al piano terreno del Museo. 

Il 10 aprile, al Museo del Novecento è stato proiettato un frammento di quattro minuti del film Il Cerchio (2015) dell’artista Luca Trevisani – vincitore dell’edizione 2015 – che, invece, ha realizzato, in occasione dell’anno dedicato alla luce proclamato dall’Assemblea Generale dell’Onu, un film ambientato nella Villa Girasole situata a Marcellise in provincia di Verona. Il Cerchio è omaggio all’architettura modernista di Villa Girasole e al suo particolare rapporto con il sole. Da qui, e attraverso il coinvolgimento del coreografo Michele di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza di Venezia del 2014, Trevisani propone un’intensa indagine della condizione umana e della relazione dialogica e speculare tra luce e tempo.

Le location sono sempre il protagonista principale dei miei lavori, il primo attore. Con le immagini in movimento ho voluto dar voce alle cose che non ne hanno. E Villa Girasole mi ha subito catturato per la sua eccentricità ed unicità, con quella relazione particolare tra luce e paesaggio. Ho cercato una personalità, per il racconto del film, che fosse un visionario grandioso: Michele di Stefano, che non fa l’attore, ma è un artista che mette in piedi regole per lo sviluppo di questa ricetta” (Luca  Trevisani).

Luca Trevisani,   Il Cerchio 2015
Luca Trevisani, Il Cerchio 2015