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Al via la prima edizione di BOOKS. Bologna art books festival | Intervista con Lorenzo Balbi

Da venerdì 26 a domenica 28 maggio 2023 la Sala delle Ciminiere del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna ospita la prima edizione di BOOKS, un festival dedicato ai libri d’arte e d’artista a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi, secondo una formula sperimentale che coniuga la componente del mercato con quella dell’approfondimento […]

Paolo Ventura, Immagine guida BOOKS 2023

Da venerdì 26 a domenica 28 maggio 2023 la Sala delle Ciminiere del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna ospita la prima edizione di BOOKS, un festival dedicato ai libri d’arte e d’artista a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi, secondo una formula sperimentale che coniuga la componente del mercato con quella dell’approfondimento storico-artistico. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Balbi.

Federico Abate: Come nasce l’idea di BOOKS? Per quale motivo avete sentito la necessità di un festival dedicato al libro d’artista?

Lorenzo Balbi: Le fiere dedicate ai libri d’artista sono una realtà consolidata in molti musei importanti a livello internazionale; basti pensare a Printed Matter al MoMA PS1 e Offprint presso la Turbine Hall della Tate. Il libro d’arte, per sua stessa natura, è uno strumento espressivo molto utilizzato dagli artisti ma poco fruibile negli spazi museali a causa della sua delicatezza, quindi occasioni come queste consentono di mettere il pubblico in condizione di entrare in contatto in modo inedito con questa tipologia di opere. Avevamo in mente già da tempo di proporre una fiera di questo tipo, ma a causa del COVID siamo stati costretti a rinviare. Finalmente quest’anno arriviamo all’edizione zero, che vuole essere un esperimento. C’è da dire però che raccogliamo anche l’eredità di alcune manifestazioni italiane che sono state importantissime per i libri d’artista, come Artelibro, il Festival del Libro d’Arte che si è svolto a Bologna dal 2003 al 2014, e FLAT – Fiera Libro Arte Torino, che si è tenuta dal 2017 al 2019. Sappiamo che c’è un grande interesse in Italia riguardo al libro d’artista da parte di storici dell’arte e appassionati, ma anche da parte dei collezionisti.

FA: Il progetto quindi si rivolge ad un pubblico vario, dichiarando anche una certa attenzione al panorama del collezionismo relativo a questa specifica fetta di mercato.

LB: BOOKS ha una duplice anima. Da un lato è una fiera, per cui i collezionisti e gli appassionati avranno pane per i loro denti perché saranno presenti una quarantina di espositori che venderanno libri, oggetti d’arte, edizioni limitate e multipli. D’altro canto, ci sarà anche un’importante parte espositiva, con focus dedicati ad artisti che hanno usato ed utilizzano tuttora il libro come mezzo privilegiato di espressione: Franco Vaccari, Paolo Ventura, Luigi Ghirri, Jacopo Benassi, Maurizio Nannucci, Daniela Comani, i cinque libri frutto della collaborazione negli anni Settanta tra Claudio Parmiggiani e Mario Diacono. Sarà presente anche un omaggio postumo all’artista Irma Blank, scomparsa qualche giorno fa. Un altro focus sarà dedicato a Giorgio Maffei e ai suoi “libri sui libri”, dedicati alle opere di questo tipo realizzate da artisti come Bruno Munari, Alighiero Boetti e Sol LeWitt.

Luigi Ghirri, 1979 e Luigi Ghirri, Il profilo delle nuvole, 1989

FA: La disposizione stessa degli spazi che avete previsto rispecchia l’anima duplice di BOOKS.

LB: Sì, assolutamente: nella Sala delle Ciminiere saranno presenti gli espositori, mentre nella galleria laterale si articoleranno i focus. È poi previsto uno spazio dedicato ai talk, che coinvolgono artisti e editori attivi nel mercato del libro d’arte. Il programma prevede un palinsesto di incontri che coniuga presentazioni di volumi, talk con gli artisti e conferenze. Tra i tanti eventi è assolutamente da segnalare la lezione che sarà tenuta nel pomeriggio di venerdì 26 maggio da Anne Moeglin-Delcroix, massima autorità in materia e autrice nel 1997 del volume fondamentale Esthétique du livre d’artiste, 1960-1980. Il nostro è prima di tutto un museo pubblico, per cui abbiamo un senso di responsabilità nei confronti dei visitatori per quanto concerne l’approfondimento teorico e storico-artistico delle tematiche connesse ai nostri progetti. Un altro appuntamento importante sarà l’incontro con Daniela Comani: oltre a presentare il suo lavoro, consistente in un’intensa attività di produzione di libri d’artista, disvelerà un’opera permanente dal titolo Orlando’s Library che è stata già allestita nello spazio antistante all’ingresso della biblioteca del MAMbo, grazie al sostegno del Trust per l’Arte Contemporanea. Orlando’s Library, che si avvale del riferimento alla serie fotografica Novità editoriali a cura di Daniela Comani (2007-ongoing), consiste in un trompe-l’oeil che mostra una finta scaffalatura, i cui libri sono stati tutti cambiati dall’artista virando e sovvertendo il genere del titolo – con risultati come Le sorelle Karamazov, La piccola principessa e Sei personaggi in cerca di autrice.

FA: Il progetto prevede la collaborazione con gallerie e istituzioni culturali della città. Secondo quali modalità si articoleranno queste collaborazioni?

LB: MAMbo è da sempre molto vicina all’Associazione Gallerie d’arte Moderna e Contemporanea di Bologna e anche in questa occasione la nostra collaborazione si rinnova, perché alcune gallerie saranno presenti in veste di espositori, oltre che di coordinatori di alcuni focus espositivi. Forniscono anche un aiuto importante dal punto di vista del coinvolgimento del mondo del collezionismo bolognese. A questo proposito vorrei ringraziare anche Danilo Montanari che cura insieme a me questo festival. Lui è sicuramente un vero esperto del libro d’artista, come editore, collezionista e appassionato; grazie a lui siamo riusciti a coinvolgere un numero insperato di espositori. Abbiamo registrato una risposta molto positiva a questo esperimento. Inoltre, fa parte del comitato scientifico anche Giovanna Pesci, che fu tra le organizzatrici di Arte Libro, quindi possiamo contare anche sulla sua esperienza diretta. Ci auguriamo davvero che questo esperimento abbia successo e che sia solo la prima di tante future edizioni del festival.

Mario Diacono, Claudio Parmiggiani, Annunciazione, 1977
Giorgio Maffei, Munari’s books, 2015