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Dal 2 ottobre al 1° novembre avra? luogo la seconda edizione della Biennale Foto / Industria di Bologna. La rassegna e? promossa dalla Fondazione bolognese no-profit MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) e si articolera? in 14 esposizioni ospitate da undici sedi storiche della citta? e presso l’edificio del MAST (Via Speranza, 42). Il tema della Biennale 2015 e? il processo lavorativo industriale e i suoi prodotti. Dunque, verranno analizzate, tramite le fotografie di diversi fotografi internazionali, tutte le fasi produttive dell’industria, dalla produzione ai prodotti. Il tutto e? stato presentato durante la conferenza stampa tenutasi lunedi? 29 giugno nella Galleria Carla Sozzani in Corso Como 10. Ecco le parole dei relatori:
Matteo Lepore (Assessore Economia e Promozione del Comune di Bologna): “Come Comune di Bologna siamo molto grati per questa grande anteprima: presentiamo un progetto che racconta un territorio, non con le immagini del territorio bolognese stesso, ma con l’industria che ne ha fatto la sua storia. Questa edizione 2015 portera? in Italia i piu? grandi nomi della fotografia; riusciremo a vedere con gli occhi dei piu? grandi fotografi di sempre cio? che il nostro paese sta vivendo nei termini di rigenerazione urbana. 12 le location interessate, pubbliche e private, 14 le mostre programmate. Bologna sta vivendo un incremento molto interessante. Foto Industria non e? solo un progetto, un luogo da visitare, ma anche un linguaggio con cui raccontare le eccellenze di un territorio”.
Franc?ois He?bel (Direttore artistico e Curatore della mostra): “L’industria e? un tema enorme del mondo della fotografia, spesso non toccato dal mondo culturale. C’era una sorta di vergogna ad ammettere che un grande fotografo lavorasse per delle aziende. Ci sono parecchi artisti che prendono come soggetto la tematica del lavoro e dell’industria. Il festival di quest’anno avra? vari orientamenti: post produzione, produzione, produttori, pausa, prodotti, e poi le mostre al MAST. Ci sono fotografi di molti paesi: Corea, Cina, America, Francia, Italia, …”.
Sono stati presentati, a seguire, i partecipanti della Biennale –
Sezione “Post-produzione”: David LaChapelle (New York, USA), che ha creato un “progetto ecologico” prendendo rifiuti con cui ha ricreato ambienti industriali, documentati da fotografie. Hong Hao (Pechino, Cina), che indaga lo sviluppo della societa? e il tema del consumo, dandone testimonianza tramite una raccolta decennale di tutte le scatole e gli imballaggi di cio? che ha acquistato, divenuti poi elementi base di superfici enormi poi fotografate.
Sezione “Produzione”: Edward Burtynsky (Toronto, Canada), del quale sono state selezionate le fotografie riguardanti industrie, miniere, luoghi del lavoro in genere. O. Winston Link (New York, USA), che ha realizzato fotografie con tema prediletto i treni e le ferrovie, scattate principalmente di notte. Luca Campigotto (Milano, Italia), invece appassionato di navi arenate nei porti. Fotografa un piccolo elemento della barca, con cui, per sineddoche, riesce pero? a comunicare il tutto.
Sezione “Produttori”: Pierre Gonnord (Madrid, Spagna), che realizza, tra le altre cose, ritratti di lavoratori nelle miniere, che appaiono sporchi, ma colmi di fragilita? umana. Neal Slavin (New York, USA) propone invece foto umoristiche di gruppi di lavoratori a lui contemporanei. Di Gianni Berengo Gardin (Milano, Italia) verranno esposte 68 fotografie in bianco e nero di moltissime aziende italiane.
Sezione “Pausa”: Kathy Ryan (New York, USA), conosciuta nella fotografia di stampa, direttrice da 30 anni del reparto fotografia del NY Times, da poco riconosciuta essa stessa come fotografa. Jason Sangik Noh (Seoul, COrea del Sud) e? un chirurgo coreano che lavora sul cancro: realizza fotografie del blocco operativo, delle malattie stesse, della gente sul lavoro, dei pazienti nel tempo libero, nel post operazione.
Sezione “Prodotti:” Hein Gorny (Berlino, Germania) realizza foto di prodotti accostati serialmente, come le file di biscotti al burro. Le?on Gimpel (Parigi, Francia), di cui, infine, vengono esposte le foto suggestive ai neon pubblicitari di notte.
Urs Stahel (curatore PhotoGallery MAST): “In corrispondenza di questo evento si svolgeranno altre due esposizioni, che dureranno pero? fino a dicembre. La prima mostra e? ‘Volumi di Fotografia Industriale’, dalla Collezione Savina Palmieri, Bologna. Per piu? di un secolo l’industria ha introdotto nuovi modi di utilizzare la stampa per promuovere i suoi prodotti. Rappresenta il progresso dal passato e la prosperita? della societa? in questione. Ci saranno circa 100 libri per tracciare lo sviluppo industriale nel mezzo stampato; e? anche un viaggio nella fotografia d’industria e nell’industria italiana stessa. La storia dell’industria e della fotografia vanno in parallelo, la fotografia e? sia un prodotto dell’industria sia una traccia del suo sviluppo. La fotografia industriale e? sempre, dunque, una fotografia che produce qualcosa. Si passera? dall’industria da incisioni su carta naturale, a quelle di colore grigio pallido della fine anni ’50 e degli anni ’60, prodotte su carta patinata. Ma questo cambiamento e? stato una risposta alla pressione esercitata dai costi elevati e dai tempi lunghi. L’offset si e? cosi? affermato, per poi essere superato dalla stampa a colori di brochure e libri. La seconda esposizione e? GD4PHOTOART, in cui faremo vedere i risultati della IV edizione di PhotoArt, il concorso di giovani fotografi col tema “Industria” e il suo impatto sulla societa? di oggi. Sono stati selezionati quattro finalisti: lo spagnolo Marc Roig Blesa, il francese Raphael Dallaporta, l’andaluso Oskar Monzon e il duo indiano Madhuban Mitra & Manas Bhattacharya”.
A parlarci piu? specificatamente di questa seconda esposizione e? stata Mariella Cruiscuolo (Presidency General Affairs and External Relations Manager presso Coesia S.p.A.): “Il concorso e? nato nel 2007, rivolto a giovani di tutto il mondo under 40. C’e? una giuria molto accreditata. GD e? una delle aziende del gruppo industriale di Isabella Seragnoli e, con l’apertura del MAST, e? entrato nel suo programma con lo scopo di documentare l’indagine dell’industria, il lavoro, lo sviluppo, l’architettura, gli still life, Ai finalisti viene dato un premio in denaro per fare il progetto che hanno proposto ed e? stato scelto. Il giorno prima dell’apertura della mostra la giuria si riunisce per scegliere il vincitore, a cui sara? dedicato un ulteriore premio in denaro. Verra? realizzato anche un catalogo”.