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13th Biennale de Lyon – La vie moderne

 [nemus_slider id=”43773″] Si e? svolta a Venezia, in concomitanza con la vernice della Biennale 2015, la presentazione della tredicesima edizione della Biennale di Lione, che si svolgera? dal 10 settembre 2015 al 3 gennaio 2016 e prendera? il titolo “La...

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Si e? svolta a Venezia, in concomitanza con la vernice della Biennale 2015, la presentazione della tredicesima edizione della Biennale di Lione, che si svolgera? dal 10 settembre 2015 al 3 gennaio 2016 e prendera? il titolo “La vie moderne”.

Thierry Raspail (direttore artistico) ha spiegato che saranno ospitati artisti provenienti da 28 paesi diversi, capaci di interpretare il modo in cui, ancora, l’“era moderna” influenzi la nostra realta? quotidiana di tutti i giorni. Lo scopo e? quello di rendere gli spettatori piu? coscienti delle loro relazioni hic et nunc con chi e cosa sta loro intorno, attraverso, appunto, il filtro dotto del passato che ci sta alle spalle (o affianco). Tuttavia, ricorda Raspail, “la via moderne” e? altresi? ricoperta da un’aurea d’ironia soffusa, ricordando quella fiducia (ormai soppiantata) nel progresso, nella ragione, nel “nuovo” proprio dell’eta? storica precedente alla nostra. Il confronto che si pone con i nostri anni – anni in cui l’irrazionale e la consapevolezza dei limiti (profondissimi) della nostra ragione dominano (di nuovo) sulle Arti, letterarie, filosofiche, visuali, comunicative – e? il risultato di un percorso educativo, non facile, che ci porta, tuttavia, a considerarci parte integrante della storia, storia che l’eta? moderna ha cercato di soppiantare, calpestare e schernire col ghigno pantagruelico della macchina. L’ironia, d’altra parte, sta nello stesso riutilizzo, nel 2015, di un termine largamente e lungamente studiato, analizzato, criticato ed, infine, soppiantato, che diventa dunque anacronistico e semanticamente impotente nel nostro periodo. Tuttavia, contemporaneamente, nel parlare quotidiano, il lemma “moderno”, oggi, porta con se? anche il significato di “nuovo”, “originale”, ed altri ancora, con un’indeterminatezza certamente connessa con l’importanza del Modernismo in se? e della trafila critica ad esso inerente. “Moderno” e? ancora, in qualche modo, in vita. Attraverso le opere degli artsiti sara? svolta una narrazione col fine di studiare il percorso evolutivo di un termine, o meglio di un concetto, che ancora oggi e? in evoluzione, in cambiamento continuo, spinto a ripararsi da certi attacchi od ad adattarsi ad altri.

Thierry Raspail ha invitato, come guest curator, Ralph Rugott, direttore della Hayward Gallery a Londra.

La Biennale sara? organizzata in quattro modalita? espositive diverse. In primo luogo c’e? ce fabuleux monde moderne – che ha luogo a Le Plateau, spazio espositivo della Rhone Alpes Region -, che raccoglie artisti noti (da Ed Ruscha a Erik Dietman, da Thomas Ruff a Marina Abramovic & Ulay e discorrendo) capaci di indagare la riflessione sul tempo, la storia, i termini che la connotano, le fasi evolutive, …

La seconda sezione, Rendez-vous, e? una piattaforma rivolta alle creazioni dei giovani artisti che nasce dalla collaborazione della Biennale di Lione, del Museo d’Arte Contemporanea di Lione, dell’Istituto d’arte contemporanea Villeurbanne/Rhone-Alpes e dell’E?cole nationale supe?rieure des beaux-arts di Lione. I lavori scelti, che saranno esposti allo IAC di Lione, sono di 10 artisti francesi o residenti in Francia e di 10 artisti proposti da 10 biennali del mondo, e in particolare delle Biennali di Dakar, Fukuoka, Gwangiu, Istanbul, Kochi, Havana, Los Angeles, Shanghai, Sharjah e Thessalonica.

Terzo snodo sara? Veduta, che -con la collaborazione del Museo d’Arte Contemporanea MAC Lyon – riflettera? sulla storia della Biennale di Lione e del Museo stesso mediante una “genealogia del moderno” dalla prima Biennale, quella del 1991, fino all’ultima, del 2013. Saranno esposti lavori delle Biennali precedenti prodotti in collaborazione col MAC per riflettere su come il “moderno” sia esistito nelle esibizioni passate ed, insieme, residenze d’artisti e luoghi dell’arte dispersi per Lione saranno delle estensioni della Biennale che porteranno a riflettere, quest’anno, sotto lo sguardo attento del curatore Ralph Rugoff, sul concetto di pubblico e privato.

Ultimo progetto e? Re?sonance: oltre alla regione francese I?le-de-France (che include Parigi), anche Rho?ne-Alpes (in cui e? situata Lione) ha assunto, ormai da decenni, un ruolo di primo piano nel panorama francese per quanto riguarda la scena artistica. Qui sono presenti musei, gallerie, associazioni culturali capaci di interagire tra loro e creare un contesto artistico solido e conosciuto. 

E’ cosi? che anche quest’anno, come negli anni precedenti, la Biennale di Lione ha coinvolti questi enti per portare avanti un discorso espositivo coerente in linea con i temi della Biennale stessa.

Per ulteriori informazioni su artisti partecipanti, luoghi coinvolti, ecc. -> labiennaledelyon.com

Artisti: Kader Attia, Darren Bader, Sammy Baloji, Yto Barrada, Hicham Berrada, Camille Blatrix, Michel Blazy, Mohamed Bourouissa, Nina Canell, George Condo, Alex Da Corte, Jeremy Deller, Simon Denny, Jessica Diamond, Thomas Eggerer, Cyprien Gaillard, Fabien Giraud & Raphae?l Siboni, Guan Xiao, Anthea Hamilton, He Xiangyu, Camille Henrot, Hannah Hurtzig, Cameron Jamie, Johannes Kahrs, Lai Chih-Sheng, Emmanuelle Laine, ? Laura Lamiel, Liu Wei, Andreas Lolis, Magdi Mostafa, Daniel Naude, ? Mike Nelson, Nguyen Trinh, Thi Otobong, Nkanga Katja, Novitskova Ahmet, O?g?u?t George Osodi, Anna Ostoya, Tony Oursler, Marina Pinsky, Julien Pre?vieux, Jon Rafman, Miguel Angel Rios, Ed Ruscha, Massinissa Selmani, Marinella Senatore, Avery K. Singer, Lucie Stahl, Tatiana Trouve?, Andra Ursuta, Klaus Weber, T. J. Wilcox, Haegue Yang, Yuan Goang-Ming, Arseny Zhilyaev ,

Anthea Hamilton,   Karl Lagerfeld Bean Counter,   2012 Courtesy de l'artiste © DR
Anthea Hamilton, Karl Lagerfeld Bean Counter, 2012 Courtesy de l’artiste © DR
Jeremy Deller,   Joy In People,   2012 Courtesy de l'artiste et du Modern Institute/Toby Webster Ltd,   Glasgow© Mark Blower
Jeremy Deller, Joy In People, 2012 Courtesy de l’artiste et du Modern Institute/Toby Webster Ltd, Glasgow© Mark Blower
Mike Nelson,   M6,   2013 Courtesy de l'artiste e 303 Gellery,   New York; Galleria Franco Noero,   Turin; Matt's Gallery,   London e neugerriemschneider,   Berlin © Stuart Whipps
Mike Nelson, M6, 2013 Courtesy de l’artiste e 303 Gellery, New York; Galleria Franco Noero, Turin; Matt’s Gallery, London e neugerriemschneider, Berlin © Stuart Whipps