Alberto Scodro. Sunflowers | CAR DRDE, Bologna

Di fronte alle sculture si ha la sensazione di contemplare l’esito di un processo alchemico, che ha sublimato la materia corruttibile del mondo nel più nobile dei metalli.
Les Filons Géologiques | Palazzo d’Accursio, Bologna

Il titolo della mostra, un verso di una poesia dell’autore martinicano Aimé Césaire, si ricollega al concetto di “geopolitica dei corpi”, discusso in un ciclo di conferenze che ha preparato il terreno per l’esposizione.
Libero Spazio Libero | Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Bologna

Una mostra tutta al femminile, femminista e anzi «matriarcale» – come sottolinea la curatrice Fabiola Naldi – che imposta una riflessione sul bisogno dei corpi di esprimersi liberamente nello spazio, di forzarne i limiti normativi per comunicare senza filtri.
Eugenio Tibaldi. Architetture dell’isolamento | Tenuta dello Scompiglio, Vorno

Il fortuito ritrovamento del patrimonio di ricordi e di oggetti compulsivamente accumulati nel lungo auto-esilio di uno sconosciuto offre all’artista la possibilità di una nuova riflessione sul tema del margine, fisico ma anche culturale e psicologico, da sempre al centro della sua ricerca.
La realtà, i linguaggi | Galleria Enrico Astuni, Bologna

Gli artisti in mostra (Maurizio Cattelan, Maurizio Mochetti, Maurizio Nannucci, Giulio Paolini, Agnieszka Polska, Rafaël Rozendaal, Tomás Saraceno, Nedko Solakov – offrono un ventaglio assai largo di interpretazioni della realtà e di conseguenti modelli linguistici.