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Unterwegs (In viaggio). ATO Art Takes Over | Kerstin Brätsch, Judith Hopf

Nicole Saikalis Bay, project manager di  ATO – Art Takes Over, spiega in queste parole il senso di un progetto che vuole riqualificare un’area della città di Milano duramente colpita dalla pandemia, il Quadrilatero della Moda. In via della Spiga 48, le vetrine dei negozi sfitti diventano spazio espositivo: i passanti potranno osservare 24 ore […]

Installation view, Kerstin Brätsch per Unterwegs (In viaggio), Via della Spiga 48, Milano. Courtesy: ATO Art Takes Over e Gió Marconi, Milano. Foto: Andrea Rossetti.

Nicole Saikalis Bay, project manager di  ATOArt Takes Over, spiega in queste parole il senso di un progetto che vuole riqualificare un’area della città di Milano duramente colpita dalla pandemia, il Quadrilatero della Moda. In via della Spiga 48, le vetrine dei negozi sfitti diventano spazio espositivo: i passanti potranno osservare 24 ore su 24 le opere esposte all’interno. I lavori inediti appartengono a due artiste tedesche, Kerstin Brätsch e Judith Hopf, legate da una ricerca comune – la dipendenza digitale – e da una sperimentazione mediale, tra pittura, scultura e installazione. La mostra, dal titolo Unterwegs (In viaggio), sarà visibile fino a settembre 2021 e arricchita dalla rubrica #ATO Stories (“Storie ATO”), nata per raccontare curiosità e aneddoti sulla città di Milano: per la seconda edizione, la rubrica tratterà la storia delle prime gallerie milanesi d’arte contemporanea. 

Kerstin Brätsch si serve della pittura in maniera ibrida, creando opere a cavallo tra design e performance, con particolare attenzione al digitale. Grande importanza riveste l’allestimento dei lavori, estremamente colorati e di grande formato. Per Unterwegs (In viaggio), Brätsch riflette sulla tecnica e sul modo in cui è possibile lavorare la materia, utilizzando alcune tecniche del passato, scelte per essere preservate. Presenta un marbling painting su carta e delle installazioni con luci colorate a neon inglobanti del vetro lavorato secondo un’antica tecnica svizzera. Affianca questi lavori una serie di opere realizzate con lo stucco di marmo, processo italiano del XVII secolo. 

Judith Hopf propone alcune installazioni che, attraverso il senso dello humor, mettono in discussione la nostra relazione con il digitale. Ne è esempio Untitled (Email Lines), composta da fili colorati a LED che, sospesi e intrecciati sul soffitto, richiamano la costante presenza di notifiche, messaggi ed email nella nostra quotidianità e la distrazione che provocano. In Openings recupera, come Brätsch, una tecnica di decorazione del tessuto – il batik – per lavorare il supporto: ispirandosi alle tappezzerie del XVIII secolo a soggetto coloniale, reinterpreta i territori come mondi da scoprire, i cui misteri ci invitano a riflettere sull’interiorità oltre gli stereotipi sociali imposti. 

Grazie alla collaborazione tra i proprietari dei negozi e le gallerie milanesi di rappresentanza delle artiste – Gió Marconi e kaufmann repetto – ATOArt Takes Over promuove la riqualificazione urbana, rendendo l’arte uno strumento di salvezza e di supporto dal punto di vista economico e sociale. 

Unterwegs (In viaggio). 
Organizzata da ATO Art Takes Over con galleria Gió Marconi e kaufmann repetto e i proprietari dei negozi
Via della Spiga 48, 20121 Milano
Fino a settembre 2021 

Installation view, Judith Hopf per Unterwegs (In viaggio), Via della Spiga 48, Milano. Courtesy: ATO Art Takes Over e kaufmann repetto, Milano. Foto: Andrea Rossetti.