Continua la presentazione degli eventi OFF della fiera d’arte contemporanea ArtVerona | Art Project Fair (13 -16 ottobre 2017). Inseriti all’interno del ricco programma di Festival Veronetta, abbiamo presentato il Path Festival e La seconda notte di quiete.
Con le mostre First Step 8 e La seconda notte di quiete, segnaliamo Looking for the body, mostra di Stefano Scheda, a cura di Leonardo Regano, presso la galleria Isolo17 Contemporary Art, in via XX Settembre 31/b, (23 settembre – 29 ottobre 2017) e il progetto via XX Settembre 13, (13 – 16 ottobre 2017) dove il collezionista Mauro De Iorio propone gli interventi di tre artisti: Benni Bosetto, Gabriele De Santis ed Helena Hladilová, invitata dall’art project Treti Galaxie. Per ulteriori info Festival Veronetta_Via XX Settembre 13_Collezione De Iorio
Vi presentiamo ora, la mostra FIRST STEP 8, un progetto dell’Accademia di Belle Arti di Verona, a cura di Massimo Balestrini, Marta Ferretti, Giovanni Morbin, Daniele Salvalai.
First Step 8 è il progetto espositivo a cadenza annuale che l’Accademia di Belle Arti di Verona organizza per mostrare e portare in città i lavori di alcuni giovani e validi studenti selezionati. Il progetto si divide in due parti, una mostra collettiva e le mostre personali o bipersonali degli artisti, e ha i patrocini di Comune di Verona, Provincia di Verona e ArtVerona. Gli studenti scelti per quest’edizione, l’ottava, sono: Wesley Alves da Silva, Nina Ambrosi, Davide Arban, Giuseppe Battilana, Lisa Biroli, Andrea Bonetti, Eleonora Bonetti, Lorenzo Castiglioni, Valentina Cavion, Lorenzo De Luca, Ilenia Dusi, Barbara Ruperti, Giacomo Segantin, Simone Toniolo.
Alcune domande a Marta Ferretti, con curatrice con Massimo Balestrini, Giovanni Morbin e Daniele Salvalai della mostra FIRST STEP 8
Valeria Marchi: First Step 8 si compone quest’anno di due parti: me le racconti?
Marta Ferretti: First Step nasce otto anni fa con l’obiettivo di presentare al pubblico le opere e le ricerche dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Verona in un contesto espositivo diffuso nelle gallerie della città. Allo stesso tempo First Step costituiva il primo passo nel mondo dell’arte per molti degli studenti coinvolti, invitati a confrontarsi con le dinamiche e gli attori del principale sistema professionale del loro futuro. Negli anni il progetto si è trasformato in un appuntamento annuale, crescendo in ogni edizione per consolidarsi in un incontro aperto tra l’Accademia e la città, un confronto costruttivo tra artisti, gallerie, collezionisti e pubblico.
Ogni anno abbiamo cercato di sviluppare dinamiche espositive e di produzione che mettessero in luce le ricerche emerse negli atelier dell’Accademia in modo sempre più approfondito e dinamico.
Se nelle ultime edizioni abbiamo incentivato la possibilità di realizzare mostre personali o bipersonali negli spazi che aderivano al progetto, quest’anno First Step è cresciuto. Abbiamo coinvolto spazi no profit, istituzioni museali e gallerie non solo a Verona, ma anche nelle principali città nei dintorni e invitato gli artisti a riflettere sul contesto espositivo come uno spazio complesso, soggetto alle sue implicazioni sociali, politiche e storiche.
In quest’ottica, l’edizione di quest’anno è stata pensata in tre momenti distinti ma complementari: una prima collettiva (12 ottobre – 12 novembre) presenta presso la sede del Canoa Club di Verona, l’antica Dogana della città, una serie di interventi site specific realizzati dai 14 studenti selezionati. Un secondo momento, dal 18 novembre al 18 dicembre negli spazi espositivi del territorio, approfondisce in una serie di personali o bipersonali la ricerca dei giovani artisti in mostra e un finissage chiude nella sede Mart della Galleria Civica di Trento il progetto.
VM: Com’è stato il processo di selezione dei lavori degli studenti? Avete scelto soltanto opere realizzate ad hoc per la mostra o no?
Marta Ferretti: Gli artisti sono stati selezionati da una prima commissione a cui hanno preso parte i curatori del progetto e Valeria Merighi, in qualità di rappresentante di ArtVerona. La scelta degli artisti è avvenuta sulla base della qualità dell’opera candidata al progetto e del portfolio, necessario per evidenziare lo sviluppo della ricerca. In un secondo momento i galleristi e i curatori degli spazi espositivi sono stati invitati a dialogare con l’artista o gli artisti che ritenevano più affini alla propria sensibilità per ideare la mostra di approfondimento. Tutti gli artisti di questa edizione, dopo una serie di sopralluoghi, hanno presentato il proprio progetto per la collettiva presso il Canoa Club.
VM: Qual è il fil rouge che lega le opere tra loro, se c’è, e quali i luoghi più affascinanti in cui le opere saranno installate?
Marta Ferretti: Forse il luogo che meglio racconta questa edizione è il Canoa Club presso l’antica Dogana di Verona. Abbiamo creato la possibilità per gli artisti di intervenire con lavori site-specific in uno dei luoghi più importanti per la storia commerciale della città. Affacciata direttamente sull’Adige, l’Ex Dogana ha costituito fino al XVIII secolo la porta di accesso fluviale alla città, luogo di sosta provvisoria per le merci e simbolo del ruolo strategico di Verona nel commercio europeo. Oltre a questo passato importante, ci siamo trovati in sintonia con il progetto del Canoa Club e del suo responsabile Luigi Spellini, che nell’ultimo anno vuole attivare un modo diverso di attraversare la città a partire dal turismo fluviale.
Il fil rouge che abbiamo proposto agli artisti è di ascoltare l’identità di uno spazio di transito lento e graduale, osmotico e soggetto a variazioni continue. Ci interessava scardinare la frattura che abitualmente un confine, come può essere una dogana, attua sullo spazio e sulle persone. A partire da questo invito gli interventi degli artisti dialogano con il luogo mettendone in luce i punti vulnerabili, le parti sommerse e la relazione con il fiume. Oltre a queste opere, nella seconda parte del progetto, si potranno approfondire le ricerche di ciascun artista negli spazi espositivi di Verona e dintorni che hanno aderito a First Step 8. Chiuderà poi l’iniziativa un appuntamento speciale presso la galleria Civica di Trento, una delle istituzioni museali più importanti del territorio.
La mostra collettiva (13 ottobre – 12 novembre 2017 – Canoa Club, Corte Dogana 6, Verona), è stata fatta fatta in collaborazione con Soprintendenza Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Vicenza e Rovigo, Path Festival e Canoa Club di Verona. Le mostre personali (18 novembre – 18 dicembre 2017), in collaborazione con Associazione Agile, Accademia Gallery, Galleria Artericambi, Galleria Fuori Le Mura, Studio La Città, Galleria Spazio6, Isolo17 Gallery, la Giarina artecontemporanea, Associazione Culturale Spazio Kn, yvonneartecontemporanea
Finissage: venerdì 15 dicembre 2017 in collaborazione con Galleria Civica, Trento
Artisti invitati —
Wesley Alves da Silva nato a San Paolo, Brasile, nel 1987
Nina Ambrosi nata a Verona nel 1996
Davide Arban nato a Dolo (VE) nel 1993
Giuseppe Battilana nato a Arzignano (VI) nel 1987
Lisa Biroli nata a Verona nel 1997
Andrea Bonetti nato a Chiari (BS), 1994
Eleonora Bonetti nata a Zevio (VR), 1993
Lorenzo Castiglioni nato a Padova nel 1996
Valentina Cavion nata a Valdagno (VI) nel 1988
Lorenzo De Luca nato a Brescia (BS) nel 1976
Ilenia Dusi nata a Verona nel 1995
Barbara Ruperti nata a Conegliano (TV) nel 1994
Giacomo Segantin nato ad Abano Terme (PD) nel 1994
Simone Toniolo nato a Vicenza nel 1996