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ArtVerona 2017 | Festival Veronetta — Pt.1

[nemus_slider id=”68741″] — Nell’ambito degli eventi OFF del programma della fiera d’arte contemporanea ArtVerona | Art Project Fair (13 -16 ottobre 2017) spicca il programma di eventi diffuso Festival Veronetta  creato in collaborazione con ESU, Università di Verona, Accademia di...

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Nell’ambito degli eventi OFF del programma della fiera d’arte contemporanea ArtVerona | Art Project Fair (13 -16 ottobre 2017) spicca il programma di eventi diffuso Festival Veronetta  creato in collaborazione con ESU, Università di Verona, Accademia di Belle Arti di Verona, Associazione Morse, myhomegallery.org e Isolo17.
Il Festival propone una serie di eventi sparsi per il quartiere multietnico e universitario per eccellenza della città, Veronetta: si presenta come un aggancio alle realtà e alle pratiche artistiche contemporanee veronesi e non solo, in diversi luoghi cittadini, con un particolare affondo sulla musica elettronica e l’arte visiva.

Path Festival, che arriva quest’anno alla sua quarta edizione, è inserito all’interno di questo programma: nasce come rassegna di musica e cultura elettronica contemporanea ed è promosso dall’associazione culturale Morse. Gli organizzatori mi spiegano che nel 2017 il Path inaugura una collaborazione con ArtVerona, di cui Morse è molto fiera:
“Abbiamo spostato in concomitanza con ArtVerona il festival – che di solito si svolgeva in diversi luoghi della città a conclusione dell’estate – sfruttando una fetta di pubblico attenta al contemporaneo in una città in cui non ci sono molte occasioni di confronto con realtà e persone che lavorano sull’arte e la cultura attuale. Speriamo che si possa creare un feeback tra i visitatori della fiera ufficiale e gli eventi del nostro festival. L’idea è quella di dare la possibilità allo spettatore della fiera di partecipare agli eventi che proponiamo, ma anche il contrario: portare il pubblico di Path – che è certamente curioso delle ultime tendenze in ambito artistico – in fiera e incuriosirlo sul versante visivo di ArtVerona. Considerando anche il felice connubio che si è creato in altre città come ad esempio Torino con Artissima e Club to Club, speriamo di continuare e sviluppare il rapporto con la fiera in una direzione di scambio reciproco.”

Come ogni anno il Festival ha un titolo o un’indicazione di tema e l’hashtag che è stato scelto per quest’edizione è Fleshdance, per indicare un gioco di parole o una piccola storpiatura del famoso film, condensando nei termini “carne” e “danza” le due direzioni di ricerca degli artisti coinvolti. L’edizione 2017 affronta la presenza del corpo nelle ultime ricerche del panorama musicale elettronico e presenta un ricco palinsesto: i principali show sono quelli di Andrea Belfi, Giovanni Lami, Pan Daijing, Matteo Vallicelli, Mohammad, Nicola Ratti, Shit and Shine, Silvia Kastel e Trevor Jackson, molti dei quali aggiungono alla proposta musicale un interessante fattore di performatività.

Pan Daijing by Nadine Fraczkowski
Pan Daijing by Nadine Fraczkowski

Accanto al programma degli show, Path propone una serie di talk, due workshop (uno dei quali in partnership con l’Area Educazione del Mart – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea diTrento e Rovereto, https://goo.gl/4XVra8 ) e uno sleep concert, in un suggestivo e semi-sconosciuto spazio storico del quartiere: l’ex convento delle Clarisse, una delle poche testimonianze dell’antico tessuto monastico e conventuale di cui era ricca la zona di Veronetta nel XIV secolo; ora lo spazio è sede di una residenza per studenti universitari e aule studio. Luoghi storici, sebbene poco esplorati per performance elettroniche, come il Teatro Camploy, il Chiostro della Soprintendenza di Verona in Corte Dogana e la Provianda di Santa Marta, si affiancheranno a luoghi più contemporanei, come il Colorificio Kroen e lo spazio di Rocket Radio, e porteranno durante i giorni della fiera lo spettatore attento alla scoperta di un quartiere inedito.

“Il valore aggiunto dato dalla presenza del corpo alle nuove possibilità espressive in ambito tecnologico risulta evidente in molti degli eventi proposti nel Festival, a partire dal lavoro di Pan Daijing, un ibrido di live set e performance art che mischia disturbanti pratiche fisiche con sonorità brutal e harsh noise. Altre volte, come nel lavoro di Andrea Belfi, l’elemento performativo si lega al gesto musicale ed assume in questo senso quasi una connotazione sportiva, in cui la perfetta calibrazione dei movimenti interagisce con le possibilità tecniche delle strumentazioni elettroacustiche. Come momento conclusivo del Festival abbiamo ritenuto di proporre uno sleep concert, curato da Nicola Ratti, in partnership con il Mart, per chiudere simbolicamente la rassegna con un’esperienza di ascolto semi-cosciente, in cui il corpo possa abbandonarsi ed abbandonare il suo ruolo centrale, dando spazio ad una modalità di ascolto più rilassata ed onirica.”

PATH FESTIVAL —
Quartiere Veronetta, Teatro Camploy, Ex Caserma Santa Marta, Corte Maddalene
12 > 16 ottobre 2017
dj set, live session, performance di musica elettronica

Colorificio Kroen
Colorificio Kroen
Chiostro della Soprintendenza di Verona
Chiostro della Soprintendenza di Verona
Valerio Tricoli @ Path 2016
Valerio Tricoli @ Path 2016