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ART CITY Bologna 2024 omaggia con cinque special project Giorgio Morandi | Mark Vernon ci porta nel luogo prediletto del pittore bolognese

ART CITY BOLOGNA 2024 dedica cinque progetti speciali a Giorgio Morandi, esplorandone e reinterpretandone l’opera attraverso i linguaggi del contemporaneo. I cinque special project esplorano il lavoro del Maestro attraverso differenti linguaggi del contemporaneo: quello della performance verrà affidato a Virgilio Sieni, che porterà in scena nella platea del Teatro Comunale di Bologna la nuova produzione Elegia Luminosa e condurrà Atelier Morandi – Palestra Auratica, […]

Foto dello studio, Casa Morandi, Grizzana Morandi, particolare – fotografo Luca Bacciocchi
Foto fienili del Campiaro – Grizzana Morandi col- ph.credits Lancil8

ART CITY BOLOGNA 2024 dedica cinque progetti speciali a Giorgio Morandi, esplorandone e reinterpretandone l’opera attraverso i linguaggi del contemporaneo.
I cinque special project esplorano il lavoro del Maestro attraverso differenti linguaggi del contemporaneo: quello della performance verrà affidato a Virgilio Sieni, che porterà in scena nella platea del Teatro Comunale di Bologna la nuova produzione Elegia Luminosa e condurrà Atelier Morandi – Palestra Auratica, un ciclo di lezioni sul gesto; quello della fotografia sarà rappresentato dagli scatti di Joel Meyerowitz esposti all’interno delle Collezioni Comunali d’Arte, a Palazzo d’Accursio, in Morandi’s objects – le fotografie di Joel Meyerowitz, e dalle opere di Mary Ellen Bartley nella mostra Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS al Museo Morandi; quello del video sarà espresso dall’artista Tacita Dean con STILL LIFE. The studio of Giorgio Morandi, all’interno del nuovo spazio PIETRO.
Xing presenta sabato 3 febbraio e domenica 4 febbraio 2024 Saturnine Orbits, installazione sonora live commissionata allo sound artist Mark Vernon per la Casa Museo Giorgio Morandi e gli spazi dei fienili del Campiaro, luogo di villeggiatura prediletto da Morandi sugli Appennini. Mark Vernon esplora gli spazi in cui l’artista viveva e lavorava, concentrandosi sull’intimità e l’introspezione: Vernon realizza infatti opere sonore sull’archeologia acustica, la memoria magnetica e la nostalgia, servendosi sia dei suoni ambientali che della voce radiofonica, e prediligendo anche media obsoleti e ritrovati. 

Saturnine Orbits si presenta come un collage o un diario sonoro, dal carattere narrativo. Il nastro verrà annotato verbalmente con data, ora, luogo e condizioni meteorologiche, campionando suoni d’ambiente e suoni prodotti da oggetti morandiani – bottiglie, brocche, vasi – che Vernon ritrova negli spazi della casa museo. All’interno degli oggetti, che fungeranno da cassa di risonanza, verrano riprodotte le registrazioni ambientali della campagna grazie all’ausilio di piccoli microfoni. Accanto a questi suoni dei luoghi e degli oggetti morandiani, che forniscono un punto di vista sulla pratica e sulla vita del pittore, Vernon include estratti dell’unica registrazione esistente della voce dell’artista. Per evocare alla memoria dell’ascoltatore non solo lo spazio ma anche il tempo di Giorgio Morandi, oltre al digitale si servirà di un registratore portatile a bobina, in uso all’epoca in cui l’artista viveva. 
Il materiale raccolto comporrà un’installazione sonora dal carattere intimo e astratto e sarà presentato in live arricchito da elementi visivi e performativi in cui gli oggetti morandiani saranno manipolati e interagiranno con microfoni, altoparlanti, loop. 

Durante ART CITY, alcuni estratti della composizione saranno trasmessi su NEU RADIO, mentre ai fienili andrà in onda in diretta. 

Mark Vernon
Saturnine Orbit
Un progetto a cura di Xing in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Casa Museo Giorgio Morandi e Fienili del Campiaro, Grizzana Morandi (Bologna)
3 – 4 febbraio 2024
Sabato 3 e domenica 4 febbraio ore 11.00 – 18.00 (installazione sonora)
Domenica 4 febbraio ore 16.00 (live)
Ingresso gratuito

Saturnine Orbit – sound diary
3 minuti quotidiani in onda su NEU Radio @ MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna 

Mark Vernon – Saturnine Orbits – Grizzana Morandi (Bologna) 3+4.2.2024 courtesy the artist, Xing, ART CITY Bologna 2024

Virgilio Sieni
Elegia Luminosa
A cura di Lorenzo Balbi
Teatro Comunale di Bologna | Largo Respighi 1, Bologna
1 – 4 febbraio 2024
Giovedì 1 febbraio ore 18.00 / 19.30
Venerdì 2 febbraio ore 18.00 / 19.30 / 21.00
Sabato 3 febbraio ore 16.30 / 18.00 / 19.30 / 21.00
Domenica 4 febbraio ore 14.00 / 15.30 / 17.00
Ingresso gratuito

Elegia Luminosa è una nuova produzione di Virgilio Sieni, danzatore e coreografo italiano, attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei. Incentrato sull’opera di Giorgio Morandi, in occasione del 60° anno dalla scomparsa, il progetto indaga la relazione tra l’artista e i suoi oggetti e sulla possibilità di leggere la fase di composizione come un processo coreografico e performativo: un cammino della materia vivente verso il gesto. Una materia che si muove verso di noi, un incontro tra attanti, tra ciò che indica l’origine dell’azione, sia umano che non-umano. Le opere di Morandi, così come gli oggetti da lui usati per comporre le sue opere, ci narrano una relazione vitale ed entusiasmante che si può ricondurre all’idea di corpo luce, quello che Jacques Derrida indica come l’intimità tra essere e seguire: essere sempre pronti a rispondere a una chiamata da qualcosa. Quello che si intende seguire, osservando le nature morte e le vedute di Morandi, è uno sguardo politico sulla postura emozionale che nasce dal dialogo con le cose intese come soggetti che ci determinano, aprendo domande sulla natura, sulla geografia e sull’archeologia dell’azione. La riflessione è su una politica dell’agire umano e della forza rivoluzionaria e indipendente delle cose. Nella performance sono le cose di Morandi, gli oggetti che sono serviti per comporre le sue opere, che determineranno le declinazioni del gesto con le forme della lentezza, dell’incrinatura, dello sguardo sull’altro, del passaggio di luce: atlante di pratiche rivolto al mondo presente. Un adagissimo che accoglie la visione di corpi tenuamente vicini alle cose e agli oggetti appartenuti a Morandi; come nella serie delle Bagnanti in Cézanne, sia nella trasfigurazione di luce che forma i corpi che come inno di gesti forgiati da incrinature e attese che sempre si generano in un tempo inappropriabile.

Il progetto comprende anche Atelier Morandi – Palestra Auratica, un ciclo di lezioni sul gesto condotte da Virgilio Sieni, che si svolgeranno a Bologna dal 22 al 24 gennaio 2024 e saranno rivolte a cittadine e cittadini di tutte le età e a studentesse e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Alcune opere di Morandi serviranno da guida per riflettere e praticare le origini del gesto che si forma e si evolve dal dire delle cose.

Joel Meyerowitz
Morandi’s objects – le fotografie di Joel Meyerowitz
A cura di Giusi Vecchi
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna
30 gennaio – 25 febbraio 2024
Giovedì 1 febbraio ore 14.00 – 19.00
Venerdì 2 febbraio ore 10.00 – 19.00
Sabato 3 febbraio ore 10.00 – 22.00
Domenica 4 febbraio ore 10.00 – 18.30
Ingresso gratuito nei giorni di ART CITY Bologna

Nato nel 1938 a New York, Joel Meyerowitz è considerato, insieme a William Eggleston e Stephen Shore, uno dei più rappresentativi esponenti della New Color Photography degli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso. Nel 2015 Meyerowitz ha avuto accesso alla stanza di Casa Morandi in cui sono raccolti e conservati gli oggetti che il pittore bolognese disponeva sui suoi tavoli e contemplava a lungo prima di riprodurli nelle sue nature morte. Attraverso più di settecento scatti, utilizzando esclusivamente la luce naturale, il fotografo americano ha compiuto un’indagine per immagini al contempo artistica e filologica. Oltre 260 oggetti fra vasi, ciotole, bottiglie, pigmenti colorati, brocche, fiori secchi, conchiglie, tutte le umili cose divenute i “modelli” di Morandi, sfilano negli scatti di Meyerowitz nella loro dimensione fisica e poetica. Veri e propri ritratti, queste fotografie, confluite in un prezioso volume pubblicato da Damiani editore, esplicitano la potenza espressiva di ogni singolo oggetto, svelandone le sottili caratteristiche, l’assoluta singolarità e il magnetismo che Morandi per primo aveva sperimentato nel riprodurli. Nel 2015 Meyerowitz aveva già voluto omaggiare il Museo Morandi donando un’opera di questo ciclo (Morandi’s Objects, trittico, Flag) a cui ora ha generosamente aggiunto altre ventidue fotografie della stessa serie. In Morandi’s Objects – Le fotografie di Joel Meyerowitz viene presentata una selezione della donazione.

Mary Ellen Bartley
Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS
A cura di Alessia Masi
Museo Morandi | Via Don Minzoni 14, Bologna
30 gennaio – 7 luglio 2024
Giovedì 1 e venerdì 2 febbraio ore 10.00 – 20.00
Sabato 3 febbraio ore 10.00 – 23.00
Domenica 4 febbraio ore 10.00 – 20.00
Ingresso gratuito nei giorni di ART CITY Bologna

La mostra della fotografa americana Mary Ellen Bartley si inserisce nel solco di una pratica collaudata dal Museo Morandi ormai da anni: creare relazioni tra l’opera degli artisti contemporanei e quella di Giorgio Morandi, al fine di gettare nuova luce sulla reale portata culturale del suo lavoro e riaffermare il suo ruolo di primo piano nell’immaginario culturale globale, nonché la sua influenza sulla cultura visiva internazionale. Dopo aver visitato lo studio e la casa di Morandi nel 2020, Bartley ha realizzato un lavoro poetico basato su fotografie di sue personali composizioni composte con i libri appartenuti a Morandi e oggi esposti nella dimora di via Fondazza. I libri su Corot, Ingres, Piero della Francesca, Rembrandt, Cézanne, ossia i Maestri del Maestro bolognese, sono diventati i muti interlocutori delle “nature morte” della fotografa, convivendo, talvolta, al fianco di oggetti e scatole di latta sottratti alla polvere dello studio di Morandi e pronti a riprendere vita e a ritrovare uno spazio, quello della foto, che restituisce loro una misurata dignità estetica oltre che una valenza formale. Nel suo approccio metodologico, Bartley ha cercato di rispettare tutti quegli aspetti come la luce, i colori e la geometria, tanto cari a Morandi, arrivando a trasmettere quei valori di semplicità, silenzio, pace, ordine, meditazione e riflessione a cui la nostra società dovrebbe prestare maggiore attenzione. Giorgio Morandi e Mary Ellen Bartley, due artisti distanti nel tempo e nell’utilizzo del mezzo espressivo, ma uniti dalla ricerca dell’essenza e dall’attenzione per le semplici cose.

Tacita Dean Still Life (still), 2009 Film a colori in 16mm, muto, 51⁄2 minuti Courtesy l’artista e Marian Goodman Gallery, New York / Parigi

Tacita Dean
STILL LIFE. The studio of Giorgio Morandi
Progetto promosso da Museo Morandi in collaborazione con Marian Goodman Gallery
A cura di Lorenzo Balbi e Alessia Masi, in collaborazione con spazio PIETRO di Simone Gheduzzi, Palazzo Tanari | Via Galliera 20, Bologna
1 – 4 febbraio 2024
Giovedì 1 febbraio ore 16.00 – 20.00
Venerdì 2 febbraio ore 10.00 – 20.00
Sabato 3 febbraio ore 10.00 – 22.00
Domenica 4 febbraio ore 10.00 – 20.00
Ingresso gratuito

Tacita Dean, artista presente con le sue mostre personali nelle maggiori istituzioni museali internazionali, tra cui Tate Modern e Tate Britain (Londra), New Museum (New York), Schaulager (Basilea) e Solomon R. Guggenheim Museum (New York), nel 2009 realizza due film su pellicola 16mm all’interno dell’appartamento di Bologna in cui Morandi visse e lavorò per gran parte della propria vita, oggi Casa Morandi, in particolare negli ambienti dello studio. Uno di questi, Still Life verrà proiettato all’interno dello spazio PIETRO a Palazzo Tanari. Il video è caratterizzato da uno sguardo minuziosamente attento al dettaglio, una speciale qualità della luce e un tempo lento, fatto di lunghe pause, che rivelano di ogni oggetto, di ogni linea, un’essenza che né la pittura né la fotografia riuscirebbero a catturare allo stesso modo. L’artista britannica ci introduce all’interno di universi densi di tempo e spazio che trattengono la verità del momento, simili a nature morte, seppure in movimento.

● Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia
A cura di Lorenza Selleri
Casa Morandi | Via Fondazza 36, Bologna
1 febbraio – 5 maggio 2024
Giovedì 1 e venerdì 2 febbraio ore 10.00 – 20.00
Sabato 3 febbraio ore 10.00 – 22.00
Domenica 4 febbraio ore 10.00 – 20.00
Ingresso gratuito

Anche Giorgio Morandi è stato un pittore “metafisico”. Le opere in cui si può percepire una vicinanza stilistica con quelle dei maggiori esponenti di questo movimento sono poco più di una decina (comprendendo anche quelle oscillanti tra Metafisica e Valori Plastici) e sono prevalentemente dipinti ad olio. Queste tele si conservano nei principali musei italiani (quella appartenuta a Roberto Longhi venne purtroppo rubata e ad oggi non è stata ancora ritrovata) con la sola eccezione della Natura morta, 1918 (V.37) che si trova al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo. Il Museo Morandi possiede tre disegni che, pur essendo cronologicamente successivi al biennio (1917-19) in cui Morandi si avvicina alla Metafisica, possono a pieno titolo appartenere a quel gusto, in quanto schizzi a matita riproducenti rispettivamente due celebri nature morte metafisiche, ora esposte a Brera, e un vaso di fiori che invece può considerarsi emblematico della stagione dei “Valori Plastici”. Nella casa di Morandi, nel ripostiglio adiacente al suo studio, si conservano ancora i modelli che a lui servirono per le sue opere metafisiche e questo focus nasce con l’intenzione di documentare questa breve parentesi del percorso artistico morandiano accostando disegni, oggetti e un apparato documentario di lettere, testi e fotografie.

Mary Ellen Bartley Large White Bottle and Shadow