
Anawana Haloba, artista originaria dello Zambia, dà vita ad un’opera sperimentale per il nuovo spazio di Archive a Milano, dal titolo How to (re)pair my grandmother’s basket. L’esposizione, allestita fino al 28 novembre 2021 e curata da Zasha Colah e Chiara Figone, propone al pubblico una commistione tra filosofia africana e l’opera, frutto dell’eclettica formazione dell’artista dal punto di vista accademico e umano. Il titolo stesso sintetizza i temi di ricerca e la pratica di Anawana Haloba.
Re-pair implica numerosi significati: riparare, prendersi cura, appaiare. L’avvicinare, unire o affiancare due oggetti sottintende un approccio a più voci e visioni, basato sull’incontro e il confronto con l’altro. Lo stesso “prendersi cura” sottintende l’empatia, sentimento alla base di qualsiasi percorso formativo che il soggetto va a compiere, in ciò che Haloba definisce il “passaggio”. “Attraverso questa articolazione – afferma Anawana Haloba – che diventa un processo di pratica artistica, l’arte diventa una filosofia e una pratica decoloniale.”
Un’ulteriore componente di How to (re)pair my grandmother’s basket è l’opera teatrale. Il teatro sembra avere una sola tradizione, quella europea/occidentale. L’obiettivo dell’artista è “cambiare questa percezione”. Nel fare questo dà vita ad una sceneggiatura frutto di influenze e scambi culturali – tra gli anni Ottanta e Novanta Haloba è stata fortemente influenzata e ispirata dall’opera tradizionale – per affrontare tematiche estremamente attuali, in continuità con il suo percorso di ricerca di dottorato. Il risultato è un dialogo tra personaggi privi di genere che, attraverso geografie e culture diverse, parlano di razzismo, immigrazione e incremento dei nazionalismi nel mondo Occidentale.
How to (re)pair my grandmother’s basket è un’installazione, un’opera sperimentale, un’esposizione, un punto di vista: ad emergere è la variabilità delle prospettive, invitando il pubblico ad interrogarsi sul modo in cui si osserva il mondo.
Il progetto è parte della ricerca di Archive, (re)memberings and (re)groundings (2020–22), che, nel secondo spazio dopo Berlino, presenta una pluralità di forme – artistiche, storiche, politiche e culturali – attraverso un approccio postcoloniale.
Anawana Haloba. How to (re)pair my grandmother’s basket
A cura di Zasha Colah e Chiara Figone
Archive Milano
Via Tertulliano 68, 20137 Milano
Fino al 28 novembre 2021


