
Immaginate di sprofondare tra le braccia di una creatura venuta da un altro mondo. Non il classico extraterrestre verde e gelatinoso dell’immaginario cinematografico, ma un morbido umanoide dalle proporzioni esagerate, con arti allungati e orecchie stondate.
È ALIEN Couch, l’ibrido radicale tra scultura, arredo e manifesto politico, ideato dall’iconico stilista belga Walter Van Beirendonck, figura di culto della moda avanguardista e membro degli storici Antwerp Six, in collaborazione con il collettivo emergente Artisans-X. Un dispositivo inquieto e affettuoso al tempo stesso, atterrato il 22 gennaio scorso alla Fashion Week di Parigi e giunto ora a Venezia, ospite di Spazio Punch – centro indipendente noto per sostenere progettualità coraggiose e sperimentali – in occasione della 19ª Mostra Internazionale di Architettura.
Tre entità enigmatiche abitano, fino al prossimo 27 luglio, il paesaggio industriale riconvertito dell’ex birrificio della Giudecca: una nera midnight in pelliccia sintetica, una arancione in poliestere, una beige con sorriso lucido e slogan ricamati. A prima vista sembrano totem post-organici, ma sono forme accoglienti pensate per interagire con i corpi. Il visitatore è invitato a sedersi, lasciarsi andare, adattarsi e accoccolarsi su superfici disegnate per assecondare l’anatomia umana, con curve e inclinazioni calibrate per ospitare posture diverse. L’esperienza è prima di tutto fisica: l’opera non è da contemplare, ma da abitare.
Sul pube, ogni figura presenta una protuberanza che richiama esplicitamente l’organo sessuale maschile. Un gesto ironico e perturbante, che scardina le convenzioni estetiche e simboliche associate alla fisicità e al desiderio.



La loro presenza nella sala è silenziosa ma incisiva. Le frasi cucite su una delle sagome e i motti che scorrono su schermo – No war peace, Kiss the future, Stop terrorizing our world – trasformano il design in una dichiarazione politica. In un clima globale lacerato da tensioni e incertezze, queste parole risuonano con urgenza: non annunciano invasioni, ma dischiudono orizzonti alternativi. L’immaginario evocato è pacifista e utopico, visionario.
L’oggetto, mai neutro, si fa soglia tra performance e riposo, tra l’io e l’altro. Alienarsi, in questo contesto, non è fuga, bensì un atto di resistenza, un disorientamento fertile, utile a immaginare nuove coordinate di relazione.
Nato per accompagnare il lancio della collezione autunno/inverno 2025-2026 di Van Beirendonck, il progetto Alien Couch segna anche il debutto pubblico di Artisans-X, gruppo transdisciplinare che combina saperi artigianali, ingegneristici e tecnologici per dare forma a oggetti capaci di attivare l’immaginazione. Le sedute, realizzate in edizione limitata di 300 pezzi, fondono forma e funzione, ma anche dissenso e cura. Sono strumenti narrativi che mettono in crisi le categorie binarie – uomo/macchina, natura/cultura, maschile/femminile – suggerendo nuove alleanze tra corpi e visioni del mondo.
A Venezia, l’allestimento porta la firma del duo Zaven, già al fianco di Spazio Punch in diverse occasioni. I tre esemplari arrivano direttamente dalla passerella parigina, dove fungevano da prolungamenti dei corpi in scena: al termine della sfilata, i modelli prendevano posto su ciascuna postazione, alzando le mani verso il cielo in un gesto di pace. Un rito semplice ma carico di significato, in cui la moda si fa linguaggio politico.



All’ingresso della mostra, accoglie il pubblico un video a cura di ShowStudio, storica piattaforma fondata da Nick Knight che esplora la moda attraverso la sperimentazione visiva e la performance. Il contributo – Live Review: Walter Van Beirendonck A/W 25 Menswear – è una lettura critica della sfilata da cui nasce Alien Couch, firmata dal fashion writer M-C Hill. Il video rinnova la collaborazione tra Spazio Punch e ShowStudio, avviata nel 2014 con l’installazione 1914 NOW, dove moda e memoria storica si intrecciavano in narrazioni filmiche.
Ad ampliare la narrazione, il progetto editoriale Bookzilla di Spazio Punch presenta due contributi. Il primo è una selezione di scatti del fotografo berlinese JayZoo, che documentano il backstage della sfilata: momenti di attesa, vestizione, interazione spontanea con i couch. Il secondo è Draw the World Awake + Cut the Word Awake (2024), pubblicazione in edizione limitata edita da Hannibal Books, che raccoglie collage, frasi, schizzi e materiali visivi che attraversano l’universo di Van Beirendonck, intrecciando parola, moda e attivismo.
ALIEN Couch è molto più di un arredo: è un atto di fiducia nel potere del contatto. Un abbraccio rivoluzionario che interroga il presente e prefigura il futuribile.
In un’epoca che alimenta la distanza e la paura dell’altro, l’alieno di Van Beirendonck ci guarda negli occhi e ci accoglie. E ci chiede, con gentilezza sovversiva: “Vuoi sederti e immaginare un altro mondo insieme a me?”
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ALIEN Couch progettato da Walter Van Beirendonck e realizzato da Artisans-X
Un’idea di Augusto Maurandi
Allestimento Zaven
Progetto grafico Alessandro Gori
Vibe researcher Alessia Prati
Project coordinator Marta Girardin
Graphic support Hstudio
Video “Live Review Walter Van Beirendonck A/W 25 Menswear” del fashion critic M-C Hill,
courtesy di ShowStudio