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★ AGENDA BOLOGNA 2016

[nemus_slider id=”52214″] Puntuale come ogni anno, nel calendario dell’arte italiana, la fine di gennaio porta a Bologna per Arte Fiera, la fiera italiana dedicata all’arte moderna e contemporanea. Il 2016 festeggia i quarant’anni di attività della fiera e, per questo, l’edizione di quest’anno si configura come particolarmente ricca di spunti critici ed eventi. Il focus […]

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Puntuale come ogni anno, nel calendario dell’arte italiana, la fine di gennaio porta a Bologna per Arte Fiera, la fiera italiana dedicata all’arte moderna e contemporanea. Il 2016 festeggia i quarant’anni di attività della fiera e, per questo, l’edizione di quest’anno si configura come particolarmente ricca di spunti critici ed eventi. Il focus è diretto particolarmente sugli artisti italiani, già conosciuti o emergenti e in particolare under 40; caratteristiche fondamentali sono la lettura storica e critica data dai grandi galleristi che hanno contribuito a creare la storia dell’arte e il taglio curatoriale dato alla fiera, che valorizza la grande forza che l’arte italiana sta guadagnando in questi ultimi anni sui mercati internazionali. 

Un padiglione in più, per meglio accogliere i 221 espositori, di cui 190 gallerie che esporranno più di 2.000 opere per oltre 1.000 artisti rappresentati; cinque sezioni: la Main section con le gallerie più affermate, all’interno della quale sarà formata un’area speciale, denominata I protagonisti, realizzata con il contributo delle gallerie Continua, Galleria Milano, Lia Rumma, Studio La Città, Tega; Solo Show, che concentrerà l’attenzione su singoli artisti; Nuove Proposte, che ospita le gallerie che presentano artisti under 35; Fotografia, realizzata in collaborazione con MIA Photo Fair – Milan Image Art Photo Fair e curata da Fabio Castelli; la direzione artistica, per il quarto anno consecutivo, di Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni; un volume, edito da Corraini, che ripercorre la storia della fiera. Questi i connotati salienti della quarantesima edizione di Arte Fiera.

Numerosi saranno gli appuntamenti nel quartiere fieristico: molto ricco il programma delle Conversations, curata da Marcella Beccaria e Riccarda Mandrini, che, attraverso le testimonianze di grandi protagonisti del sistema dell’arte italiano e internazionale, racconteranno i cambiamenti degli ultimi quarant’anni, cercando di proporre uno sguardo sul prossimo futuro, così come diversi saranno i premi da assegnare, tra i quali Premio Gruppo Euromobil, PREMIO VIDEOINSIGHT 2016 e Premio Rotary Bologna Valle del Samoggia all’installazione più creativa.

Come ogni anno Arte Fiera e il comune di Bologna, in occasione della kermesse, collaborano strettamente per far sì che anche la città si animi di decine di iniziative artistiche e culturali, non soltanto all’interno dell’area fieristica, a riprova della vivacità culturale del capoluogo emiliano, che offre qualità e varietà all year round. E’ però proprio la fine di gennaio il periodo più “ricco”, in particolare quest’anno, data la ricorrenza dei 40 anni della fiera; per poter fare una dolorosa ma doverosa selezione di eventi e appuntamenti da non perdere, ATPdiary cerca di dare una mano ai propri lettori.

Ecco un assaggio di ciò che la dotta, rossa e grassa Bologna offrirà nei giorni di Bologna Art City 2016, dal 29 al 31 gennaio, con il “picco” di Art City White Night, la sera di sabato 30 gennaio.

Matthew Barney,   River of Fundament lead image,    Copyright Hugo Glendinning
Matthew Barney, River of Fundament lead image, Copyright Hugo Glendinning

Anteprima nazionale ed evento speciale per il quarantennale della fiera (e per il quale è stata elaborata una speciale formula di biglietto d’ingresso) è la proiezione, il 29 gennaio 2016 alle 17.30 al Teatro Comunale di Bologna, di “RIVER OF FUNDAMENT”, capolavoro di Matthew Barney e Jonathan Bepler. Il lungometraggio, del 2014, prodotto da Barney e Laurenz Foundation e distribuito dal Manchester International Festival, è una lunga ricognizione tra cinema, teatro, musica e video, visivamente affascinante, nello stile dell’artista statunitense. L’opera, strutturata in sette diverse parti e presentata in una serata suddivisa in due tempi, ripercorre, a partire dall’immaginario dello scrittore americano Norman Mailer, autore di “Ancient Evenings”, i sette stadi dell’anima dalla morte alla rinascita, seguendo la prassi della mitologia egiziana antica, periodo nel quale il romanzo è ambientato. Popolato di numerosi personaggi, reali o fittizi (presenti anche alcuni personaggi di Cremaster), il film si presenta come una ricca galleria di immagini di forte impatto, sia visivo che emotivo e, in puro stile Barney, è difficile da dimenticare.

Al MAMbo sarà visitabile un altro progetto speciale in occasione dei 40 anni di Arte Fiera: la collezione permanente del museo ospiterà “Arte Fiera 40. Storia di una collezione”, uno spaccato della storia della fiera letto attraverso le opere degli artisti più significativi, acquisite da Bologna Fiere; la mostra sarà organizzata su due sedi, e, oltre al MAMbo, essa sarà visitabile presso la Pinacoteca Nazionale, sotto il titolo “Arte Fiera 40. Lo sguardo delle gallerie sulla grande arte italiana”, dove saranno esposte le opere degli autori storici di proprietà delle gallerie partecipanti alla fiera. La mostra, curata da Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti, sarà visitabile dal 28 gennaio al 28 marzo 2016. 

Al MAMbo sarà poi possibile visitare la mostra “Officina Pasolini”, in programmazione dal 18 dicembre 2015 fino al 28 marzo 2016, una grande retrospettiva sul poliedrico intellettuale, che tanto ha dato e ricevuto dalla città; un percorso a tappe riproporrà i nuclei centrali della sua poetica ed etica e della sua fertile produzione artistica, acuta e graffiante, attiva dalla letteratura al giornalismo, dal cinema al teatro, dalla pittura alla fotografia. All’interno della collezione permanente del museo, fino al 31 gennaio, sarà inoltre possibile ammirare l’opera “Dove Come Quando” di Bertozzi & Casoni; l’opera, ispirata al mito di Atteone, è parte del progetto “L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte”, curato da Achille Bonito Oliva in occasione di EXPO 2015.

Sempre al MAMbo,  sabato 30 gennaio 2016 h 10.30   Flavio Favelli vi aspetta nella Sala d’attesa, Pantheon  per il Mobilia Essay – Tour (punto d’incontro alla reception del museo per partenza): un tour tra Bologna e Savigno insieme a Flavio Favelli, partendo da Sala d’Attesa, l’intervento realizzato dall’artista all’interno del Pantheon della Certosa di Bologna, per arrivare all’ultima opera Mobilia Essay, conservato in un magazzino dismesso nella campagna bolognese. (…) Mobilia Essay accosta arredi (e parti di essi) dei primi del Novecento, soprattutto in radica, raccolti negli ultimi vent’anni da Flavio Favelli con il desiderio di  ricostruire le suggestioni di quei luoghi domestici in cui lo stesso artista ha vissuto, un milieu borghese, saturo di immagini e denso di rapporti familiari principalmente ambigui, come lo sono gli ambienti borghesi.

Il Museo Morandi propone due diverse mostre, oltre alla collezione permanente: “Morandi a vent’anni. Dipinti della collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia”, visitabile fino al 26 giugno, un focus su alcune opere giovanili dell’autore, e “Horizon. transition_Giorgio Morandi | “are you still there” ” di Brigitte March Niedermair, in programmazione fino al 3 aprile. Le fotografie dell’artista altoatesina, in dialogo con le opere della collezione del museo, utilizzano il tema dell’orizzonte e della prospettiva per rimandare a una ricerca intima sui limiti dell’immagine e della percezione, in ultimo dell’uomo, che si accosta alla poetica morandiana, cui, seppur diversa, non rimane indifferente. Il catalogo della mostra, edito da Rizzoli, verrà presentato dal curatore Gianfranco Maraniello il 30 gennaio proprio ad Arte Fiera (ore 16.30, sala Melodia, centro servizi, primo piano).

"Arte Fiera 40. Lo sguardo delle gallerie sulla grande arte italiana" - Gilberto Noro,   On stage,   2012 Stampa a pigmento su carta cotone da archivio,   104x152 cm Courtesy: Galleria Alberto Peola,   Torino
“Arte Fiera 40. Lo sguardo delle gallerie sulla grande arte italiana” – Gilberto Noro, On stage, 2012 Stampa a pigmento su carta cotone da archivio, 104×152 cm Courtesy: Galleria Alberto Peola, Torino

A Palazzo de’ Toschi, in piazza Minghetti 4/d, aprirà il 30 gennaio, in occasione di Art City White Night, “LA CAMERA. Sulla materialità della fotografia” mostra a cura di Simone Menegoi e Barbara Meneghel. Nella sala grande della sede della Banca di Bologna, promotrice della mostra, saranno esposte molte opere di artisti italiani e stranieri, tutte legate al rapporto tra fotografia e scultura, raccolte attraverso un’idea del curatore che, approfondendo la relazione tra due forme d’arte apparentemente concettualmente lontane, ha già organizzato due precedenti “tappe” di questa ricerca. Tra le opere di Dove Allouche, Paul Caffell, Attila Csörg?, Linda Fregni Nagler, Paolo Gioli, Raphael Hefti, Marie Lund, Ives Maes, Justin Matherly, Lisa Oppenheim, Johan Österholm, Anna Lena Radlmeier, Evariste Richer, Fabio Sandri, Simon Starling, Luca Trevisani, Carlos Vela-Prado, vere e proprie sculture nate da riprese fotografiche, documentazioni creative di sculture classiche, allestimenti in cui si fondono fotografia, oggetti quotidiani e strambi romanticismi. 

Doppio appuntamento in occasione di Arte Fiera al Museo Internazionale e biblioteca della Musica: dal 24 gennaio al 7 febbraio 2016 il museo ospiterà una mostra organizzata da CASA A MARE, “Dwelling Art”, nella quale gli artisti Luca Coclite, Giuseppe de Mattia, Massimo Carozzi e il curatore Claudio Musso metteranno in comunicazione l’ambiente ospite e le opere, video e sonore, degli artisti; secondo appuntamento, che inaugurerà il 26 gennaio, è “Nenia”, l’installazione sonora di Alberto Tadiello, a cura di Daniela Zangrando, che resterà visibile, o meglio “udibile”, fino al 3 aprile. Concepito come un’installazione audio accompagnata da una fanzine dallo stesso titolo, il lavoro sonoro si compone di un megafono e una sfera a led stroboscopica preamplificati. Entrambi leggono in loop lo stesso file, archiviato su pennetta usb.

Per il progetto ON, curato da Martina Angelotti e attivo a Bologna dal 2007, le artiste Adelita Husni Bey e Ludovica Carbotta presentano “DOPO, DOMANI”, rispettivamente con le opere “4 atti sul lavoro” e “Monowe”. Il tema su cui quest’anno il progetto si è concentrato è il futuro, declinato attraverso la lente del lavoro e della condivisione degli spazi cittadini; in ogni caso un futuro prossimo, cui tendiamo per poter affrontare le decisioni di ogni giorno e organizzare la nostra vita in funzione della visione che vorremmo realizzare. L’opera di Husni Bey, un evento collettivo che si terrà il 30 e 31 gennaio nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, riflette sulle possibilità future del mondo del lavoro e quindi della società; l’installazione di Carbotta, visibile fino al 28 febbraio alla Manifattura delle Arti, esplora, attraverso la sovrapposizione delle architetture e delle funzioni dello spazio urbano, le prospettive individuali e collettive di tale spazio.

Come ogni anno la Fondazione del Monte si impegna concretamente per la città, anche durante il periodo di Arte Fiera. Per Art City 2016 la Fondazione promuoverà in particolare due eventi. Primo appuntamento è la mostra “Terra provocata. Percezione della materia e concetto nella materia”, promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Istituzione Bologna Musei e Museo Carlo Zauli di Faenza. La mostra, che sarà aperta dal 24 gennaio e proseguirà fino al 20 marzo 2016, sarà presentata su due sedi; la sede della Fondazione in via delle Donzelle 2 e Palazzo Ghisilardi, sede del Museo Civico Medievale in via Manzoni 4. Il tema centrale dell’esposizione, curata da Matteo Zauli e Guido Molinari, è il rapporto tra ceramica e arte; un dialogo ininterrotto che da generazioni attraversa le pratiche, artigianali e artistiche, di diverse discipline. Moltissimi artisti infatti, storici e contemporanei, anche non principalmente dediti alla ceramica, se ne sono spesso serviti per sfruttare la forza organica e scultorea di questo materiale così ancestralmente legato alla storia dell’uomo; da Arturo Martini a Lucio Fontana, perno storico della mostra, fino ai contemporanei come, tra gli altri, Bertozzi & Casoni, T-Yong Chung, Formafantasma, Alberto Garutti, Liam Gillick, Ilya Kabakov, Eva Marisaldi, Luigi Ontani, Adrian Paci, Marco Samorè, Thomas Schütte, Luca Trevisani, Ai Weiwei, Sislej Xhafa e Sissi. “Terra Provocata” è anche il titolo di un catalogo, edito da Corraini, con testi dei curatori e di Maura Pozzati, che verrà presentato in occasione dell’opening. La mostra “Terra provocata” inaugurerà il 23 gennaio 2016, alle ore 17 presso la Fondazione del Monte e alle ore 18 presso il Museo Civico Medievale.

Terra Provocata — Daniel Silver,   The surface's flowing,   2012,   ph Fabio Liverani
Terra Provocata — Daniel Silver, The surface’s flowing, 2012, ph Fabio Liverani

Secondo appuntamento sarà, presso l’ Oratorio San Filippo Neri in via Manzoni 5, il 31 gennaio 2016, dalle ore 19.30, la performance “L’imbandita” di Sissi, curata da Maura Pozzati e promossa dalla Fondazione in collaborazione con UniCredit Group. Una cena allestita intorno a un grande tavolo, un’imbadigione barocca con un servizio in ceramica appositamente realizzato (che verrà poi esposto presso il Museo Civico Medievale) e un menù “corposo”, che sarà un viaggio all’interno dell’anatomia umana e animale, nello stile dell’artista bolognese, e dove il pubblico è naturalmente invitato a partecipare attivamente. Ingresso libero su prenotazione (i coupon gratuiti verrano distribuiti presso l’Oratorio dalle ore 10 di sabato 30 gennaio).

La galleria P420, anch’essa in concomitanza con gli eventi di Arte Fiera, inaugura il 30 gennaio il nuovo spazio espositivo in via Azzo Gardino 9, dalle 18.30 a mezzanotte. La mostra d’apertura, curata da Cecilia Canziani e Davide Ferri, è “Teoria ingenua degli insiemi. Paolo Icaro, Marie Lund, Bettina Buck, David Schutter”, e metterà in dialogo la produzione di un artista italiano affermato con quella di tre giovani artisti internazionali. Altro “interlocutore” sarà, naturalmente, il nuovo spazio espositivo. Scultura e pittura le protagoniste, dal minimale e concettuale al “manierismo”, riflettendo in modi diversi su tempo, spazio, corpo e percezione. La mostra proseguirà fino al 26 marzo 2016.

Sempre in zona, lo spazio espositivo  LOCALEDUE,  propone MINIPIMER, un evento di 72 ore ininterrotte che si svolge a partire dalle ore 21 di giovedi? 28 gennaio fino alle 21 di domenica 31 gennaio. Pensato come un palinsesto a cadenza oraria, il progetto propone interventi di oltre quaranta fra artisti visivi, curatori, musicisti, videomaker e performer, con una sequenza di conferenze e performance, azioni e suggestioni audiovisive che si succedono come le tracce di un album musicale. Tra gli artisti segnaliamo: Colora (Rachele Burgato & Lorenzo Comisso), Costanza Candeloro, Simona Squadrito, Vincenzo Simone, Robert Pettena, Filippo Pagotto, Sabine Delafon, T-Yong Chung, Giulia Bonora, Antonio Barletta, Angelo Bellobono, Maurizio Mercuri, Gianluca Codeghini, Silvia Hell, Diego Zuelli, Cuoghi Corsello, Silvia Cini, Fabrizio Basso, Steano W. Pasquini, Marta Pierobon, Andrea Renzini Cleo Fariselli ecc. ecc.

Per il programma dettagliato LINK

Stessa piazzetta bolognese, nella galleria CAR drde, presenta la personale di Elia Cantori, “Action at a Distance” (inaugura il 30 gennaio). La mostra è accompagna da un testo di Gabriele Tosi di cui riportiamo le prime righe: “La possibilita? di osservare il mondo in maniera realistica non esiste di per se?, ma necessita di determinate azioni. Questo sembra suggerire Action at a Distance, seconda personale di Elia Cantori presso la galleria CAR DRDE. Un senso di fedelta? alterata, scaturita dalle capacita? sintetiche e documentative della forma, attraversa la mostra e attira ogni divagazione mentale nel campo materico e concreto di una dimensione fisica e storica.”

Il MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia presenterà, dal 27 gennaio, “JAKOB TUGGENER: FABRIK 1933 -1953. Poetica e impronta espressionistica nelle immagini industriali”, mostra antologica sul grande fotografo svizzero, curata da Urs Stahel e Martin Gasser e realizzata in collaborazione con Fotostiftung Schweiz e Fonds Jakob Tuggener. Il lavoro, la tecnologia, il rapporto tra uomo e macchina, il costo umano del lavoro, i cambiamenti sociali, il lusso dell’intrattenimento, il taglio filmico e la forte plastica delle immagini; queste le caratteristiche e i temi più importanti della fotografia di Tuggener. In mostra fotografie e filmati, visibili fino al 17 aprile 2016.

Jakob Tuggener,   Berti,   Maschinenfabrik Oerlikon,   1936 © Jakob Tuggener,   Courtesy Jakob Tuggener-Foundation,   Uster. A destra Max Alpert,   Worker,   1930 © Max Alpert,   Courtesy of Nailya Alexander Gallery,   New York
Jakob Tuggener, Berti, Maschinenfabrik Oerlikon, 1936 © Jakob Tuggener, Courtesy Jakob Tuggener-Foundation, Uster. A destra Max Alpert, Worker, 1930 © Max Alpert, Courtesy of Nailya Alexander Gallery, New York

Il 28 e 29 gennaio, alle ore 21, negli spazi di Atelier Sì di via San Vitale 69, sarà possibile assistere allo spettacolo “Marta Dell’Angelo. Manuale della figura umana. Primo studio per l’allestimento di un impaginato” a cura di Fiorenza Menni e Marta Dell’Angelo, promosso da Ateliersi e Nosadella.due. L’azione scenica riflette sull’atto creativo dell’artista – ripercorrendolo a ritroso e mettendo in scena dinamiche sempre originali – e della fruizione dell’opera d’arte. Il 29 gennaio l’ingresso allo spettacolo è gratuito per i possessori del biglietto Arte Fiera. 

Il 30 gennaio inaugura poi “Quo Vadis”, soluzione visiva di Marta Dell’Angelo per il Nulla (il foyer del Sì) promosso da Ateliersi, a cura di Nosadella.due; attraverso frammenti di immagini, frasi, appunti disegnati, osservazioni ecc. facenti parte del longevo progetto che dà il titolo all’opera si cerca di suscitare in chi guarda lo slancio per completare ciò che manca e apportare il proprio personale contributo creativo.

Sempre all’interno di Art City, la mostra “Gare du Sud”, di Nicola Samorì e curata da Chiara Ianeselli, presso il Teatro Anatomico dell’Archiginnasio sarà aperta gratuitamente ai possessori del biglietto o Vip Card Arte Fiera. Il 30 gennaio, dalle 11 alle 14, sarà inoltre possibile godere di una visita guidata a cura della galleria Monitor di Roma. Seconda tappa di un progetto che indaga lo spazio e il tempo dell’anatomia umana, base dello studio scientifico e dell’arte di ogni tempo, la mostra viaggia tra i teatri anatomici d’Europa, reduci di un’epoca “romantica” e fantasiosa che voleva cominciare a piantare i piedi per terra. Le opere dell’artista occupano diversi punti focali del Teatro, e vogliono da qui riflettere sui ruoli, i tempi, la natura e la sacralità di scienza, arte e azioni del pubblico. In mostra fino al 1 febbraio 2016.

Dal 28 al 31 gennaio, presso Palazzo Bevilacqua Ariosti, sarà visitabile una fiera molto speciale; gli artisti Giuseppe Pietroniro e Marco Raparelli presenteranno la mostra “Nè qui nè altrove”, curata da Eli Sassoli de’ Bianchi e Olivia Spatola, in collaborazione con lo Studio Geddes Franchetti di Roma. Il chiostro del palazzo sarà la location per una messa in scena effimera e fragile, paradossale e ironica, del sistema dell’arte contemporanea; una vera e propria fiera, con stand, corners e opere, interamente realizzata con la carta, materiale fragile e corruttibile per eccellenza, che rappresenta anche la fragilità, precarietà e instabilità delle nostre vite moderne. Gli ideatori, le curatrici, altri artisti ed esperti, il pubblico; tutti saranno coinvolti, consapevolmente o meno, all’interno di questo “teatro” cartaceo e prenderanno parte a riflessioni e scambi sui valori e la situazione attuale di questo sistema. All’interno del progetto verrà anche presentato un libro dal titolo omonimo, prodotto dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma ed edito da Cura Books in occasione della mostra realizzata nel 2012 al Museo Hendrick Andersen di Roma.

Il 29, 30 e 31 gennaio Palazzo Re Enzo ospiterà FRUIT EXHIBITION, una “fiera nella fiera”, dedicata interamente alle migliori pubblicazioni cartacee e digitali di graphic design ed editoria creativa. Cataloghi, libri d’artista, magazine, periodici; incontri, conferenze, laboratori didattici, proiezioni, performance, dj set: un ricco programma per la quarta edizione della manifestazione, che attira esperti e appassionati della grafica, del design e dell’editoria indipendenti e di qualità. Un evento giovane e poliedrico, che mostra i molti volti dell’editoria contemporanea.

Altro appuntamento fieristico, dal 2013 in concomitanza con Arte Fiera, è SetUp Contemporay Art Fair. Dal 29 al 31 gennaio (con inaugurazione il 28 gennaio) negli spazi dell’Autostazione di Bologna sarà possibile visitare la rassegna, il cui scopo è quello di creare un sistema di economia dell’arte sostenibile e virtuoso, che si rivolge in particolare ad artisti, curatori, critici e galleristi under 35, proprio per “preparare” loro un ingresso nel sistema dell’arte. Tra gli espositori molte presenze nazionali, e alcuni interessanti spunti internazionali, uno spazio dedicato all’editoria, mostre personali, progetti speciali, molti premi e una rassegna parallela dedicata al rapporto tra danza e arti visive, forte di collaborazioni prestigiose.

A Palazzo Fava fino al 13 marzo 2016 è invece possibile visitare la mostra “Guido Reni e i Carracci. Un atteso ritorno. Capolavori bolognesi dai Musei Capitolini”. Frutto del prestito dai grandi musei di Piazza del Campidoglio (dove la sala dedicata ai pittori bolognesi si trova in restauro) e della collaborazione tra diverse istituzioni, all’interno della mostra, curata da Sergio Guarino, sarà possibile ammirare molte preziose opere dei grandi maestri emiliani tra Cinque e Seicento, da Guido Reni ai Carracci, da Domenichino a Francesco Albani e altri.

Per chi avesse la possibilità di trascorrere alcuni giorni in Emilia consigliamo anche di spostarsi di qualche km per visitare, soltanto fino al 31 gennaio, la mostra “Daniel Spoerri. Eat Art in transformation”, presso le due sedi della Galleria Civica di Modena. Curata da Susanne Bieri, Antonio d’Avossa e Nicoletta Ossanna Cavadini, la mostra rilegge, attraverso le diverse fasi e sperimentazioni del percorso artistico dell’artista svizzero, l’attrazione atavica dell’uomo per il cibo. Prestiti da grandi musei e collezioni internazionali, grandi collaborazioni e la puntuale analisi dell’ampia e diversificata produzione dell’artista mettono in scena la grande ironia e la forte commistione tra arte e vita affermata da Spoerri. In occasione della mostra, sempre soltanto fino al 31 gennaio, sarà anche possibile gustare un menù di “Portate a regola d’arte” presso il ristorante La Cucina di via Paolo Ferrari, sempre a Modena.

Daniel Spoerri,   Gedeckter Tisch : Tavola apparecchiata,   ca. 1972,   oggetto 3-D,   collage offset risultante in quadro pop-up su cartone ricoperto di lino,   48,  3 × 48,  3 [chiuso]; 68,  3 × 68,  3 [aperto],   Biblioteca nazionale
Daniel Spoerri, Gedeckter Tisch : Tavola apparecchiata, ca. 1972, oggetto 3-D, collage offset risultante in quadro pop-up su cartone ricoperto di lino, 48, 3 × 48, 3 [chiuso]; 68, 3 × 68, 3 [aperto], Biblioteca nazionale
Sissi - Servizio osseo 2015,   dettaglio - photo Fabio Liverani
Sissi – Servizio osseo 2015, dettaglio – photo Fabio Liverani
"Arte Fiera 40. Lo sguardo delle gallerie sulla grande arte italiana" - Maria Morganti,   Stratificazione con Rodocrosite (rosa e rosa),   Opera unica,   Venezia,   2012,   Rodocrosite,   pongo,   legno,   pittura a olio,   Courtesy,   Caterina Tognon,   Venezia
“Arte Fiera 40. Lo sguardo delle gallerie sulla grande arte italiana” – Maria Morganti, Stratificazione con Rodocrosite (rosa e rosa), Opera unica, Venezia, 2012, Rodocrosite, pongo, legno, pittura a olio, Courtesy, Caterina Tognon, Venezia
Casa a Mare,   Dwelling Art,   2016 - video stil
Casa a Mare, Dwelling Art, 2016 – video stil