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A Sassuolo gli scatti di Gianni Berengo Gardin

Marazzi riscopre gli scatti realizzati nel 1977 dal grande fotografo per documentare le linee produttive dell'azienda.
Gianni Berengo Gardin. Marazzi, Le linee veloci | © Gianni Berengo Gardin e Marazzi Group

In parallelo alla 24° edizione di festival filosofia (Modena, Carpi e Sassuolo, 13-14-15 settembre) ha inaugurato presso il Palazzo Ducale di Sassuolo la mostra Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci, a cura di Alessandra Mauro (fino al 3 novembre). La mostra, che occupa gli spazi delle Sale della Musica, degli Incanti e dei Sogni, è stata presentata da Marazzi Group e celebra il 50° anniversario del brevetto, ottenuto dall’azienda nel 1974, della monocottura rapida della ceramica, attraverso un corpus di 42 immagini realizzate a tre anni di distanza da Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930) per documentare questa innovazione tecnologica attraverso le linee produttive di Marazzi. Sono proprio il nastro trasportatore e gli elementi in ceramica che vi scorrono sopra a rappresentare i ritmi della produzione industriale con il loro tripudio di forme e colori, sfumati nel movimento. “Mi fu chiaro subito come la sfida professionale fosse quella di riuscire a cogliere il flusso veloce dei colori, la scia dinamica delle forme – ne scrisse Berengo Gardin – Il colore, che ho usato sempre poco, si imponeva, quindi, come scelta. Provai inoltre a lavorare in modo diverso da quel che normalmente facevo. Qui cambiavo spesso la distanza, avvicinandomi molto ai soggetti, per riuscire a cogliere i dettagli, i frammenti di quel che vedevo e realizzare così foto diverse dalle altre: sognanti, colorate, quasi astratte. Sono grato alla Marazzi per avermi lasciato libero di realizzare delle fotografie come queste, astratte, che anticipano in qualche modo un approccio concettuale inusuale a quell’epoca nella foto industriale in cui, in genere, veniva richiesto una documentazione più oggettiva, documentaria, del prodotto. Una festa per gli occhi e, per me, un lavoro molto originale”.

Due peculiarità uniche di questa serie fotografica sono il così accentuato uso del colore, che è molto raro nella pratica di Berengo Gardin, e il cambio di approccio dalla sua usuale tendenza documentaria e sociale ad una fotografia più orientata all’astrazione formale, mediante l’impiego di lenti macro che isolano ingranaggi, elementi ceramici, linee cinetiche. “Con questo corpus di immagini realizzato per Marazzi – commenta la curatrice – l’autore dimostra non solo di riuscire a muoversi come sempre con attenzione esatta e sottile poesia, ma di riuscire anche a fermare, in tanti frammenti di secondo, il tempo colorato e veloce del lavoro che cambia”.

In occasione della mostra viene anche pubblicato un volume, edito da Marazzi Group e Contrasto, con testi di Alessandra Mauro e Gianni Berengo Gardin. Vi è raccolta la selezione di scatti presente in mostra.

Gianni Berengo Gardin. Marazzi, le linee veloci
12 settembre – 3 novembre 2024
Palazzo Ducale di Sassuolo – Gallerie Estensi
Piazzale della Rosa 10 – Sassuolo, Modena

Gianni Berengo Gardin. Marazzi, Le linee veloci | © Gianni Berengo Gardin e Marazzi Group
Gianni Berengo Gardin. Marazzi, Le linee veloci | © Gianni Berengo Gardin e Marazzi Group
Gianni Berengo Gardin. Marazzi, Le linee veloci | © Gianni Berengo Gardin e Marazzi Group