Back to the Mountains è infatti il titolo che raccoglie due appuntamenti paralleli: l’opening della residenza artistica LIVING ROOM e l’evento diffuso CONNECTING WORDS, sviluppato in stretto rapporto con Cuneo Città Alpina 2024. Un progetto organizzato dall’associazione Art.ur, a cura di Andrea Lerda.
Ruben Brulat, Ramona Ponzini, Françoise Vanneraud e il duo composto da Nicolò Colciago e Stefano Comensoli sono lə artistə italianə e internazionali che hanno preso parte alla residenza LIVING ROOM. Durante questa esperienza lə artistə hanno esplorato quattro valli della provincia di Cuneo: Gesso, Pesio, Stura e Vermenagna. In quelle località hanno potuto interfacciarsi con il patrimonio paesaggistico, la cultura e le comunità diffuse nei territori montani. A partire da queste esplorazioni hanno poi sviluppato dei progetti inediti, che verranno presentati all’interno di quattro luoghi nevralgici del centro storico di Cuneo: il Teatro Toselli, il Museo Diocesano, il Conservatorio G.F. Ghedini e il cortile del giornale La Guida. La convergenza di questi lavori dai quattro angoli della provincia porta idealmente la montagna in città, definendo degli strumenti per una maggiore consapevolezza di questioni aperte e opportunità potenziali del rapporto tra natura e urbanizzazione.
Parallelamente giunge alla sua terza edizione l’evento pubblico CONNECTING WORDS, avviato nel 2018 da un’iniziativa del Parco Fluviale Gesso e Stura di Cuneo, allo scopo di offrire alla collettività uno spazio di dialogo tra la ricerca scientifica e la capacità immaginativa dell’arte contemporanea. Sono i media più vari – dalla fotografia al video, dalla scultura all’installazione – a definire delle occasioni di riflessione su alcune tematiche di grande attualità che concernono la montagna di oggi e di domani: la sostenibilità degli interventi antropici sul paesaggio montano, la preservazione degli ecosistemi, la definizione di comportamenti virtuosi per un futuro di rinnovata convivenza con la sfera naturale. Nello spirito di CONNECTING WORDS, le opere di Christian Fogarolli, Caterina Gobbi, Kyriaki Goni, Helle Siljeholm, Marieke van der Velde e Mali Weil si rapportano con contributi scientifici di ricercatrici e ricercatori italiani ed internazionali. Da questa interazione, coordinata dal curatore, scaturisce il concetto di “mountain futurism”, secondo cui, considerata l’alta prevalenza di territori montuosi e collinari sul suolo italiano, il domani vedrà inevitabilmente un nuovo movimento verso le aree montane e metromontane; dunque ogni iniziativa attualmente rivolta a queste aree e connotata da una certa attenzione verso la sostenibilità ambientale contribuisce a porre le fondamenta del nostro futuro.
CONNECTING WORDS si sviluppa fisicamente in Largo Giovanni Audiffredi. Un’installazione del collettivo Mali Weil viene presentata in maniera diffusa in via Roma e presso l’Info Point del Parco fluviale Gesso e Stura. In programma anche NOI SIAMO NATURA: una serie di laboratori collaborativi per tutte le età, che stimolano a concepire la propria corporeità in una stretta relazione spaziale e sensoriale con la natura circostante.
Cover: Kyriaki Goni, The mountain-island shall mourn us eternally (Dolomites Data Garden), 2022 Video, Commissionato e prodotto da Gherdeina Biennale 8 – Courtesy l’artista e The Breeder