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Anne Imhof. Sex & Espressioni. La proposizione | Castello di Rivoli

Anne Imhof, Leone d’oro alla Biennale di Venezia 2017, è la protagonista della mostra Sex negli spazi della Manica Lunga del Castello di Rivoli, prima istituzione italiana a dedicare una personale all’artista tedesca. In contemporanea con Sex, Castello di Rivoli ospita la collettiva Espressioni. La proposizione, “una mostra progettata fin dal 2018, in cui si […]

Anne Imhof Untitled (Faust), 2018 Courtesy the artist and Galerie Buchholz, Berlin/Cologne/New York
Anne Imhof Sunset, 030, 2019
 Courtesy artist and Galerie Buchholz, Berlin/Cologne/New York

Anne Imhof, Leone d’oro alla Biennale di Venezia 2017, è la protagonista della mostra Sex negli spazi della Manica Lunga del Castello di Rivoli, prima istituzione italiana a dedicare una personale all’artista tedesca. In contemporanea con Sex, Castello di Rivoli ospita la collettiva Espressioni. La proposizione, “una mostra progettata fin dal 2018, in cui si indagano le manifestazioni del rapporto tra scienza ed espressioni artistiche”.
Con queste parole la direttrice del Castello di Rivoli, Carolyn Christov-Bakargiev, presenta un’esposizione che pone in dialogo opere di 50 artisti appartenenti ad epoche storiche diverse – Artemisia Gentileschi, Caravaggio, Dosso Dossi, Emilio Vedova, Giacomo Balla, Enzo Cucchi, Marzia Migliora, solo per citarne alcuni – contraddistinte dalla multimedialità nella ricerca dell’espressione di emozioni intense, come la gioia, il dolore, la rabbia, il turbamento. Sex ed Espressioni non sono semplicemente due mostre ospitate nello stesso momento negli spazi del Castello, ma sono due entità che dialogano e che si influenzano a vicenda. 

A partire dalla scoperta del fuoco e delle coeve pitture rupestri, l’arte accompagna il progresso con opere che esprimono sentimenti umani. I grandi sconvolgimenti portati dall’accelerazione dei trasporti e dalla rivoluzione copernicana si intravedono per esempio nel passaggio dal Rinascimento all’arte manierista, come nel dipinto Scena allegorica di Dosso Dossi, come nell’inquietudine della pittura barocca del Narciso di Caravaggio, del Sansone e Dalila di Artemisia Gentileschi, o del San Lorenzo di Jusepe de Ribera. Queste quattro opere, che fanno parte della mostra collettiva Espressioni, intrattengono un forte dialogo con Sex, la personale dell’artista Anne Imhof. In un poetico insieme di affinità elettive, le opere storiche diventano personaggi che abitano la mostra di Imhof”. 

Le parole di Carolyn Christov-Bakargiev identificano la relazione tra le due mostre, con particolare attenzione a quello che è il rapporto tra l’arte moderna e la poetica della Imhof. L’artista, nota per le sue durational performances, in cui l’assembramento fisico diviene necessario per trattare le contraddizioni e i paradossi dell’era digitale e social, adatta, all’obbligato distanziamento, l’allestimento di una mostra quanto mai attuale. Il Narciso di Caravaggio diviene il protagonista e il soggetto iconografico che permette di addentrarsi nel cuore della ricerca di Anne Imhof. La contemporaneità è infatti caratterizzata da nuovi narcisi, protagonisti della rete: molti tra noi raccontano la propria vita nei social, si sentono parte di una comunità quando il loro post riceve centinaia di like, costruiscono relazioni virtuali, a distanza. Ma chi ci sta realmente ascoltando e seguendo? Siamo davvero parte di una comunità o siamo illusi di farne parte, soli davanti ad uno schermo? Sex cerca di mettere in evidenza queste incongruenze sperimentando forme nuove, oltre la performance. 

Marcella Beccaria, Capo Curatore del Castello di Rivoli, parla di Sex come terzo capitolo di una mostra – pensata anche per le sale della Tate Modern di Londra e dell’Art Institute of Chicago – che “non può essere definita itinerante perché in ogni capitolo si adatta agli spazi e alle condizioni. Non c’è solo la performance, linguaggio per cui l’artista è conosciuta, ma anche un corpus di disegni realizzati durante il lockdown che indagano la psiche collettiva e individuale; quadri che richiamano delle esplosioni atomiche e l’opera architettonica-scultorea Glass Wall, un muro di vetro attraversabile nella sua trasparenza, che nega la funzione del muro come barriera”.  

Anne Imhof Sunset, 030, 2019
 Courtesy the artist and Galerie Buchholz, Berlin/Cologne/New York
Anne Imhof Untitled, 2018 Courtesy the artist and Galerie Buchholz, Berlin/Cologne/New York
Anne Imhof Untitled (Imagine), 2019 Courtesy the artist and Galerie Buchholz, Berlin/Cologne/New York

Solamente all’arrivo del quadro del Caravaggio nelle sale del castello sarà possibile ricreare la performance Sex, in cui la musica, eclettica e contaminata tra impulsi punk-elettronici e classici, sarà la chiave di volta per comprendere il legame tra passato e futuro. Flaminia Gennari Santori, direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica da cui proviene il Narciso, definisce l’incontro tra l’arte contemporanea e il passato “non concluso nel display ma basato su di un rapporto attivo, non su di un semplice sguardo ma sulla riscoperta dell’antico in maniera attiva e dialogica”. Continua Carolyn Christov-Bakargiev: “oggi il quadro non è ancora arrivato ma la sua posizione nell’allestimento è già stata decisa dall’artista: la presenza-assenza del Caravaggio è un elemento ricorrente che si trova anche in molte altre opere in mostra”. 

La presenza di opere della collettiva Espressioni nelle sale in cui si sviluppa Sex è stata per Imhof un’esperienza inattesa ma sorprendente, come lei stessa afferma. “Narciso guarda sé stesso riflesso nell’acqua ma vede anche il riflesso degli altri: l’incursione in Sex delle opere di altri artisti della collettiva è stato un momento di creazione di connessioni impreviste, soprattutto con il passato. Gli artisti in questione sono stati come degli imbucati ad una festa: non invitati ma protagonisti di iterazioni e dialoghi. Mi sento molto vicina ad alcuni di loro, soprattutto ad Artemisia Gentileschi”.
Imprevedibilità, adattabilità, flessibilità e attualità sono i caratteri che contraddistinguono non soltanto la mostra di Imhof ma anche l’intera programmazione del Castello di Rivoli. 
Alla futura apertura dei musei dopo il nuovo lockdown, Castello di Rivoli propone ai suoi visitatori le seguenti mostre: Sex ed Espressioni. La proposizione. 
Segue una retrospettiva sullo studio e l’ “anti-archivio” di William Kentridge organizzata dal CRRI – Castello di Rivoli Research Institute, e La Risalita / The Escalator: Patrizio di Massimo, Il ciclo de La Risalita. La sala progetto della Manica Lunga ospiterà il vincitore del Premio Illy aaajiao con l’installazione multimediale e videoludica Deep Simulator, a cura di Marianna Vecellio. 

Anne Imhof. Sex
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria 

Espressioni. La proposizione 
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev con Fabio Cafagna e Marianna Vecellio

Castello di Rivoli
Piazzale Mafalda di Savoia, 10098 Rivoli (TO)
Apertura a data da destinarsi 

Anne Imhof Untitled (Sex), 2019 Courtesy © Tate 2019 Photo Brotherton Lock
Artemisia Gentileschi Sansone e Dalila (Samson and Delilah), 1630-1638 ca. Olio su tela 90,5 x 109,5 cm Collezione Intesa Sanpaolo Ph. Archivio Patrimonio Artistico Intesa Sanpaolo / Foto Luciano Pedicini, Napoli
Caravaggio Narciso, 1597-1599 Olio su tela 113,3 x 94 cm Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini, Roma Per gentile concessione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica (MIBCT) – Biblioteca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte/Enrico Fontolan
Ed Atkins Hisser (Il sibilatore), 2015 Video HD, sonoro 21’ 51‘’ / 21 min. 51 sec. Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino Donazione Marco Rossi, Torino, 2015