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Live Arts Week 2019: scoprire e abitare la città

English text below Per la sua ottava edizione, dal 4 al 13 aprile, Live Arts Week si trasforma. Abbandonato il format che prevedeva una sede centrale, l’evento dedicato alle live arts “si disloca in dieci luoghi” spiega Daniele Gasparinetti “che si configurano come altrettante possibili forme di spettacolo”. Ogni progetto è realizzato attraverso un rapporto […]

Michele Rizzo, Spacewalk, courtesy of Michele Rizzo
Simon Vincenzi

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Per la sua ottava edizione, dal 4 al 13 aprile, Live Arts Week si trasforma. Abbandonato il format che prevedeva una sede centrale, l’evento dedicato alle live arts “si disloca in dieci luoghi” spiega Daniele Gasparinetti “che si configurano come altrettante possibili forme di spettacolo”. Ogni progetto è realizzato attraverso un rapporto di costruzione tra artista, luogo e produzione che genera una “strana convivenza tra contenuto e contenitore”.

Si confermano invece il focus che come ogni anno esplora il corpo e quello che lo circonda riflettendo sulla sua dimensione materiale e spirituale, e l’internazionalità degli artisti presenti “scelti”, sembra confidare Silvia Fanti, “perché speciali, testardi e portatori di un universo complesso”.

Ad aprire l’evento è il coreografo italiano di base ad Amsterdam Michele Rizzo al quale è dedicato ampio spazio in questa edizione con due progetti: in anteprima nazionale “Spacewalk” e la nuova produzione “Prospect < E V A >”, nei quali si concretizza, anticipa ancora la Fanti, “l’idea di uno spazio incommensurabile in cui si attivano azioni sospese”.

Michele Rizzo, Spacewalk, courtesy of Michele Rizzo
Michele Rizzo, Spacewalk, courtesy of Michele Rizzo

Con il progetto TRIPLA, si rinnova il rapporto con un artist run space bolognese. Questa volta è il turno di Gelateria sogni di ghiaccio: Filippo Marzocchi, Mattia Pajé, Giovanni Rendina, Andrea Magnani e Heith Daniele Guerrini hanno lavorato “come una troupe su un progetto non ripetibile, ma replicabile”.
“C’è un inganno nel crepuscolo 2”, questo il titolo dell’intervento, è il proseguimento di un progetto nato nel 2017 nell’immaginario del carnevale di Cento che ha colpito Marzocchi e Pajé “per la sua potenza estetica e la sua caratteristica popolare”.
Ha una certa “connotazione pop per la sua dimensione sociale”, secondo Silvia Fanti, anche la Chiesa Evangelica Metodista all’interno della quale Ellen Arkbro e Marcus Pal presentano la sound performance “Chords” che sembra alleggerire il luogo dal peso della ritualità.
E’ vicino a loro concettualmente il lavoro di Catherine Christer Hennix che risezionando le leggi della musica occidentale ricrea una sorta di dream house, una stanza che accoglie suono e variazioni minime di luce.

Stine Janvin (N/D) Fake Synthetic Music -  ph. Camille Blake
Stine Janvin (N/D) Fake Synthetic Music – ph. Camille Blake

L’intenzione di Live Arts Week VIII è, affermano Gasparinetti e Fanti, quella di “traforare la città, abitando luoghi noti e non”.
I Doro Bengala portano nuova luce su un luogo aperto e pubblico come la fontana del Parco della Montagnola con un intervento che può essere visto “sia come concerto di musica concreta che come dipinto” spiega Silvia Fanti, mentre l’installazione vivente “From The Dead Air Orgy: The Song of Silenus” del coreografo britannico Simon Vincenzi apre per la prima volta al pubblico le stanze di Palazzo Pezzoli.  Al piano superiore dell’Enoteca Pezzoli, in pieno centro città, Vincenzi lavora sull’eco in un immaginario che si colloca tra quello agreste e quello di distruzione contemporanea attraverso un’operazione teatrale “di distruzione e ricostruzione, di un metateatro che si ricorda, ma sempre con discrepanze”.

Gelateria Sogni di Ghiaccio & friends, C'è un inganno nel crepuscolo 2, courtesy of the artists
Gelateria Sogni di Ghiaccio & friends, C’è un inganno nel crepuscolo 2, courtesy of the artists


Apre ancora una volta le sue porte alla sperimentazione artistica il cantiere del Cinema Modernissimo all’interno del quale Marcelo Evelin con la sua compagnia Demolition Incorporada porta, secondo la Fanti, “lo spirito più ribelle e sicuramente più sofferente della Live Arts Week”. “The Invention of Evilness” mette in scena la nascita della malvagità umana attraverso una forma di protesta fisica che in questo caso avviene non solo durante la rappresentazione, ma anche durante il processo di creazione e di produzione. Evelin ha infatti deciso di costruire e produrre questo lavoro a Teresina in Brasile, dove ha trasferito anche tutta la sua compagnia, con un gesto che può essere considerato politicamente culturale.

Tra i luoghi abitati della città anche l’Accademia di Belle Arti che si conferma ancora una volta spazio di sperimentazione ospitando la performance “Farci.e” di Sorour Darabi, che attraverso il corpo rompe e ricompone le regole della sintassi linguistica, e la Pinacoteca Nazionale che ospita “GHOST” di Barokthegreat ispirata alla cultura underground del footwork e la performance per voci, luci e spazialità “Fake Synthetic Music” di Stine Janvin, scoperta dalla piattaforma Shape che con la propria voce lavora sulla decostruzione del rave.

Per il programma dettagliato

Catherine Christer Hennix
Catherine Christer Hennix
Ellen Arkbro/Marcus Pal (S) Chords
Ellen Arkbro/Marcus Pal (S) Chords
: Sorour Darabi, Farci.e, ph. Mehrdad Motejalli
Sorour Darabi, Farci.e, ph. Mehrdad Motejalli
Marcelo Evelin, A Invencao da Maldade, ph. by Maurício Pokemon
Marcelo Evelin, A Invencao da Maldade, ph. by Maurício Pokemon

Xing presents in Bologna the eighth edition of Live Arts Week articulated in a long prologue from thursday 4 to sunday 7 April, and a long epilogue from thursday 11 to saturday 13 April 2019.

The elastic body of this new Performance Week expands in a constellation of events that will take place in different spaces of the city, known and unknown, large and small, public and private. The program combines volumes of varying density and character, playing on different gradients and conditions of experience. At its eighth year of life, Gianni Peng VIII, in its evolution, continues to distinguish itself in Italy as a rare opportunity dedicated to live arts, presenting a heterogeneous programme of live works that revolve around the presence and perceptual experience of bodies, movements, sounds and visions. Also in this edition, Peng weaves through Bologna with a new program of live works (performances, situations, environments and concerts, with unique dates, productions and previews) presented by important personalities in the international and contemporary research scene.

Live Arts Week gives space to ‘existential athletics’. It does not put art before the artists, but exposes to forms of sensitivity and ideas, welcomes hybrid and polyglot works, hosts creative singularity, weaving a sort of counter-design of use.

Gianni Peng, a name that accompanies the festival in its organic growth, indicates the time of these transitions. It is a phenomenon, not a person: a new identity, unlikely but real, to be treated as an abstract concept.

With: Marcelo Evelin (BR) • Simon Vincenzi (UK) • Michele Rizzo (I/NL) • Billy Bultheel (B/D) • Stine Janvin (N/D) • Catherine Christer Hennix (S/D) • Ellen Arkbro/Marcus Pal (S/D) • Doro Bengala (I) • Barokthegreat (I) • Sorour Darabi (Iran/F) • Gelateria Sogni di Ghiaccio & friends (I).

Live Arts Week is conceived and created by Xing, a cultural organization based in Bologna, with the purpose of planning, supporting and promoting products and events characterized by an interdisciplinary approach toward the issues of contemporary culture.

Doro Bengala, Fontana di Fuoco, courtesy of the artists
Doro Bengala, Fontana di Fuoco, courtesy of the artists
Barokthegreat, GHOST, ph. Rolf Arnold
Barokthegreat, GHOST, ph. Rolf Arnold