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TERRA INCOGNITA | The Institute of Things to Come

Per il secondo anno la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita The Institute of Things to Come, programma di ricerca ideato nel 2017 da Ludovica Carbotta (artista) e Valerio del Baglivo (curatore), articolato in un Associate Program rivolto a ricercatori selezionati attraverso una call (deadline 1.10.18) e spazi di restituzione pubblica in forma di talk, proiezioni, […]

Mikhail Karikis - Children of Unquiet (2014) video still-1.1
Mikhail Karikis – Children of Unquiet (2014) video still-1.1

Per il secondo anno la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita The Institute of Things to Come, programma di ricerca ideato nel 2017 da Ludovica Carbotta (artista) e Valerio del Baglivo (curatore), articolato in un Associate Program rivolto a ricercatori selezionati attraverso una call (deadline 1.10.18) e spazi di restituzione pubblica in forma di talk, proiezioni, lectures e mostre personali.

“The Institute è nato con la volontà di indagare i mondi futuribili, che troviamo sia un esercizio utile ad attivare processi immaginativi, fondamentali per affrontare l’incertezza del presente.” Spiega Michele Bertolino, junior curator. “Quest’anno con Terra Incognita abbiamo voluto usare la metafora dei territori inesplorati e ci siamo ispirati all’opera del sociologo Albert Meister Under the Boubourg del ’76, un testo utopico che racconta di un esperimento sociale, la costruzione di un centro di ricerca sotterraneo e speculare al Boubourg in superficie, in cui venivano applicate le istanze sessantottine dell’orizzontalità della non-proprietà della condivisione e di una nuova sessualità. A sembrarci interessante è stata la metodologia del fictioning, la creazione di un mondo parallelo con logiche proprie, all’interno del quale poter sperimentare un approccio speculativo e interdisciplinare rivolto alla creazione di un pensiero critico nel mondo reale, non necessariamente in un futuro.

Il metodo ci ha guidati nella struttura della programmazione, composta da un Public Program che ha inizio il 21 Novembre con la proiezione di PDGN di Nicoline Van Harskamp, in cui il linguaggio diventa il primo esperimento di finzione, un reading di Joseph del Pesco esperto di imaginary museums, e la lecture di Simon O’Sullivan studioso di myth-science che traghetterà il pubblico nel tema di quest’anno.

A Dicembre ci sposteremo alla Grazer Kunstverein per un ciclo di lectures e performance, per tornare a Torino con due mostre personali nella project room della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Children of Inquiet di Mikhail Karikis (14.2.19) e Dark Continent: Semiramis di Tai Shani (16.4.19).

Tra Marzo e Novembre saremo impegnati con l’Associate Program, un programma di studio per sei ricercatori selezionati attraverso open call, strutturato in quattro moduli di ricerca condotti da Simon O’Sullivan in collaborazione con Ola Stål, Mikhail Karikis e la curatrice Sofia Victorino e Tai Shani insieme all’artista Aura Satz. I sei associates, da me coordinati, lavoreranno a una restituzione pubblica del lavoro svolto nell’arco dei mesi in forme ancora da definire.
Abbiamo anche pensato di coinvolgere Mirene Arsanios, che sarà la nostra writer in residence, che produrrà tre testi di fiction in collaborazione con NERO Magazine, media partner.”

The Institute of Things To Come, ospitato da Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, è supportato da Compagnia di San Paolo, mentre l’Associate Program è sostenuto da Formech-Inspire.

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