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Le piramidi come montagne senza peso negli scatti di Jacopo Valentini al Cairo

Invitato dall'Istituto Italiano di Cultura del Cairo, Valentini ha arricchito il suo progetto fotografico Vis Montium con alcuni scatti su tessuto che ritraggono le piramidi, lasciati sventolare come panni stesi sulla terrazza della sede espositiva.
Jacopo Valentini, Vis Montium (Egyptian Dispatch), CIAD 05, Installation view

È dal 2019 che Jacopo Valentini (1990) porta avanti un progetto fotografico dal titolo Vis Montium, ispirato alla presenza così peculiare che l’altopiano della Pietra di Bismantova impone al territorio circostante, afferente al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano; una presenza rispetto alla quale Valentini cerca di trovare echi, parallelismi e corrispondenze in contesti altri, talvolta remoti, in virtù di un ideale processo di dislocamento. Così, appare coerente la scelta dell’artista di arricchire il progetto fotografico mediante una trasferta in Egitto, dove nello scorso aprile è stato accolto dall’Istituto Italiano di Cultura del Cairo per condurre una residenza, che ha portato alla produzione di nuovi scatti presentati pochi giorni fa in una mostra personale nel contesto della quinta edizione del Cairo International Art District (CIAD 05), organizzato da Art D’Égypte by Culturvator (vi hanno esposto oltre 160 artisti da tutto il mondo; oltre a Valentini, anche Luca Boffi, Chiara Lecca, Giacomo Cossio e Luigi Pensa). Vis Montium (Egyptian Dispatch) gioca su un cortocircuito visivo tra l’altopiano emiliano, che svetta sul territorio pianeggiante che lo circonda, e le piramidi, che allo stesso modo si impongono sul deserto. Per accentuare questa somiglianza, Valentini ha scelto di fotografare le piramidi da specifici punti di vista da cui esse appaiono per quello che sono, ovvero delle “masse rocciose” in tutto analoghe a delle montagne. Le fotografie sono state stampate su tessuto e si è scelto di collocarle sulla terrazza all’aperto del Shourbagy Building, ma fissate solo agli estremi superiori, in modo che fossero libere di sventolare. L’allestimento ricorda così la pratica ampiamente diffusa nel centro del Cairo di stendere i panni ad asciugare al vento. L’operazione di dislocamento della Pietra di Bismantova instaura così uno stretto legame con un tipico elemento del paesaggio urbano, oltre che della cultura e delle pratiche sociali, del luogo con cui interagisce a distanza. Il tessuto libero di muoversi su sollecitazione del vento, inoltre, fa sì che il volume massiccio delle piramidi, radicato a terra da millenni, perda improvvisamente tutto il suo peso e cominci a fluttuare nell’aria, in balia degli agenti atmosferici. Nelle casupole sul tetto, Valentini ha collocato altri scatti afferenti alla serie Vis Montium, che completano il collasso spazio-temporale: così le macchie di verde sulla Pietra di Bismantova o il mare che circonda la piccola isola di Strombolicchio nell’arcipelago delle Eolie si presentano come finestre su mondi apparentemente lontani, ma tutti accomunati da analoghe presenze geologiche monumentali.

Cover: Jacopo Valentini, from the series Vis Montium (Four Pyramids), 2025. 150 x 120 X 150 cm, Print on fabric, Steel and Polyester

Jacopo Valentini, Vis Montium (Egyptian Dispatch), CIAD 05, Installation view