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Arti intermediali e intelligenza artificiale all’Ibrida Festival 2024

Torna il festival forlivese che esplora le nuove frontiere del rapporto tra arte e tecnologia, attraverso i linguaggi ibridi della videoarte, della performance e delle arti digitali.
Ibrida Festival 2024

Dal 20 al 22 novembre a Forlì arriva la nona edizione di Ibrida – Festival delle Arti Intermediali, sotto la direzione artistica di Francesca Leoni e Davide Mastrangelo. Come manifesta il titolo scelto per questa nona edizione, Artificial Reality, ancora una volta il festival guarda ai cambiamenti più impattanti e attuali che la tecnologia agisce sull’arte e sulla cultura contemporanee, esplorando la rappresentazione che di questi temi danno i linguaggi della videoarte, della performance, dell’installazione ambientale e approfondendone le implicazioni sul piano storico e teorico in dialoghi e workshop. Prologo al festival è la mostra personale BODY (S)CUL(P)TURE di Francesca Fini, curata da Bruno di Marino e ospitata dalla Fondazione Dino Zoli (fino al 13 ottobre), che ruota attorno al fulcro dell’interazione tra essere umano e tecnologia tra performance e arti digitali. Presso la Fabbrica delle Candele si svolgeranno le proiezioni degli oltre 50 video in concorso, distribuiti nelle tre serate (la giuria internazionale è composta da Kika Nicolela, Hernando Urrutia e Veronica D’Auria). Parallelamente sono previsti alcuni eventi live: Enrico Malatesta, Attila Faravelli e Nicola Ratti sonorizzeranno dal vivo l’archivio visivo del filmaker, fotografo e pittore Gianfranco Brebbia, figura di grande importanza del cinema sperimentale italiano negli anni Sessanta e Settanta, in un progetto commissionato da Triennale Milano e realizzato in collaborazione con la Cineteca di Milano; Gianmarco Donaggio presenta lo spettacolo di live cinema In Visible Light, incentrato sull’elettricità dai micro-processi alla sua manifestazione sui cartelloni delle città; Carlos Casas torna ad Ibrida con Cyclope, che prevede la manipolazione di processi cinematografici e sonori in tempo reale con uno scambio attivo con il pubblico; N.A.I.P. e Julie Ant portano in scena il progetto musicale GO!YA!, fruibile unicamente live; Igor Imhoff e Luca Maria Baldini con Siderea conducono un’esperienza interattiva che sfrutta l’IA generativa per produrre immagini in tempo reale, attraverso un percorso tematico che va dalla ricerca astronomica alle sfide del futuro in ambito tecnologico, e il comportamento delle IA è influenzato sia dagli input sonori sia dalla presenza di performer e pubblico.

Francesca Fini, The Paperwall, Installation-based performance, 2019

Sempre alla Fabbrica delle Candele sono allestite alcune installazioni, ad opera di Özge Samancı, Kika Nicolela, Svccy e Lino Strangis. Vari anche i talk, presso gli spazi rinnovati del Campostrino di Forlì: si parte con un omaggio a Bill Viola e, a seguire, con un approfondimento sulla videoarte brasiliana condotto dalle artiste e curatrici Kika Nicolela e Marcia Beatriz Granero; il regista Mateusz Miroslaw Lis, ricercatore presso il laboratorio di intelligenza artificiale e audiovisivo SophIA, terrà un workshop introduttivo sulle IA generative di immagini e video e sulle loro applicazioni creative; Marco Mancuso presenta il proprio libro Chimera. Il Corpo Espanso per una nuova ecosofia dell’arte, che tratta dei punti di incontro tra arte, design, scienza e tecnologia attraverso lo studio del corpo umano in relazione al suo ambiente; si chiude con un talk in cui artisti internazionali si confronteranno sulla relazione tra reale e artificiale nella propria pratica creativa. Sabato 21 è previsto anche un djset di Carolina Martines feat. Diagonal.

Programma completo

Ibrida. Festival delle Arti Intermediali – Forlì (FC)

Fabbrica delle Candele
Piazzetta Conserva Corbizzi, 9

Campostrino
Piazzetta Campostrino, 4

Francesca Fini. BODY (S)CUL(P)TURE
A cura di Bruno di Marino
Fondazione Dino Zoli
Viale Bologna 288

Anna Hogg, The archive is on fire, 2023
Lorenzo Picarazzi, Il resto come sempre, 2023
Anton Cla, Cyclepaths, 2023
Valentin Sismann, Self-portrait, 2024