La XXVI edizione del Premio Pino Pascali porta con sé una novità importante. La Commissione del premio, presieduta da Giuseppe Teofilo (direttore artistico della Fondazione Pascali) e composta da Francesco Guzzetti (storico dell’arte) e Nicoletta Lambertucci (curatrice presso la Tate Modern), ha conferito il prestigioso riconoscimento a Francesco Arena, artista nato a Torre Santa Susanna (Br) nel 1978 e di fama internazionale. Per la prima volta nella storia del premio la mostra dell’artista vincitore, quest’anno intitolata 30 altalene, esce dai muri della Fondazione e si diffonde nella città di Polignano a Mare; si tratta di un intervento di arte pubblica inaugurato il 6 luglio scorso, curato da Bruna Roccasalva (direttrice artistica di Fondazione Furla) e allestito fino al 13 ottobre.
Per questo progetto espositivo la parola ‘visitare’ appare piuttosto riduttiva: turisti e residenti, i veri protagonisti di questa mostra, sono invitati a fruire attivamente le opere presenti. Trenta altalene, sculture realizzate interamente in bronzo, sono installate in sedici punti diversi della città: nelle piazze, vicino al mare, nei vicoli del centro storico e in aree residenziali. Le altalene hanno dimensioni diverse tra loro e si presentano in numero differente presso i vari punti di installazione; per esempio in Largo Gelso, che ospita la statua dedicata a Domenico Modugno, sono allestite ben sei altalene, mentre all’esterno della Fondazione Pascali due, così come una singola altalena in altre zone.
Queste sculture assumono una dimensione performativa: si crea un rapporto molto stretto tra la persona e l’opera d’arte, dove la prima vive un’esperienza personale mettendo in azione la seconda. La particolarità sta nella presenza di una frase incisa sulla seduta di ciascuna altalena. Quattro di queste sono citazioni rimaneggiate e scelte già dall’artista in precedenti occasioni; eccone una tratta dal romanzo Anna Karenina di Lev Tolstoj: “Tutti i giorni presenti si somigliano tra loro, ogni giorno passato è differente a suo modo”. Le altre frasi, che non saranno diffuse ma rimarranno solo sulle altalene, sono state per l’occasione concesse da ventisei autori contemporanei, selezionati in collaborazione con il festival Il Libro Possibile, senza seguire una precisa linea tematica. L’altalena, soggetto caro ad artisti di ogni epoca e che affonda le proprie origini nella mitologia greca, presenta un aspetto chiaramente ludico poiché avvicina tutte le generazioni al divertimento e alla leggerezza. Ma, proprio come le più celebri opere di Pino Pascali, l’altalena conduce anche alla riflessione; in questo senso può essere letta come una metafora della vita: un continuo oscillamento, nel tentativo di trovare una condizione di equilibrio, tra i momenti felici e quelli dolorosi dell’esistenza.
Francesco Arena – 30 altalene
Premio Pino Pascali 2024 – XXVI edizione
Fino al 13 ottobre 2024, Polignano a Mare