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Marina Caneve. A terra tra gli animali | FMAV, Modena

Le fotografie di Caneve, che entrano a far parte della collezione di FMAV, mettono in luce temi cruciali come la migrazione e la libertà di movimento, i diritti degli animali, la conservazione degli ecosistemi e la necessità di ripensare il ruolo dell'essere umano nel mondo.
Marina Caneve. A terra con gli animali, FMAV, Palazzo Santa Margherita, exhibition view | © R.P. Guerzoni

Nella nuova mostra di FMAV Fondazione Modena Arti Visive il rapporto tra l’uomo e la natura viene indagato attraverso il medium della fotografia. Marina Caneve. A terra tra gli animali (fino al 6 ottobre), a cura di Daniele De Luigi e ospitata negli spazi di Palazzo Santa Margherita, è organizzata contestualmente alla selezione da parte della Commissione di valutazione nell’Ambito 1 – Committenza internazionale e acquisizione di nuove opere per i musei pubblici italiani dell’Italian Council delle opere di Marina Caneve (Belluno, 1988), che saranno acquisite dalla stessa Fondazione al termine della mostra. Il progetto ha visto diverse sedi espositive precedenti, come il CAP Centre d’Art di Saint-Fons in Francia, il FOMU Foto Museum in Belgio, il FOTODOK di Utrecht e gli istituti italiani di cultura di Lione, Bruxelles e Amsterdam, potendo contare dunque su un supporto internazionale che ha visto anche la collaborazione della Foundation for Biodiversity Research di Parigi. Un trittico di immagini con un estratto da I quindicimila passi di Vitaliano Trevisan preannuncia il tema del conflitto tra aspirazioni umane e l’ordine naturale. Un riferimento letterario è presente già nel titolo della mostra: l’espressione “A terra tra gli animali” riprende una delle lettere di Franz Kafka a Felice Bauer, commemorando in questo senso il centenario della morte dello scrittore, che cade proprio quest’anno. L’artista esplora il rapporto complesso tra l’uomo e la natura, concentrandosi sulle ambiguità del dominio umano e sulle tensioni emergenti nella relazione con gli animali: partendo da un’analisi approfondita del progetto Natura 2000, una rete di corridoi ecologici promossa dall’Unione Europea per la conservazione della biodiversità, Caneve crea un collegamento visivo tra le infrastrutture per la fauna selvatica, i video generati dai sistemi di monitoraggio e i paesaggi delle riserve naturali.

Marina Caneve. A terra con gli animali, FMAV, Palazzo Santa Margherita, exhibition view | © R.P. Guerzoni
Marina Caneve. A terra con gli animali, FMAV, Palazzo Santa Margherita, exhibition view | © R.P. Guerzoni

La mostra propone una serie di fotografie a colori che documentano tali paesaggi, evidenziando la presenza degli animali, le barriere e i sistemi di monitoraggio dei flussi migratori, così da mettere in luce temi cruciali come la migrazione e la libertà di movimento, i diritti degli animali, la conservazione degli ecosistemi e la necessità di ripensare il ruolo dell’essere umano nel mondo. La pratica di Caneve si “sdoppia” grazie al suo interesse per l’architettura, le infrastrutture e il design come strumenti per la preservazione della biodiversità. In particolare, in mostra vengono indagati i termitai, vere e proprie strutture sociali in cui vige la collaborazione tra specie diverse. L’accostamento metaforico tra infrastrutture quali i ponti ecologici – strutture che permettono la continuità dell’habitat naturale in contesti antropici – e la stessa installazione espositiva, realizzata dallo studio di exhibition design Etaoin Shrdlu e che prende a modello il Monumento Continuo di Superstudio, intende evidenziare la capacità dell’architettura di ristabilire una più profonda connessione tra il mondo umano e animale. È presente, inoltre, un’installazione video a tre canali che si basa sui filmati delle “camere trappola” installate sui ponti per monitorare il passaggio degli animali: una lente d’ingrandimento sulle politiche migratorie contemporanee, la sorveglianza e l’immagine involontaria, che invita i visitatori a riflettere sull’invasività delle tecnologie di sorveglianza anche nel mondo naturale, richiamando parallelismi con la società umana. Questa trasposizione dal monitoraggio faunistico a una riflessione sulle dinamiche di controllo umano, non può che far domandare in che modo le politiche di sorveglianza influenzino sia le persone che gli animali. Da questa installazione si propaga la colonna sonora originale di Renato Rinaldi, ispirata ai racconti di Kafka come Josefina la cantante o Il popolo dei topi; i suoni naturali e quelli di deterrenza, utilizzati per allontanare gli animali dal pericolo, creano un ambiente sonoro che riflette le tensioni tra protezione e controllo, evocando le atmosfere kafkiane di alienazione e oppressione. In occasione della mostra, il Dipartimento educativo FMAV ha intrapreso un progetto speciale con la partecipazione di nove classi dell’Istituto Comprensivo 3 di Modena, che include le scuole primarie Rodari e King e la scuola secondaria di primo grado Mattarella: gli studenti coinvolti avranno l’opportunità di esporre i risultati delle loro ricerche sul rapporto uomo-animali-ambiente in una mostra didattica a Palazzo Santa Margherita, parallelamente a Marina Caneve. A terra tra gli animali

MARINA CANEVE. A TERRA CON GLI ANIMALI
A cura di Daniele De Luigi
FMAV Fondazione Modena Arti Visive – Palazzo Santa Margherita
Corso Canalgrande, 103, 41121 Modena
7 giugno – 6 ottobre 2024

Marina Caneve. A terra con gli animali, FMAV, Palazzo Santa Margherita, exhibition view | © R.P. Guerzoni
Marina Caneve, Area Natura 2000, Zandvoort, Paesi Bassi, 2023, da  A terra tra gli animali. Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2023)
Marina Caneve, Camera trap, Lăpugiu de Jos, Romania, 2023, da  A terra tra gli animali. Progetto realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2023)