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Uno spazio dedicato alla ricerca e alla cultura contemporanea a Milano: Settantaventidue

Lungo il naviglio grande di Milano, da poco più di un mese, ha inaugurato settantaventidue, uno spazio dedicato alla ricerca e  alla cultura contemporanea tra cui l’arte concettuale e minimale, la sound art, l’editoria, l’architettura radicale e utopica. Queste tematiche trovano espressione attraverso quattro linee di programmi sviluppate dalla struttura, offrendo un panorama ricco e diversificato. Tra […]

Studio Bruno Tonini : Tonini Editore, image ©️ settantaventidue
Canal Project Room, on view Charlotte Posenenske, image©️settantaventidue

Lungo il naviglio grande di Milano, da poco più di un mese, ha inaugurato settantaventidue, uno spazio dedicato alla ricerca e  alla cultura contemporanea tra cui l’arte concettuale e minimale, la sound art, l’editoria, l’architettura radicale e utopica. Queste tematiche trovano espressione attraverso quattro linee di programmi sviluppate dalla struttura, offrendo un panorama ricco e diversificato. 
Tra i fondatori del progetto Alessandro Scotti, Luca Pitoni, Nicola Mafessoni, Daniel Marzona e Valentino Tonini, che vede al suo fianco l’appoggio dello studio Bruno Tonini, ex Arengario Studio Bibliografico. Non a caso, l’ampia sala centrale di settantaventidue, offre una ricca selezione, sempre aggiornata di libri d’artista e di edizioni rare. 
A inaugurare questo articolato progetto culturale  quattro, piccole e ben curate mostre, ciascuna dedicata a figure importanti  nella storia dell’arte contemporanea, della sound art e del design. 
E’ il caso della mostra dedicata a Charlotte Posenenske, artista tedesca riconosciuta per il suo contributo al minimalismo, già presente nelle prestigiose collezioni di MoMa, Tate e Dia Art Foundation.
Oppure quella di Rolf Julius, figura di spicco nella sound art dagli anni ’70, e  di Cesare Leonardi, noto architetto e designer italiano, quest’ultimo inserito all’interno di settantaventidue, con la presenza dei suoi progetti come elementi integranti dell’arredo dello spazio espositivo.
Il progetto più d’effetto, visto soprattutto  le sue dimensioni monumentali, è quello realizzato dall’artista Braco Dimitrijević, che  ha creato un’opera pubblica posizionata su un pannello di oltre 30 metri sul Naviglio Grande di Milano. 

L’identità di settantaventidue si snoda attraverso la suddivisione e la programmazione di  spazi specifici, ciascuno concepito per accogliere differenti attività culturali:

  • Canal Project Room: una galleria vetrina curata da Nicola Mafessoni e Daniel Marzona, con l’obiettivo di presentare artisti con percorsi significativi nell’arte contemporanea, spesso poco noti in Italia.
  • Hypogeum: una sala isolata progettata per proiezioni di video arte e installazioni di sound art, concepita per un massimo di 3 spettatori alla volta.
  • Noiseless: uno spazio dedicato alle performance degli artisti ospitati dalla struttura.
  • Tubae: una grande teca a forma di padiglione auricolare rivolta verso la strada, ideata per ospitare installazioni e mostre personali, con una particolare attenzione all’architettura e al design.
  • The Office: uno spazio di lavoro che ospita una mostra di documenti legati all’arte del secondo ‘900 e dei primi anni 2000.

Venerdì 15 dicembre  settantaventidue ospiterà un talk  che vedrà dialogare  lo storico della comunicazione Till Neuburg insieme a Mario Piazza, un’esposizione di biglietti natalizi di  grafici, architetti e designer curata dallo Studio Bruno Tonini con la consulenza di Luca Pitoni. Sarà inoltre l’occasione per conoscere il nuovo volume della collana edita da Tonini editore, realizzato dall’artista Stefano Arienti.

Braco Dimitrijevic, “two casual passersby and two statements”, 2023 ©️Braco Dimitrijevic e settantaventidue
Autobiography n.15 by Stefano Arienti 2023©️ Stefano Arienti e Tonini Editore