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Asa Nisi Masa | The House, Milano

Un appartamento nel pieno centro storico di Milano, abitato dall’architetto Michela Genghini – che ne ha fatto anche la sede del proprio studio – e da una serie di pitture, sculture e installazioni: è The House, “progetto dedicato all’arte emergente e alla ricerca”, avviato nel 2019 sotto la direzione artistica di Irene Sofia Comi. E’ […]

Asa Nisi Masa. Lula Broglio, Federico Cantale, Davide Mancini Zanchi.The House, Milano. Foto, Cosimo Filippini 2021

Un appartamento nel pieno centro storico di Milano, abitato dall’architetto Michela Genghini – che ne ha fatto anche la sede del proprio studio – e da una serie di pitture, sculture e installazioni: è The House, “progetto dedicato all’arte emergente e alla ricerca”, avviato nel 2019 sotto la direzione artistica di Irene Sofia Comi. E’ in corso per tutta il periodo estivo la mostra Asa Nisi Masa.

Come spiegato nel comunicato stampa, l’idea è quella di “instaurare pratiche di dialogo interdisciplinare tra arti visive, filosofia, architettura, design e altre discipline creative” in un contesto domestico, poco convenzionale rispetto ai tradizionali spazi espositivi. Il risultato è la collettiva di cui dicevamo prima, composta dai lavori di Lula Broglio, Federico Cantale e Davide Mancini Zanchi.
Asa Nisi Masa riflette sulle “modalità di relazione con il mondo circostante, non solo tra corpo e ambiente, ma anche tra vivente e non-vivente”, e lo fa prendendo in prestito l’iconica formula felliniana pronunciata nel corso del fim (1963) capace di far muovere gli occhi a un ritratto – lo vediamo attraverso un ricordo d’infanzia del protagonista Guido Anselmi (alias Marcello Mastroianni): attraverso questo stratagemma, il regista (e la mostra in questione) non solo fonde la dimensione fantastico-giocosa a quella reale, ma anche quella magico-esoterica a quella prettamente domestica.  

Traslato nello spazio quotidiano di The House e nel contesto di Asa Nisi Masa, tale discorso si veste del “potenziale poetico, surreale ed animista” collegato alle singole opere esposte in grado, anch’esso, di risvegliare la fantasia dell’osservatore e di alimentare quella dimensione ritualistica legata a un qualunque ambiente domestico.

Davide Mancini Zanchi, Senza Titolo, 2020. Courtesy the artist and The House. Ph. credit Cosimo Filippini
Federico Cantale, Eye-liner (Ilaria), 2019 – Asa Nisi Masa, installation view at The House, Milan, 2021. Courtesy the artist and The House. Ph. credit Cosimo Filippini

Così, “come eccentrici personaggi di una possibile pièce teatrale, le opere abitano la casa e, con una presenza all’apparenza giocosa e naïf, manifestano l’ancestrale necessità di porre cura e attenzione ai gesti e alle azioni nella vita quotidiana”, proprio come accade nella scena del film di Fellini: il rituale giornaliero della messa a letto dei bambini, accompagnato dalle formule primordiali del dialetto romagnolo, prosegue nei gesti della fanciulla che ricorda a Guido la fatidica frase magica, “Asa Nisi Masa”. 

È in quel momento – o forse un attimo prima, quando al Guido adulto gli viene in mente quella frase – che magia e realtà coincidono, che reale e irreale (o “vivente e non-vivente”) incrociano la propria strada. Nella collettiva presentata da The House tutto questo si materializza nelle opere dei protagonisti: una Scopa (2020) – quella di Davide Mancini Zanchi – che sembra riposarsi sul pavimento, con la ‘schiena’ poggiata sulla parete; una sorta di bicicletta improbabile, dalle linee sintetiche e sinuose – Eye-liner (Ilaria) (2019) di Federico Cantale; dipinti che sono finestre verso mondi impossibili, nei quali il dato reale si nutre di luoghi e situazioni immaginarie (enfatizzano il tutto i titolo scelti da Lula Broglio, come La purificazione sul tappeto, del 2019, e Carnevale animale, del 2020). Come scrive la curatrice, Asa Nisi Masa “suggerisce che ogni momento è potenzialmente adatto a fare esperienza della condizione del limite fra stare dentro al mondo e fuori del mondo”, in quel limbo fatto di cose tanto estranee alla realtà, quanto potenzialmente reali, e che Sigmund Freud definiva ‘preconscio’.

Asa Nisi Masa |Lula Broglio, Federico Cantale, Davide Mancini Zanchi
A cura di Irene Sofia Comi
Fino al 25 luglio 2021
The House, Milano, Viale Vittorio Veneto 18
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Lula Broglio, Carnevale animale, 2020 – Asa Nisi Masa, installation view at The House, Milan, 2021. Courtesy the artists and The House. Ph. credit Cosimo Filippini
Davide Mancini Zanchi, Scopa, 2020 – Asa Nisi Masa, installation view at The House, Milan, 2021. Courtesy the artist and The House. Ph. credit Cosimo Filippini