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Arte 2023 | Il Programma espositivo di MASI Lugano

MASI Lugano propone un programma espositivo molto ricco, contraddistinto da un forte legame con il territorio svizzero e con il Ticino in particolare. I primi appuntamenti del 2023 sono dedicati rispettivamente alla fotografia di Werner Bischof e alla pittura di Rita Ackermann. Con Unseen Colour, viene presentata al pubblico una selezione di fotografie a colori […]

Werner Bischof, Modella con rosa, Zurigo, Svizzera, 1939. Stampa a getto d’inchiostro da ricostruzione digitale, 2022 © Werner Bischof Estate / Magnum Photos

MASI Lugano propone un programma espositivo molto ricco, contraddistinto da un forte legame con il territorio svizzero e con il Ticino in particolare. I primi appuntamenti del 2023 sono dedicati rispettivamente alla fotografia di Werner Bischof e alla pittura di Rita Ackermann. Con Unseen Colour, viene presentata al pubblico una selezione di fotografie a colori inedita che ripercorre la carriera di Bischof tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Anche in Hidden, il visitatore percorre un viaggio nel tempo: la mostra, infatti, ricopre l’intera produzione della Ackermann, in un progetto espositivo composto da una cinquantina tra dipinti e disegni. 

L’influenza del Ticino nella definizione di un linguaggio artistico è il filo conduttore che lega le due esposizioni dedicate a Hedi Mertens, artista costruttivista, e Alexej von Jawlensky, artista russo rifugiato in Svizzera per sfuggire alla Prima Guerra Mondiale. Con Alexej von Jawlensky ad Ascona “… i tre anni più interessanti della mia vita…”, si ripercorrono gli anni in cui l’artista, tra i fondatori della Neue Künstlervereinigung München e membro del Blaue Reiter, sviluppa un linguaggio pittorico personale, basato sull’equilibrio tra accese cromie espressioniste e forme semplificate e astratte. 

La volontà di valorizzare gli artisti locali contemporanei si traduce nella mostra estiva a Palazzo Reali, Bally Artist Award 2023. L’esposizione è dedicata al vincitore del Premio Bally, promosso dalla Fondazione Bally in collaborazione con il MASI proprio per sviluppare il panorama artistico svizzero e ticinese. In autunno si approfondisce ulteriormente la scoperta del patrimonio locale attraverso la mostra Da Dürer a Warhol. Capolavori dalla Graphische Sammlung ETH Zürich, dedicata alla Collezione di arte grafica del Politecnico federale di Zurigo (ETH), che conta, tra le altre , opere di Albrecht Dürer, Lucas van Leyden, Rembrandt van Rijn, Francisco de Goya, Andy Warhol.  

Rita Ackermann (1968 – ) “Mama, Yves’s Mask” 2021 Acrylics, oil, pigments and china marker on canvas 188×172,7 cm / 74×68 inches ACKER 112160

Completano il ricco programma due mostre della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati. Si comincia in primavera 2023 con At the studio a cura di Danna Olgiati: una mostra che pone in dialogo opere di artisti storicizzati e contemporanei –  Nairy Baghramian, Louise Bourgeois, Giorgio de Chirico, Emilio Isgrò, Arturo Martini, Fausto Melotti, Marisa Merz, Tatiana Trouvé, Cy Twombly, per citarne alcuni – sul concetto di “studio d’artista”, declinato in varie forme e media. Chiude in autunno 2023 la mostra Dove la luce a cura di Gabriella Belli, in cui è posta in relazione l’opera di Giacomo Balla e Piero Dorazio sul tema della “luce”. 

Programma espositivo 2023 MASI Lugano 

Werner Bischof Unseen Colour 
MASI | LAC
12.02 – 02.07.2023

Rita Ackermann Hidden
MASI | LAC
12.03 – 13.08.2023

Hedi Mertens
MASI | Palazzo Reali 
02.04 – 15.10.2023

Alexej von Jawlensky ad Ascona “… i tre anni più interessanti della mia vita…”
MASI | LAC
23.04 – 01.08.2023

Bally Artist Award 2023
MASI | Palazzo Reali 
04.06 – 25.06.2023

Da Dürer a Warhol. Capolavori dalla Graphische Sammlung ETH Zürich
MASI | LAC
10.09.2023 – 07.01.2024

Collezione Giancarlo e Danna Olgiati

At the studio
25.03 – 04.06.2023

Dove la luce
23.09 – 23.12.2023

Albrecht Dürer, Adamo ed Eva, 1504. Incisione al bulino. Graphische Sammlung ETH Zürich
Alexej von Jawlensky, Mytischer Kopf: Mädchenkopf (halbseitlich), 1918 c. Olio e matita su carta stesa su cartone, Kunstmuseum Basel- Stiftung Im Obersteg, Depositum im Kunstmuseum Basel. Foto: Martin P. Bühler