Il 25 maggio, durante il Festival d’arte contemporanea The Blank ArtDate che si svolge annualmente a Bergamo, inaugura ROOM 237, l’ambiente-appendice dello studio di Oscar Giaconia destinato ad ospitare interventi di artisti con cui ha collaborato in precedenza.
Nella ROOM 237 gli eventi saranno ospitati senza una calendarizzazione fissa e gli artisti ospiti saranno liberi di esporre quello che vorranno: nessun dictat su inediti e non, media preferibili, dimensioni ma anzi, predilezione per progetti rimossi, scartati, incompiuti, satellitari.
Protagonista dell’Episodio 1 è Steve Piccolo, musicista statunitense la cui ricerca sonora è profondamente intrecciata con l’arte contemporanea, sia per le numerose collaborazioni che ha avuto (tra le quali, Adrian Paci, Luca Pancrazzi, Luca Vitone, Linda Fregni Nagler) sia per l’indagine che porta avanti autonomamente, imperniata sull’ibridazione delle varie sorgenti cui attinge.
La mostra, intitolata The Audience of the End/The End of the Audience, presenta un corpus di immagini rubate, sezioni di fotografie più grandi desunte dal mondo del web e un’installazione sonora che le accompagna.
Perfettamente in accordo con il tema del Festival ArtDate Frequenze questa dichiarazione di Steve Piccolo:
“ …sometimes I think that for this type of sound installation the old adage “you had to be there” is fatally pertinent”
ROOM 237 | EPISODIO 1 – Steve Piccolo
The Audience of the End, the End of the Audience
26.05 – 30.06.18
opening 25.05.2015 h. 20.00
ROOM 237
via E. Berlinguer, 5 Villa di Serio (Bg)
info@room237.it
ROOM 237 è l’arto fantasma di OG STUDIO, un rifugio parallelo dove deporre e incubare progetti mancati e schiudere visioni sepolte, uno stomaco dove fabbricare larve e produrre scarti.
ROOM 237 è l’appendice di OG Studio, lo studio di Oscar Giaconia.
ROOM 237 è una project room dove ospitare interventi di artisti con cui OG Studio ha collaborato in precedenza o semplicemente con cui esiste un rapporto di interesse reciproco, sinergia nelle ricerche seppur formalmente differenti.
ROOM 237 è una macchina per inscatolare im-possibilità: ogni artista invitato gestisce il luogo senza restrizioni di sorta, anche abitando lo spazio con operazioni abbandonate e recuperate.
ROOM 237 è una stanza d’albergo in fondo ad un tunnel, la cui soglia è distinta da una luce rossa.