Mostre in autunno 2024 | “For My Best Family”, Meriem Bennani alla Fondazione Prada, Milano
Mostre in autunno 2024 | Luigi Ghirri al Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
Maria Morganti. Generare l’archivio | Galleria De’ Foscherari, Bologna
Panorama: la quarta edizione di ITALICS nel Monferrato
Fondazione Lenz | Over Gina Pane — 4 Azioni Sentimentali
Mostre in autunno 2024 | “For My Best Family”, Meriem Bennani alla Fondazione Prada, Milano
Per Fondazione Prada Bennani ha sviluppato un ambiente multisensoriale che si articolerà nei due livelli del Podium, il principale edificio espositivo dello spazio di Milano.
Mostre in autunno 2024 | Luigi Ghirri al Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
A settembre il Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano (Sede LAC) presenta un’accurata selezione di circa 150 fotografie del grande fotografo reggiano.
Panorama: la quarta edizione di ITALICS nel Monferrato
Dal 4 all’ 8 settembre 2024, ITALICS – la rete istituzionale che riunisce oltre 70 gallerie di arte antica, moderna e contemporanea – ci porta nel Monferrato grazie al progetto Panorama a cura di Carlo Falciani.
Fondazione Lenz | Over Gina Pane — 4 Azioni Sentimentali
Davanti a noi l’incarnazione cadenzata del dolore femminile prende le forme tormentate dei corpi solitari delle sante Apollonia, Dinfna, Agata e Maria Egiziaca. Quattro azioni per quattro interpreti: Monica Barone, Carlotta Spaggiari, Valentina Barbarini e Tiziana Cappella.
Mostre in autunno 2024 – Kelly Akashi. Converging Figures | Fondazione Furla
La mostra dell’artista americana di origini giapponesi, ospitata alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, presenta una serie di nuove produzioni pensate appositamente per dialogare con gli spazi e la collezione del museo.
Mostre in autunno 2024 | Due progetti espositivi inediti alla Fondazione ICA Milano
Dal 2 ottobre, Fondazione ICA Milano presenta due nuovi progetti espositivi che coinvolgono Stefano Graziani, OFFICE Kersten Geers David Van Severen e il giapponese Tomoo Gokita.
Wynnie Mynerva, Presagio | Fondazione Memmo, Roma | Intervista con il curatore Alessio Antoniolli
“La mostra parte dalla scoperta, da parte dell’artista, di avere una malattia cronica e si sviluppa attraverso tre stadi consecutivi, come in un racconto: la paura e l’angoscia iniziali, seguiti dall’elaborazione di una consapevolezza che permette di trovare uno stato di convivenza con la malattia”
Davide Maria Coltro. Astrazione Mediale | Intervista con l’artista
La mostra Astrazione Mediale di Davide Maria Coltro – ospitata al MA*GA di Gallarate fino al 01/09 – presenta la
Elpís. Prometeo o del sogno infranto di Europa – Intervista con la curatrice Giusi Giaracuni
In occasione della mostra di Costas Varotsos, abbiamo posto alcune domande a Giusi Giaracuni, curatrice della mostra con Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce
TEMPORA/CONTEMPORA FEST #5 – CORPI E ARTI PERFORMATIVE, Lecce e Galatina
Giunto alla quinta edizione, il TEMPORA/CONTEMPORA Fest#5 anima la penisola salentina con un programma interdisciplinare legato al tema del corpo nelle arti performative.
“Una necessità di meraviglia e stupore” | Intervista con Chiara Camoni
“Tendenzialmente noi facciamo delle cose per trovare un senso, no? Un senso alla nostra vita, alla nostra giornata. Al nostro tempo, insomma. E per me questo senso passa attraverso il Fare, il dare forma a delle cose. Sembra che le forme arrivino da lontano, non solo dal passato storico ma anche da dentro di me.”
Maria Morganti. Generare l’archivio | Galleria De’ Foscherari, Bologna
La personale bolognese tenta per la prima volta di restituire la complessità, nella pratica di Morganti, di una pluralità di dimensioni pittorico-concettuali in cui è determinante la funzione dell’archivio.
Il Padiglione della Santa Sede a Venezia: un messaggio universale di inclusione
“La scelta del luogo è un manifesto. Artisti di varie origini e senza distinzioni di fede si uniscono in questo luogo per testimoniare un messaggio universale di inclusione”, afferma il curatore Bruno Racine.
Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition 2024
Si è conclusa la seconda edizione del programma di residenze ospitate nei sei Distretti culturali dell’area metropolitana di Bologna.
A Bologna una mostra e una performance curate da Massimo Bartolini
Bartolini, docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha curato l’allestimento dei lavori dei propri studenti presso la galleria P420 e lo spazio indipendente Megadue.
Elisabetta Benassi, Autoritratto al lavoro | MACRO – Roma
Attraverso la mostra, Benassi propone in maniera coerente un’articolata riflessione sul concetto stesso di retrospettiva, e per farlo costruisce un display chiamato a esercitare un ruolo fondamentale nell’organizzazione dello spazio intorno a un grande intervento installativo, in cui le opere sono elementi di una partitura più ampia.
La mostra “performativa” Material Self a Centrale Fies
Il secondo capitolo della trilogia di mostre performative dedicate al pensiero della teorica Stacy Alaimo riflette sul concetto di sé materiale e sul legame inscindibile tra i corpi e il mondo circostante.
I (never) explain #175 — Enrico Tealdi
Alcuni dicono che nasciamo due volte: una è la venuta al mondo, l’altra è quando riconosciamo chi siamo e chi diventeremo. Io sento di essere nato di nuovo quando ho visto quel dipinto mezzo malandato sul muro di una casa abbandonata. Così è stato l’inizio. Assieme alla fascinazione dell’abbandono, del frammento, di ciò che è stato ma che resta nell’ aria, come il fumo delle sigarette di qualcuno che è andato vita.
I (never) explain #174 — Filippo La Vaccara
L’identità della persona che indossa la testa viene celata, ci si può riparare dietro (e dentro) l’identità della figura rappresentata. In fondo recitando con le teste, non ci si espone tanto, ci si espone parzialmente, con il proprio corpo ma non con il volto.
I (never) explain #173 — Renzo Marasca
Dipinte in orizzontale, le carte non hanno un centro o una periferia, non sono uno spazio delimitato dentro al quale il disegno divide e circoscrive una forma; esse sono, invece, uno spazio unico limitato soltanto dalla dimensione stessa dell’opera.
I (never) explain #172 — Roberto de Pinto
“…di solito preferisco il non detto, l’allusione e l’implicito; tocchi delicati da parte di elementi naturali e ombre, baci e contatti inesistenti o impercettibili. Mi piace stare in bilico, né di qua né di là, presentando immagini che solo un pizzico di malizia sa risolvere: non dichiarando, le cose mi sembrano sempre funzionare.”
I (never) explain #171 – Tommaso Pandolfi
Il punto archimedico del progetto sono la differenza e la ripetizione giocate tramite l’espediente della copia secondo quel concetto fornito all’arte da Duchamp chiamato “infrasottile”.