
Testo di Valentina Bartalesi —
In collaborazione con Miart – giunta quest’anno alla sua ventiquattresima edizione – e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura Comune di Milano, alcuni spazi indipendenti attivi nell’alveo del contemporaneo apriranno i loro spazi al pubblico in occasione di ArtWeek 2019 e nella serata di sabato 6 aprile.
Anche quest’anno Miart e Artweek offrono alla città di Milano un eterogeneo, quanto fervente, programma di proposte, eventi collaterali e iniziative dislocate sul territorio cittadino. In un contesto dinamico, in cui si rincorrono gli appuntamenti della fiera, vari sono gli appuntamenti di interesse. Dalle installazioni site-specific che alterano la “pelle” degli edifici – in questo senso appare esemplare l’avvolgente (e semanticamente stratificata, “inglobante”) operazione di Ibrahim Mahama sui caselli neoclassici di Porta Venezia promossa da Fondazione Trussardi – alle esposizioni nelle dimore storiche e nei cortili meneghini – penso alla personale di Mattia Bosco proposta da Galleria Fumagalli e ospitata a Palazzo Borromeo – uno sguardo particolare deve essere riservato all’attività degli spazi indipendenti, promotori tra l’altro quest’anno dell’Art Night.
Accompagnando la discesa naturale del giorno e inoltrandosi nella sera, gli eventi che si scandiranno riflettono la profonda vitalità, l’effervescenza e talvolta la militanza di cui questi spazi vogliono essere portatori, arrivando a costituire un momento di confronto e di dialogo con il mondo ufficiale.

Dal tramonto all’alba, il collettivo di curatori di Il Colorificio (1. A Piazza Tirana, lungo la linea immaginaria, civica e reale in cui si fondono i quartieri del Giambellino e di Lorenteggio, abbandonate le certezze del white cube la creazione artistica assume un carattere, se non un intento, pubblico e impegnato mediante l’interazione con un’area periferica complessa. La riflessione di Cunsolo coincide così con il ripensamento e la decostruzione di temi nodali quali il rapporto tra contesto e antropogenico (il paesaggio urbano, l’influenza antropica sul perpetuarsi dei fenomeni naturali).

Differenti saranno inoltre i progetti pronti a destinare i propri spazi all’esposizione di giovani artisti emergenti. In Via Dolomiti, dalle 18:30 Dimora Artica (a cura di Paolo Brambilla e Nicola Lorini) aprirà al pubblico la collettiva Placido con Paolo Brambilla, Caterina Cubelo, Valentina Furian, Nicola Lorini, Edoardo Manzoni, Diego Miguel Mirabella e Tragedy Thompson, mentre contestualmente (sempre alle 18:30) in VIR Via Farini-in-residence sarà possibile visionare le opere realizzate dagli artisti ospitati, con gli Open Studio a cura di Giulia Verago. Non mancheranno del resto occasioni notturne per incontri monografici: è il caso delle sculture immaginifiche, sospese in una condizione liminale tra il sonno e la natura vitale, reattiva, delle Sculture funzionali e fantastiche di Thomas Braida presentate allo spazio indipendente Le Dictateur (curato da Caroline Corbetta) tra le 18:00 e le 24:00. La bava sul cuscino, annuncia il titolo, una sorta di ironico “viaggio” al termine di una notte, certamente non qualsiasi.
Da Octagon sarà possibile visitare la personale dello scultore americano Matt Paweski, originario di Detroit e oggi attivo a Los Angeles, sotto la guida di Jacopo Mazzetti; dalle 19:30 lo spazio ospiterà un DJ set.

Come
ricorda la curatrice Laura Lecce, anche gli stand hanno un’anima: da Pelagica nell’ambito dell’iniziativa Stand
by Me: Takeover and Benefits, circa trenta artisti, per un totale di
quaranta opere, sono invitati ad esporre nello spazio di via Principe Eugenio
42 – in un’operazione completamente autogestita dagli artisti stessi – opere di
piccolo formato. Con Stand by Me Pelagica ironizza, con delicatezza,
sulla marginalità che spesso identifica gli spazi indipendenti nel contesto
delle grandi fiere d’arte contemporanea, tra le moltissime iniziative avviate
su suolo cittadino.
Dalle 18:30 alle 24:00 la Galleria no-profit accoglierà il pubblico in una
dislocata fiera in miniatura, che vedrà esposte le opere di Nicola Lorini,
Marta Roberti, Andrea Noviello, Valentina Furian, Jacopo Casadei, Oli Bonzanigo
e molti altri ancora.
