

Prevista per la scorsa primavera, la nona edizione di Live Arts Week torna a Bologna con un nuovo format che abbandona il programma originario di due cicli separati che dovevano intensificarsi nei weekend, per un più snello calendario di eventi capaci di assicurare alcuni dei nomi precedentemente annunciati.
Tra questi YEAH YOU (Gustav Thomas ed Elvin Brandhi), la formazione artistica composta da padre e figlia originari del Galles, che si spostano in un itinerario in continua evoluzione, compiendo escursioni musicali e geografiche improvvisate a bordo di quella che hanno loro stessi battezzato Kh-art (Car-art).
Live Arts Week si riconfigura dunque a partire proprio da questo progetto che verrà presentato al pubblico con due appuntamenti. Il primo, in programma martedì 22 e mercoledì 23 settembre, è la sound performance urbana THIS INSTEAD che si svolge seguendo il movimento della loro Kh-art(Car-art) e della quale il pubblico potrà seguirne dal vivo gli spostamenti nel corso di 4 ore tramite gli aggiornamenti trasmessi in tempo reale e collegati alla pagina Wikipedia del live trasformando così uno strumento digitale normalmente utilizzato per produrre enciclopedia in uno spazio web effimero. Un ribaltamento interno funzionale rintracciabile anche nell’utilizzo stesso di un oggetto come la macchina familiare. Oggetto progettato per ottimizzare le attività commerciali/domestiche e spazio di condivisione intergenerazionale, l’automobile diventa un object-trouvé futuristico che permette una riflessione sul significato social drive – letteralmente spinta sociale, ma anche atto del guidare condiviso – e sullo smantellamento del sistema normativo famiglia/realtà attraverso la musica.


L’azione all’interno del veicolo va così ad oscillare tra quotidianità e la trasformazione di un mezzo pratico in uno spazio dedicato allo scambio sociale. Il loro progetto estremamente libero e leggero, si può mettere in opera approfittando di spostamenti in auto di qualunque genere (fare la spesa, andare intour), mettendo così in pratica un approccio alla performance che si allontana dall’idea che questa sia separata e lontana dalla quotidianità.
Ad accompagnare l’azione performative, per la prima volta in Italia, sarà l’installazione video K(h)ar-t- from Khot to Krutch to Vhod. I’m not, I’m knot negli spazi di LOCALEDUE: un concerto registrato durante un loro tragitto compiuto in auto da Utrecht ad Amsterdam e scelto tra le centinaia di riprese presenti nell’archivio del duo, raccolte nel corso degli anni.
Altra conferma ad oggi annunciata, rispetto all’edizione inizialmente ideata, è la prima italiana diRehab Training, durational performance dell’artista e performer sudcoreana Geumhyung Jeong (12, 13 e 14 novembre, galleria P420). Con un background tra arti visive, coreografia e cinema di animazione la Jeong era stata invitata in Italia come protagonista di un focus esteso anche alla Fondazione Modena Arti Visive che fino al 20 settembre ospita la personale Upgrade in Progress. In Rehab Training l’artista esegue un ‘programma di riabilitazione’ applicato a un manichino a grandezza naturale, solitamente usato nel settore sanitario per formare gli infermieri. Partendo da un iniziale atteggiamento clinico e impersonale, con l’esecuzione di compiti semplici e concreti e l’utilizzo di dispostivi e attrezzature per la riabilitazione, l’oggetto inorganico inizia col passare del tempo a prendere una sua vita. Ne emerge un duo coreografato che si trasforma ed evolve attraverso manipolazione meccaniche, gesti e sguardi, nel quale il confine tra soggetto e oggetto, performer e performato, sfuma progressivamente mettendo in scena una società ancorata al comando patriarcale e contradditoria nella quale tecnologia e spiritismo convivono.
Xing/Live Arts Week IX
presentano
YEAH YOU (GB)THIS INSTEAD
martedi 22 + mercoledi 23 settembre 2020 h 18>22
sound performance, prima italiana
in movimento a Bologna
+
K(h)ar-t- from Khot to Krutch to Vhod. I’m not, I’m knot
da sabato 18 a mercoledi 23 settembre h 19>23
videoinstallazione, prima italiana
LOCALEDUE – Bologna
