Sono Francesco Arena, David Horvitz e Diego Marcon i vincitori della quarta edizione del Premio Fondazione Henraux che vede, inoltre, una menzione della Giuria al collettivo Zlatolin.
Per l’edizione 2018 del Premio Fondazione Henraux – premio dedicato alla scultura realizzato dalla Fondazione Henraux –, presenta varie novità. Anzitutto, la direzione è passata a Edoardo Bonaspetti. Da questa edizione la Giuria del Premio – che selezionerà le tre opere finaliste e decreterà il vincitore della terza edizione del Premio, oltre ad assegnare il secondo e terzo posto – è composta dallo stesso Edoardo Bonaspetti, coadiuvato da Ilaria Bonacossa (Direttore di Artissima) Eike Schmidt (Direttore della Galleria degli Uffizi), Roberta Tenconi (Curatore del Pirelli Hangar Bicocca) e Andrea Viliani (Direttore del Madre-Museo d’arte contemporanea Donnaregina).
All’Accademia dell’Altissimo – incaricata di selezionare tutte le proposte che giungeranno in Fondazione fino allo scadere del bando e di scegliere i venti artisti-finalisti che potranno realizzare le loro opere – si aggiunge Cristiana Perrella (Direttrice del Centro Pecci di Prato) mentre sono stati riconfermati Jean Blanchaert, Aldo Colonetti, Mikayel Ohanjanyan e Costantino Paolicchi dalla precedente edizione.
Per il Premio Henraux la progettazione e realizzazione della scultura in marmo si basa sull’utilizzo del Bianco dell’Altissimo, la pietra per eccellenza delle cave di Henraux che fu scoperta proprio nelle cave Cervaiole da Michelangelo.
Al Premio 2018 hanno partecipato sessantasette artisti internazionali. Il 18 maggio 2018 la Giuria comunicherà i nomi dei tre artisti selezionati, i progetti premiati verranno realizzati dagli artisti negli stabilimenti Henraux con l’ausilio delle maestranze dell’azienda e con l’utilizzo delle sue tecnologie. La realizzazione dell’opera vedrà il costituirsi di una vera e propria residenza d’artista, concetto creato negli anni Sessanta proprio da Erminio Cidonio, cui il Premio è dedicato.
Il 21 di luglio le opere finite verranno presentate al pubblico nello spazio rinnovato segheria.
“Il Premio dedicato alla memoria di Erminio Cidonio da me fortemente voluto conosce oggi una stagione di rinnovamento. Immagino figure come Henry Moore che hanno attraversato la nostra storia e hanno lavorato il nostro marmo insegnandoci come l’arte sia una sfida continua. La sfida che mi aspetto dai nuovi progetti del Premio 2018 affinché Henraux possa continuare a contribuire in maniera significativa e innovativa alla realizzazione della scultura in marmo”. Dichiara Paolo Carli Presidente di Henraux e Fondazione.

Erminio Cidonio con lo scultore Hans Arp mentre rifinisce Paysage Bucoloque, l´opera realizzata all´Henraux nel 1964 (foto Bessi , Carrara)