Inaugura domani 22 maggio in viafarini DOCVA il secondo appuntamento dedicato agli spazi ‘indipendenti’.
May Invitational #2 Kunstverein (Milano)
Kustverein (Milano) ospita il progetto di Maria Pecchioli ‘Plotting the Urban Body’
Oggi 22 Maggio, alle 18.30, ci sarà l’incontro con l’artista e presentazione dell’intero processo Plotting the Urban Body. Per l’occasione verrà installato Plotting the urban Body Manhattan, una versione del progetto sviluppata specificamente per Manhattan durante la residenza a Flux Factory (inverno 2013).
Il 26 Maggio, 11.00, al VIR Viafarini-in-residence, via Carlo Farini 35 ci sarà un brunch conclusivo insieme allo chef Armando Siesto (per informazioni e prenotazione: info@kunstverein.it). Per l’occasione si propone un percorso attraverso la presentazione, la rielaborazione e la degustazione degli alimenti utilizzati nelle performance, un atto performativo sociale in cui la comunità prende parte ed entra in contatto con l’idea del cibo come cura.
Alcune domande ai curatrori di Kunstverein, Katia Anguelova, Alessandra Poggianti e Andrea Wiarda.
ATP: In cosa consiste il progetto che presenterete in viafarini?
K: Plotting the Urban Body è progetto interdisciplinare in progress nato durante una residenza che l’artista Maria Pecchioli ha fatto in Viafarini lo scorso anno. Da un’analisi che parte dalla medicina tradizionale cinese ed i suoi principi di ricerca, viene condotta un’indagine intorno al tessuto urbano, alla distribuzione energetica nella città considerandola come corpo organico, essere biologico all’interno della quale le funzioni di equilibrio energetico si manifestano con gli stessi principi che secondo la MTC regolano la natura. L’artista il 22 maggio presentera’ tutto il progetto al pubblico mentre nei giorni successivi (23-25 maggio) attiverà nei punti critici della città una serie di performance terapeutiche utilizzando come medium l’elemento cibo come tramite curativo. Domenica 26 maggio ci saluteremo con un brunch finale insieme allo chef Armando Siesto in cui si proporrà un percorso attraverso la presentazione, la rielaborazione e la degustazione degli alimenti utilizzati nelle performance.
ATP: Quali artisti sono coinvolti e con quali opere?
K: Maria Pecchioli è l’autrice del progetto e oltre alle perfomance presentera’ negli spazi di viafarini DOCVA installazione “Plotting the urban Body Manhattan”, una versione del progetto sviluppata specificamente per Manhattan durante la residenza a Flux Factory (inverno 2013). Tutto sara’ documentato in un diario pubblicato su Undo.net – www.pubmilano.undo.net
ATP: Cosa significa per te ‘realtà indipendente’?
K: Forse una utopia. Per quanto ci riguarda noi funzioniamo come uno progetto aperto e collaborativo. Kusntverein (Milano) fa, infatti, parte di una rete di spazi associati con sede a New York ed Amsterdam. E’ una organizzazione che si basa sul dialogo e lo scambio, nel quale si articola una ricerca material-semiotica a partire dalle pratiche artistiche. Kunstverein (Milano) si avvale di metodi alternativi nella presentazione dei linguaggi delle arti visive, nell’ospitalità, nella produzione di mostre e nel modo di fare ricerca, dando così il proprio contributo alla scena artistica italiana e internazionale. L’obiettivo è di arrivare a formulare ipotesi e a rispondere a domande urgenti, in modo totalmente libero. Coscienti che le risposte definitive non esistono, si intende sviluppare conoscenza e scambi, spostare il punto di vista e imparare.
ATP: A quel progetto state lavorando per il prossimo futuro?
K: Abbiamo appena finito il libro “The Nervous Sytem” di Zbyn?k Baladrán e Ji?í Kovanda, risultato dalla mostra che Kunstverein (Milano) ha prodotto e presentato a Milano, presso i Frigoriferi Milanesi. Il libro co-editato con tranzit e distribuito insieme alla casa editrice JRP Ringier, lo presenteremo il 29 maggio per l’opening del Padiglione Ceco, alla Biennale di Venezia, in cui Zbynek Baladran è l’artista rappresentate. Presto lo presenteremo anche a Milano. Le linee di ricerca e le collaborazioni sono diverse, una che ci sta impegnando molto è una revisione del rapporto tra pratica artistica e cibo, ma parallelamente stiamo portando avanti nuove produzioni con artisti emergenti, per esempio, con Alessandra Pioselli presenteremo il progetto di Daniele Maffeis, un giovane artista italiano da poco uscito dall’Accademia di Belle Arti di Bergamo.
Per più info ricordiamo comunque il sito di Kunstverein – www.kunstverein.it