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Come è andata Artissima in questa 22° edizione? I galleristi raccontano...
9 Novembre 2015
Artissima 2015 - Torino,   Foto: Giovanna Repetto

Artissima 2015 – Torino, Foto: Giovanna Repetto

L’affluenza è stata lusinghiera (52.000 presenze è il dato che è stato diffuso), la qualità delle proposte buona, il taglio curatoriale di alcune sezioni è stato decisamente ottimo (penso a Back to the Future). Ma chi meglio dei galleristi (e quando non erano presenti, i loro fidi assistenti), possono tirare le somme su questa edizione? ATPdiary ha chiesto alcuni pareri.

“In generale, l’impressione è molto positiva e le vendite sono andate bene. Alcuni collezionisti non hanno esitato ad acquistare opere di artiste giovani e meno note, come Ann Iren Buan e Nathlie Provosty. Inoltre, per quanto ci riguarda, il Castello di Rivoli e la GAM hanno acquisito dalla nostra galleria un’opera di Alexandra Sukhareva”, Apalazzo Gallery (Main Section).  Altre gallerie, come Vistamare (Main Section), hanno puntato a generalizzare sottolineando che “Il mercato dell’arte penso che sia in ripresa, bella fiera”. Ovviamente, il loro artista più richiesto è stato Ettore Spalletti. Sempre della Main Section, Sprovieri: “La fiera è andata molto bene. Ottima la presenza di collezionisti stranieri che hanno acquistato opere (…)  gli artisti più venduti sono stati Giorgi Andreotta Calò e Boris Mikhailov”. Da Sultana, Paris (Main section): “La fiera e’ stata diversa dal solito, più’ busy rispetto all’anno scorso… probabilmente un po’ troppo in rapporto alle esigenze del mercato. Ho notato che i collezionisti locali sono di ‘alto livello’, senza difficoltà comprendevano i lavori proposti. Questo aspetto dà molta soddisfazione (Giullame Sultana). Buone vendite per Monitor (Roma) di Paola Capata: “La qualità e il giro di persone sono crescite rispetto all’anno scorso. C’è un bel numero di gallerie di qualità. Ottima la scelta delle gallerie italiane, in particolare le romane.” Carla Chiarchiaro di Frutta (Roma): “La fiera è andata bene, c’è stato un buon giro di collezionisti, soprattutto italiani. Parlando anche con altri galleristi e assistenti, in generale c’è un’aria positiva”. Dello stesso parere anche Alessandro Pasotti della P420  (Bologna), soddisfatto di una buona presenza di collezionisti italiani. Anche per le galleriste Francesca e Alessandra Minini (Milano) la fiera è andata bene. Positivo anche Federico Vavassori (Milano) che ha venduto, ma sottolinea che la fiera non ha il giro di collezionisti delle fiere estere…

Ottima edizione per la  Galerie Antoine Levi (Present Future – Alina Chaiderov): “È il terzo anno che facciamo la fiera e ci va sempre molto bene. Per noi Artissima è sempre un appuntamento molto importante perché comunque nasciamo professionalmente a Torino (…) Quest’anno abbiamo vinto il premio Illy e il museo Ettore Fico ha acquisito l’opera Before 1989 We Kept Bananas in the Closet (di Alina Chaiderov) e l’altra opera Spaces Within andrà in una collezione svizzera. In realtà è andato tutto un po’ in concomitanza perché proprio oggi finisce la mostra che avevamo in galleria di lei e quindi le persone che stanno vedendo qui i lavori avevano già visto la sua mostra precedentemente. Sono tutte cose arrivate consequenzialmente. Però diciamo che il premio Illy sicuramente ha portato una grande attenzione su di lei”. Sempre della sezione Present Future, Seventeen: “Positivo, ottima fiera soprattutto per quanto riguarda il forte interesse dimostrato da parte di curatori e dalle istituzioni. Ottima curatela delle sezioni che danno l’impressione di essere mini shows.” (Attilia f f.) 

Per la sezione Back to the Future, dalla Galerie Martin Janda (presente con le opere di Roman Signer): “E’ la seconda volta che partecipiamo ad Artissima, siamo stati presenti con un progetto di Mladen Stilinovi? il primo anno nella sezione Back to the Future, mentre quest’anno – sempre nella stessa sezioneabbiamo un focus su Roman Signer. L’impressione è che la fiera sia veramente di alto livello, specialmente le sezione dove emerge di più l’aspetto curatoriale. Un’altro aspetto che ritengo importante è che il pubblico di Artissima ha tempi più lunghi per osservare le opere e non come a Frieze dove tutto è rapido e veloce. Questa lentezza crea un’ottima e piacevole atmosfera. (…) Penso che l’Italia sia un paese interessante per il collezionismo d’arte. Abbiamo incontrato molte persone che conoscevamo, ma molte altre che non conoscevamo affatto, dunque è stato positivo per creare nuovi contatti. La sensazione generale è più rilassata rispetto alla altre fiere, qui le persone di siedono e chiacchierano, a differenze di grosse fiera come Art Basel dove non si ha assolutamente  la possibilità di avere questo tipo di conversazioni”. Sempre per la sezione di Back to the Future, Gloria de Risi per la Zero… (Milano) racconta che erano 7/8 anni che la galleria non partecipava ad Artissima. Quest’anno hanno deciso di partecipare con un artista storicizzato: Vincenzo Agnetti. Le opere selezionate dell’artista, incisioni su carta fotografica, sono in generale poco conosciute anche dai suoi collezionisti. “Abbiamo notato che il giro di collezionisti interessati allo stand è in genere diverso dal solito che si interessa a Zero…”. In generale sono abbastanza soddisfatti di come è andata la fiera.

 Report di Marco Arrigoni, Isabella Paghera e Marta Ravasi

Artissima 2015 - Torino,   Foto: Giovanna Repetto

Artissima 2015 – Torino, Foto: Giovanna Repetto

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