Il Premio Fondazione Ettore Fico, istituito nel 2009 per promuovere e valorizzare il lavoro dei giovani artisti, quest’anno è stato vinto da Petrit Halilaj (Kostërrc, Skenderaj-Kosovo, 1986). L’artista ha ricevuto un premio di acquisto di 15000 euro per il suo lavoro “Cleopatra” (2013), presentato dalla galleria Chert (Berlino). La giuria era composta da Letizia Ragaglia (direttrice Museoin di Bolzano), Andrea Viliani (direttore del Museo Madre di Napoli), Andrea Lissoni (curatore dell’Hangar Bicocca di Milano), Renato Alpegiani (collezionista e Consigliere della Fondazione) e Andrea Busto (direttore artistico della Fondazione e del Museo Ettore Fico). La Fondazione ha inoltre acquisito per il museo, la cui apertura è prevista per il 2014, anche i lavori di Martino Gamper (Franco Noero, Torino), Alessandro Sciaraffa (Giorgio Persano, Torino), Emmanuel Régent (Galerie Analix Forever, Ginevra), Marcos Lutyens (Arte Boccanera, Trento) e Alessia Xausa (Thomas Brambilla, Bergamo).
Oltre al lavoro di Petrit Halilaj – Cleopatra, 2013 (filo elettrico, lampadina e motore) presentata dalla galleria Chert di Berlino (Main Section) – la Fondazione Ettore Fico ha acquisito, sempre per il Museo, anche le seguenti opere:
Marcos Lutyens
“The Subjective Self: Twinnapse”, 2013
video 1:44 minuti
galleria Arte Boccanera, Trento
Alessia Xausa
“Il letto dell’orso”, 2013
tecnica mista
galleria Thomas Brambilla, Bergamo
Martino Gamper
“Sedia”, 2013
plastica e legno
galleria Franco Noero
Alessandro Sciaraffa
“Il suono in un bicchiere d’acqua riflesso sulla luna” , 2013
bicchieri, suono
galleria Giorgio Persano, Torino
Emmanuel Régent
“Piantagione sulla cometa”, 2013
carta e cestino in plastica
Galleria Analix Forever, Ginevra
Tra questi artisti abbiamo deciso di intervistare Alessia Xausa (Torino, 1991) perchè il suo lavoro ci è piaciuto particolarmente. Ha vinto con l’opera “Il letto dell’orso”, 2013
tecnica mista – galleria Thomas Brambilla, Bergamo
ATP: Ciao Alessia, congratulazioni. Ti andrebbe di parlarci della tua ricerca?
Alessia Xausa: Il mio lavoro si basa principalmente su una ricerca condotta sulla superficie. Parto da una tela grezza di cotone e la lavoro con grandi quantità di olio di lino, poi intervengo con del colore ad olio ed altro olio di lino. Stendo tantissimo il colore, in modo che non rimanga troppo netto, ma vada sfumando. Su questa base aggiungo pezzi di stoffa con della colla a caldo, per formare le pieghe e aggiungere altri materiali. Nel caso del lavoro esposto in fiera ho aggiunto dei vestiti
ATP: I vestiti che usi hanno una provenienza o un significato particolare?
AX: Quelli che ho usato in questo lavoro erano di Marco Cingolani, che é mio professore all’Accademia. Me li ha dati lui. Non gli vanno più perchè adesso é dimagrito…
ATP: Quindi studi ancora.
AX: Si, frequento l’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino, sono all’ultimo anno.
ATP: La frequentazione dell’Accademia quanto ha influenzato il tuo lavoro?
AX: La frequentazione dell’Accademia in sé relativamente poco, la frequentazione di alcuni docenti come appunto Marco Cingolani e Luca Beatrice invece é stata fondamentale. Quest’anno inoltre inizierà il nuovo corso di fashion design che avrà come docente Sissi.
ATP: Il tuo lavoro si trova a metà strada tra scultura e pittura, una sorta di 2D 1/2.
AX: La serie precedente si chiama “Bears’ bed” ed è stata esposta la prima volta nella mostra collettiva “Too big or not too big” da Thomas Brambilla. Nei Bears’ bed non usavo vestiti, ma solo sovrapposizioni di stoffe in cui inserivo cuscini o cappelli colorati con colori accesi. La serie di cui fa parte questo lavoro invece si chiama “Bears’ wardrobe”. Adesso sto pensando di realizzare dei lavori su una superficie piatta, togliendo la mezza dimensione di cui parli. Questo sempre senza tornare indietro, non sarebbe quindi un’evoluzione ma una ricerca parallela.
Intervista raccolta da Matteo Mottin

Emmanuel Régent “Piantagione sulla cometa”, 2013 carta e cestino in plastica Galleria Analix Forever, Ginevra

Alessandro Sciaraffa “Il suono in un bicchiere d’acqua riflesso sulla luna” , 2013 bicchieri, suono galleria Giorgio Persano, Torino

Marcos Lutyens “The Subjective Self: Twinnapse”, 2013 video 1:44 minuti galleria Arte Boccanera, Trento