In occasione della riapertura del Centro Pecci, sempre a Prato è nato un progetto coordinato tra spazi no profit del luogo con la finalità di promuovere e sviluppale il discorso legato all’arte contemporanea. Assieme alla dimensione di scoperta di artisti e di ricerche d’arte, in primo piano c’è anche la volontà di coinvolgere la cittadinanza del luogo, per creare un rapporto fluido e dinamico tra cultura, sostenibilità urbana e rapporti umani. Il suo nome è .CON | Contemporaneo condiviso.
Il tutto è organizzato e supportato da 10 soggetti operanti nel contemporaneo, che sono: Artforms, [chi-na], C.U.T. Circuito Urbano Temporaneo, Dryphoto Arte Contemporanea, Lato – MOO, Lottozero, Sedici, Studio MDT, Studio Corte 17, Kinkaleri_spazioK. Altro scopo del progetto, come dimostra il fatto che molti di questi spazi siano stati recuperati da ex opifici o ex luoghi di lavoro dismessi ed inutilizzati, è quello di recuperare e reintegrare attivamente nel tessuto urbano spazi dimenticati, favorendo anche uno scambio costruttivo tra centro e periferia, tra zone di lavoro e ricerche legate all’arte.
LE INIZIATIVE —
Wabi Sabi, di Martina Della Valle | Dryphoto Arte Contemporanea, via delle Segherie 33a. A cura di Luca Carradori e Chiara Ruberti. Dal 30 settembre al 15 novembre. “Wabi Sabi è una riflessione sulla bellezza dell’incompiutezza e dell’imperfezione”.
Slideluck Prato | Associazione Culturale [chi-na], via Pistoiese 138. Dal 30 settembre al 15 ottobre. “Prima della proiezione, prenderà vita il cosiddetto “potluck” ovvero una cena conviviale alla quale ognuno è invitato a contribuire portando una pietanza. Contestualmente, all’esterno, nella così detta “Chinatown”, in spazi per le affissioni pubbliche saranno esposte le opere dei 20 autori selezionati che saranno visibili fino al 15 ottobre”. Con Simone D’Angelo, Alessandro Lacchè, Alice Caracciolo, Andrea Boscardin, Dario Bosio, Ekaterina Vasilyeva, Hana Sackler, Simone Mizzotti, Collettivo SYNAPSEE, Riccardo Svelto, Fabio Moscatelli, Georgs Avetisjans, Federica Di Giovanni, Agnese Morganti, Gianluca Leonardi, Laura Liverani, Mattia Micheli, Emanuele Occhipinti, Elisabetta Pallini, Camilla Riccò.
STUDI | SC17, via Genova 17. Dal 6 ottobre. In questa mostra nata dall’incontro degli artisti di SC17 e quelli in residenza presso Villa Romana (Firenze), verranno presentati work in progress, installazioni e opere inedite di Chiara Bettazzi, Gaetano Cunsolo, Gea Brown, Massimiliano Turco, Stefan Vogel, Nico Jona Weber, Jonas Weichsel.
Prato. The architecture of the industrial district | [chi-na], via Pistoiese 138. Sabato 8 ottobre, dalle 10 alle 18. È un incontro organizzato a Behemoth Press sul distretto industriale di prato e sulla sua storia urbanistica ed antropologica.
Preludio – Emanuele Becheri, Francesco Carone, Giovanni De Lazzari | Artforms, via Genova 17/8. A cura di Matteo Innocenti. Dal 9 al 23 ottobre. La mostra intende indagare la realtà e il concetto di “libro d’artista come opera”, nei contenuti, nella resa formale, nel significato che può avere ciascun libro in un allestimento che li contiene tutti assieme.
Contemporary Art Educational | Spazi Invasi, via Arcangeli 26. A cura di C.U.T. Circuito Urbano Temporaneo. Martedì 11 ottobre. È “una giornata dedicata all’educazione sui metodi di lettura e i linguaggi della contemporaneità. Un educational incentrato sulle nuove tendenze pedagogiche e sulle sperimentazioni didattiche di respiro europeo, indagando tra le maglie dei linguaggi e negli ultimi vent’anni di produzione artistica contemporanea. Motivo ampio di discussione e riflessione sarà l’universalità nella comprensione dei messaggi utopisticamente ricercata nei processi di globalizzazione e la stratificazione e le differenze di senso e significato di immagini, segni, simboli, comportamenti e movimenti nelle società contemporanee. La giornata sarà strutturata con una successione di workshop tematici di un ora e mezzo circa ciascuno”.
Cemento, di Franco Menicagli | Spazio MOO, via San Giorgio 9/A. A cura di Špela Zidar. Dal 13 ottobre al 2 dicembre. “Utilizzando materiali poveri d’uso quotidiano, con le loro caratteristiche specifiche e le proprie connotazioni, l’artista indaga sul rapporto simbiotico tra la scultura e lo spazio, tra lo stabile e il precario e sulla percezione dell’oggetto quotidiano all’interno dello spazio espositivo”.
Unité d’Habitation (platform), di Paolo Parisi | LATO, piazza San Marco 13. A cura di Matteo Innocenti. Dal 14 ottobre al 2 dicembre. “Attraverso alcune serie sviluppate negli anni tra cui le Unité d’Habitation, nonché un intervento inedito concepito per l’occasione, il progetto di Paolo Parisi cerca e stimola una zona di sensibilità comune tra l’ambiente, la propria ricerca e il rapporto con l’altro-da-sé”.
Inside Lottozero | Lottozero / textile laboratories, via Arno 10. Dal 15 ottobre. “13 artisti italiani e internazionali e uno sleep concert notturno: un evento composto da una mostra e un concerto che avranno luogo nell’arco di 12 ore, dal tardo pomeriggio alla mattina del giorno dopo. Sarà una vera festa per Lottozero che apre per la prima volta le porte al pubblico dopo mesi di lavori per recuperare un edificio abbandonato da 40 anni”.
Piazza dell’Immaginario | via Pistoiese, via Fabio Filzi, Piazza 5 Marzo 2015, via Umberto Giordano. A cura di Alba Braza. Dal 5 novembre. “Piazza dell’Immaginario è un progetto che nasce nel 2014 dalla volontà di rendere migliore e più accogliente il quartiere dove Dryphoto arte contemporanea ha sede e nel quale sono condensati, in una piccola superficie, un’ampia diversità di culture, realtà, ambienti socioeconomici, interessi e necessità. Quest’anno sono state invitate tre giovani artiste: Flavia Bucci, Francesca Catastini, Lori Lako e Linda Motta a lavorare in loco”.
Body to be | Macrolottozero. Dal 10 novembre. È un “progetto di Kinkaleri dedicato alla performance contemporanea. Il progetto si immerge nel territorio denso e complesso del Macrolottozero di Prato, indagando la questione della”. Con Cesare Pietroiusti e Invernomuto.
TAI-Tuscan Art Industry | STUDIO CORTE. Dal 12 al 26 novembre. Il tentativo è di “di ricorrere all’arte contemporanea per instaurare un discorso attivo tra l’edificio e le sue molteplici interpretazioni. Il progetto comprende un workshop, a cura di Alessandro Gallicchio, con l’artista francese Rebecca Digne che si svolgerà tra lo spazio di SC17 e l’ex-opificio”.
Presentazione del progetto -con